domenica 14 aprile 2024

Cimetta 1671 m Locarno

Domenica estiva d'Aprile, torniamo dopo tanto tempo in zona Locarno CH per sfruttare i pendii assolati della Trosa.

Stabilire lo start è la cosa più difficile del giro visto che non si trovano facilmente parcheggi legali e gratuiti. Non abbiamo trovato niente di meglio che dietro l'aeroporto con bel commuting stile gravel (in realtà controllando vecchie tracce dovrebbe esserci qualcosa più vicino al centro commerciale Tenero). Quota ligure 200 m. Vabbuoh, si parte. Puntiamo le frazioni alte di Minusio su asfalto per poi andare a prendere con qualche spintarella un ottimo sentiero traversone che con finale simpa in discesa ci scodella sulla strada per Monte Bré. Qui è roba da Tour de France con infinita salita a pedale fin sotto la Cimetta che raggiungiamo finalmente con breve Portage misto a spintarelle su pratone sci. 1671 m e panorama notevolissimo ma essendo servito da seggiovia è impestato di Merenderos di ogni etnia. Non proprio wild 😂😂 ! La vicina Trosa è già andata a referto nel 2017 con ravanata imperiale nella neve sul lato N e anche oggi sarebbe sullo stesso stile quindi alla selletta appena sotto ci scartavetriamo verso NE su accenno di sentiero ben poco definito e quasi invisibile ma comunque molto carino a tornantini. Il successivo Cardada trail non è proprio il nostro genere essendo velocissimo e preparato tipo bike park così appena possibile deviamo su qualcosa di più rozzo ma anche divertente con a tratti un po' troppa foglia ma anche sezioni tecnicamente più interessanti. Il buon Mike fa un altro Sport sempre e comunque a manetta a prescindere dal fondo ma sul tecnico lento salviamo anche noi l'onore dei ciaparatt ciuccianebbia. Passato Schivasco atterriamo poi in val Resa per il cambio assetto. Due pedalatine ripide di nr e a seguire monta-cala-spingi-porta su mille mila gradoni fino alla Capanna dei Monti di Lego 1100 m. Luogo mistico e bellissimo con vista finalmente solitaria sul Lago Maggiore e cime della Val Verzasca alle spalle. Zo de lè !
Altro bel sentiero discretamente tecnico ma carino e divertente fino alla strada del lago artificiale di Vogorno. 1 min di asfalto e poi sezione sudo ma godo su tornanti gradonati e fisici che ci portano alla diga per ultimo cambio assetto da protocollo. Prima pedale ripido e poi spingi-porta sudatissimo per ultima discesa di giornata 200 m più su andando ad intercettare lo sconosciuto sentiero che scende dai Monti di Metri. ST molto valido ed impegnativo, puntualmente anche molto, ma sempre ben tracciato e abbastanza pulito con solo qualche metro più vaginoso dove far ballare l'occhio. Finale medici dentisti italiani con scale e scalette, alcune anche della morte.

In conclusione: bel girù a bassa quota per togliere la ruggine dell'inverno e cominciare la preparazione per l'estate del Ciclodisagio.

Stay Wild

#ciclodisagio

Distanza: 45 km
Dislivello: 2300 m
Tempo: 8,5 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Cimetta 1671 m







domenica 7 aprile 2024

Pizzo Formico 1636 m con traversata Val Gandino

Torniamo anche questa domenica in Potalandia ma dai cuGGini seriani con anello da Cene BG traversando la Val Gandino ma senza dimenticare il Pizzo Formico 1636 m.

Pappa già pronta con tutte le info in rete, cerchiamo solo di combinarle nel miglior modo possibile per massimizzare l'impegno. Salita al Pizzo Formico per me alternativa e nuova. Dopo la ciclabile subito interessante ST sopra Vertova per Casnigo dove andiamo a prendere la classica asfaltata con alternanza di rattoni della morte e validissimo e pettinatissimo traverso da Trinità. La cima è subito lì con pochissimo Portage ma oggi è veramente affollatissimo di Merenderos. Panorama sulla Regina notevole. Discesa verso Est in compenso è bello croccante con passaggi al mm su bella roccia fino al colletto. Breve ma circonciso. Passata la piana della Montagnina, dalla Tribulina in poi spariscono tutti e si rimane finalmente isolati e contenti. Discesa su Campo d'Avene di tutto rispetto a tratti ben tecnica. Ai pratoni pausa panino più buono del mondo sotto un sole estivo e natura lussureggiante. Risalitina e poi ancora bella 🚀quasi valdostana fino a S.Maria degli Angeli dove si risale sudati per prendere poi ottimo e pedalabile ST sotto il cimottino M.Barzena e successivamente il panoramico Sparavera. Giù fino a Peia senza infamia e senza lode per pratoni prima e mulattiera scassatiella poi. Risalita verso M.Pler e ultima scorribanda in val rossa su rolling stones ma anche interessanti spunti tecnici puntuali. Purtroppo il finale è tutto da rivedere con lungo rientro su strada. Non avevo in mappa alternative ma ho visto ora che si puo' risalire verso il monte Bue e scendere dal traverso XC segnato su trailforks.

In conclusione ... pota marca giù anche questo !

Stay Wild

#ciclodisagio

Distanza: 44 km
Dislivello: 2200 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Difficile (molto la breve sezione a E del Pizzo)
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Formico traversata Gandino





domenica 31 marzo 2024

M.Gioco 1366 m Pizzo Rabbioso 1151 m

Ottimo itinerario Potaland da S.Pellegrino BG per una bella mattinata Giocosa ma Rabbiosa.

Non ho inventato niente, tutto disponibile già in rete con minimo spippolamento. Vale la pena pero' inserirlo anche nella Bibbia per i posteri aggiungendo solo brevi note personali.

Asfalto fino a Salvarizza pochissimo trafficato, traverso fino sotto la forcella di Spetttino 1073 m molto single, bello e quasi interamente pedalabile. Portage per il monte Gioco 1366 m breve e semplice. Discesa dalla cima un po' troppo croccante puntualmente ma oggi era anche piuttosto vaginoso dopo le forti piogge dei giorni precedenti. Dal colletto sotto il monte Zucchin diventa semplice con tanti tornanti ma divertente con passaggi più tecnici solo puntuali (fondo roccioso perfetto anche oggi). Notevolissimo tutto il trasferimento a cavallo del torrente Serina con sentiero perfetto e ambiente inaspettatamente pregevole pur essendo a due passi dai potapota che smanettano sulla statale del fondovalle. Risalita al Pizzo Rabbioso prima molto sudata poi qualche spintarella. La discesa vera e propria parte dalla seconda croce. Subito inutilmente ripido ma poi prendendo verso Bracca diventa veramente notevole per pulizia, tracciatura e impegno tecnico ma non estremo. Pota che bel ! Finalissimo inedito dove ho azzeccato un sentierino da leccarsi gli alluci che porta da Sottoripa alla macchina. Molto molto esposto quindi fare eventualmente ballare l'occ ma se piace il genere di sicuro interesse.

In conclusione ... pota marca giù !

Stay Wild

#ciclodisagio

Distanza: 30 km
Dislivello: 1700 m
Tempo: 6 h
Difficoltà tecnica: Difficile (molto solo puntualmente)
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Gioco Rabbioso





domenica 18 febbraio 2024

M. Pravello 1015 m - Brusino - S.Giorgio 1097 m

Viste le recenti soddisfazioni regalateci dalla zona Pravello-S.Giorgio continuiamo l'esplorazione scendendo fino al lago Ceresio a Brusino e provando qualche altro trail dell'area.

Start da Viggiù VA 470 m, parcheggio comodo no acqua.
Prima salita scialla fino al Rifugio (aperto domenica) 970 m. Discesa da sentiero Rena trail indicato da chiaro cartello mtb S3. Classificazione corretta, molto bello e divertente con alternanza di terreno e impegno tecnico e anche discretamente lunghino fino ai 580 m. Approvato.
Risalita mortal combat con pendenza a tratti velenose fino al monte S.Croce 829 m da dove risaliamo al Rifugio dal sentiero (buono anche in discesa) e poi Pravello. Allenamento alpino sui tornantini della morte Pravello S.Giorgio e facile discesa fino a Crocifisso da cui ci strasferiamo a Serpiano su pedalabilissimo sentiero. Da qui ho cercato quello che mi sembrava sulla carta il più interessante e difficile appena sotto l'hotel ma proprio non l'ho trovato, solo piante abbattute e abbandono. Ho ripiegato dunque sul Val Finà molto evidente. Bel sentiero, ben tenuto e pulito con principali difficoltà dovute a radici e gradoni di legno. Vista l'esposizione evitare se bagnato, già oggi col vaginosetto era da FBL. Si atterra a 330 m.
Altra risalita prima a pedalino poi bel Portage fino all'Alpe Brusino 680 m. Forestale ottimamente tenuta (lavori taglio in corso) e a seguire trail Spessino in falso piano fino al Pozzo (pulitissimo e perfetto).
Portage da 200 e torniamo sulla dorsale del S.Giorgio (oggi foschia padana ma se bel tempo obbligatorio anche il cimotto 50 m sopra). Ultima discesa tutta lungo la dorsale S-E. Anche questa perfettamente tenuta, pulita, scorrevole e divertente ma con anche diversi passaggi impegnativi e 1 gradone da FBL.
Rientro veloce da Arzo-Saltrio ma volendo si puo' cavare ancora qualcosina aggirando Sermonte e risalendo da Tremona.

In conclusione: itinerario invernale molto vario e divertente con logistica per i ciuccianebbia come valore aggiunto preziosissimo.

Stay Wild

#ciclodisagio

Distanza: 30 km
Dislivello: 1900 m
Tempo: 7 h
Difficoltà tecnica: Difficile (molto la sezione a N del Pravello)
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Pravello Brusino S.Giorgio


domenica 11 febbraio 2024

Giaveno trail area

Oggi il meteo e la quota neve ci portano in quel di Giaveno TO, quote collinari e ampia trail area.

Start da Pontepietra 560 m, ampio parcheggio no acqua a febbraio. Prima salita su asfalto ma senza traffico fino alla frazione Tora 990 m. Trail Attila di recente apertura. Molto bello e a tratti ben tecnico purtroppo oggi i roccioni erano saponette quindi percorso con prudenza evitando di lasciarci la dentiera ma da non sottovalutare anche con asciutto. Per allungare il brodo e dare un occhio alla parte bassa di un possibile collegamento con questo Punta del Lago risaliamo in parte su asfalto poi su bella sterrata fino al Colletto del Forno 1140 m (la forestale poi prosegue appunto fin verso il sentiero della palazzina Sertorio in alta val sangone). Bella vista e acqua. Discesa, a parte qualche curvetta iniziale, da dimenticare velocemente. Una ciofeca viscida e senza interesse. Conviene al limite probabilmente stare su versante opposto e fare quello che costeggia la via di salita. Vabbuoh. Tornati in paese risaliamo per Coazze e poi da borgata Molino lunga e bellissima salita fino al Monte Presa Vecchia 1291 m. Zò de lè. Sentiero Corona, il più lungo ed impegnativo della zona (650 m D-). Molto interessante anche se per lunghi tratti non il mio genere essendo veloce e scorrevole. Le parti rocciose invece ben tecniche e suggestive. Oggi proprio non si puo' chiedere di meglio. Atterrati alla strada dei 640 m richiamino da 150 m e finale su Villanova Rock + Flow. Inaspettatamente bello anche se molto veloce e preparato con tanto di sponde (qualche bella roccetta inizialmente comunque c'è).

In conclusione: itinerario invernale vergognosamente pedalabile ma comunque ottimo per quelle giornate dove non sai come evitare il divano.

Stay Wild

#ciclodisagio

Distanza: 41 km
Dislivello: 2000 m
Tempo: 7 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Giaveno trail area





sabato 3 febbraio 2024

Tra le vallil di Lemme e Gorzente

Start da Voltaggio (340m) , grande parcheggio anche per camper (no acqua dalle molte fontanelle , presente solo in centro paese dietro chiesa principale). Si attraversa il paese , si prosegue su strada provinciale 160 poco trafficata fino ad intercettare la salita a dx (cartello di casa forestale) che , diventando un’ ottima sterrata , ci fa risparmiare altro asfalto e ci porta ad intercettare l’alta via dei monti Liguri (820m) . Si sale con pendenze prima moderate che diventano man mano a doppia cifra fino al monte Leco (1071m), dove nonostante le tante antenne si gode di un bel panorama . La discesa parte bene ma da metà perdo la traccia e ravano fino a ritornare sulla AVML . Si prosegue su ottimo single track fino alle pendici del monte Taccone (1113m) , si scarta sulla destra (traccia poco evidente) e siamo su con comodo spintage . Breve discesa tecnica e con pochissimi tratti a spinta (non dovuti alla pendenza ma al fondo) raggiungiamo il passo Mezzano (1066m) . Da qui soft spintage fino al monte Figne (1172) dal quale si gode di una vista spettacolare sui sottostanti laghi del Gorzente . Si riscende da dove si è saliti e , ritornato al passo Mezzano , si scende a destra per raggiungere il prato Perseghin (960m) , poi ancora a destra verso il piano della Benna e si risale al punto panoramico bric Nasciu (923m ) , altro view point spettacolare . Parte da qui una bel tratto di dicesa bella tecnica su terreno boschivo che ci porta giù alla casa dei guardiani (700m) dei laghi del Gorzente . Pranzo veloce e si riparte blandi seguendo la stupenda sterrata dei laghi , dalla quale si gode di una splendida vista sul canyon del torrente Gorzente . Si arriva alla cascina Preadoga (588m) , si scende e si attraversa il torrente per poi proseguire bassi dalla sponda opposta , sempre pedalando senza particolari difficoltà . Arrivati su asfalto si prosegue verso il ristorante Rio Gorzente , dal quale si risale prima in spinta , poi pedalando su ampia gippabile fino alla cascina Nespolo (620m) . Da qui si spinge fino al bivio con la diretta per il Tobbio . Decido per questa risalita incece di proseguire per il passo della Dagliola (dopo tutto sto spintage un po’ di portage per rimanere in allenamento ci vuole ) . Inizialmente salita con tornanti su ordinario e tonificante “flow ligure” (bello da fare anche in discesa) , finiti i tornanti però si tira dritto su fondo malmesso e franevole fino alla chiesa posta in cima al monte Tobbio (1092m) . Panorami top a 360° , veramente un posto pazzesco nonostante la bassa quota (si vedono tutte le Alpi e il mare fino alla Corsica nelle giornate limpide) . Bon adesso che strada imbocchiamo per scendere ? La direttissima verso il Valico degli Eremiti è invitante ma dopo i consigli di alcuni local e una precedente ispezione decido di scendere verso il passo della Dagliola (sentiero non ripido ma bello bello scassato) e poi prendere per la cresta est (bella pendente , divertentissima, rocce e ancora rocce , solo due passaggi impossibili ) e intercettare il sentiero “triangolo giallo” che con un belllissimo sigle track nel bosco ci riporta a Voltaggio .

In conclusione , tour invernale consigliato soprattutto per i panorami osservati durante il tragitto , sempre esposto a parte qualche breve tratto nel bosco . Le discese “cattive” sono brevi ma intense , il resto si pedala , a volte con difficoltà , ma la percentuale di pedalato è alta . Comunque da non sottovalutare . Assaggiate la specialità degli amaretti di Voltaggio che si possono acquistare nel bar di fronte alla chiesa , non ve ne pentirete .

Distanza: 42 km
Dislivello: 1950 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Valli di Lemme e Gorzente















sabato 20 gennaio 2024

M. Pravello 1015 m - S.Giorgio 1097 m

I 40 tornanti più belli della provincia di Varese a 50 km da Milano. Punto.

Start da Clivio 460 m parcheggio scambisti anonimi.
Facile salita al M.Pravello 1015 m con interessanti divagazioni sulla linea Cadorna per ripassare un po' di storia delle elementari.
Dalla cima ottimo panorama, il lago Ceresio sotto i piedi e tutti i giganti sullo sfondo dal Liskamm alla Weissmies e via via fino agli amici Gradiccioli e Generoso in un tripudio di cime con la pizza e mandolino a sx e gli orologi al cioccolato a destra.
Verso il Poncione d'Arzo già belle discese ma noi ci aviolanciamo giù a Nord.
Siamo letteralmente sulla linea di confine con partenza univoca ma subito dopo bizzarro doppio sentiero parallelo a chiocciola ita-ch. Almeno 40 tornanti tutti estremamente tecnici e diversi anche molto esposti. Il trail italiano, fatto qualche settimana fa, è più semplice e leggermente più corto. Almeno due o tre sono S5+ e li abbiamo lasciati ai posteri kamikaze ma sicuramente torneremo su questa palestra dello schiaccianaso della morte. Successivamente si entra definitivamente in Ticino su sentiero prima larghino e sporco poi dopo qualche salitella ripida tutto perfetto e pulito, scorrevole, semplice ma molto godurioso in contesto inaspettatamente bello e tranquillo fino a Meride 540 m. Cambio assetto e pedale super easy su asfalto deserto fin dopo Crocifisso. Ultimi colpetti di pedale e poi dai 670 m finalmente un po' di camallo fino alla piatta cima del monte S.Giorgio 1097 m passando dalla bocchetta segnata come Punto 902. Altro iperpanorama con panchina da limunin e locale riparato aperto con tanto di bibite self service a 3 chf da imbucare in fessura nel muro. Inutile dire che da noi durerebbero 3 minuti. Paninetto della mamma, tacchi dadi e datteri e zö de lè ! Si parte scialli e panoramici su ampia cresta ma ai 990 m cambiamo versante con scartavetro verticale verso Riva San Vitale. 600 m di trail tecnico, lento e ripido. Qualche gradone minaccioso ma non ghiacciato. Peccato solo per alcuni tratti con foglia scarligabiker ma comunque sempre percorribili con attenzione e chiappe strette. Piaciuta la discesa ? e mo' risali ! Fino ad Albio portage senza sconti (magnificamente tecnico in chiave discesa ma purtroppo troppo sporco) poi ingenuamente seguiamo il sentiero con Ravanage 3.0 tra alberi a terra, metri di foglia e abbandono totale. Occorre, ma lo abbiamo scoperto dopo, alla baita entrare nel pratone recintanto e risalire o traversare facilmente su erbetta da golf. Sudati marci ai 700 m ritroviamo il sentiero pulito e ben battuto e trulli trulli ce lo godiamo in discesa per 200 m con anche piacevoli traversi e qualche rampetta di richiamo. Finalissimo ancora super tecnico a chiocciola con passaggini non trascurabili. Marooo !
Rientro alla macchina un po' lunghino ma almeno arrotondiamo la giornata.

In conclusione: itinerario invernale da 5 stelle Michelin a due passi dalla palude ma con preziosissimi contenuti teNNici. Marca giù !

Stay Wild

#ciclodisagio

Distanza: 35 km
Dislivello: 2000 m
Tempo: 7 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: M. Pravello 1015 m - S.Giorgio 1097 m