domenica 26 novembre 2017

Bocchetta Ponasca

Itinerario di classico AM con un po' di portage e discese tecniche.

Il Monte Barone lo abbiamo già battezzato qui: Monte Barone
Vista la scarsa ciclabilità degli ultimi 300 m oggi saggiamente ci fermiamo alla Bocchetta di Ponasca.

Rispetto al sopra menzionato itinerario la salita e discesa fino a poco dopo La Spelonca 1340 m
sono in comune. Da qui prendiamo il versante opposto verso il Rio Ranzola e osiamo audaci i tornantini che immettono in un bel falso traverso, a tratti molto falso con diversi su e giù non ciclabili. Conquistata la Bocchetta di Foscale un bel sentiero di scogli fissi, gradoni e tornanti ci ingarella a fondo fino all'atterraggio sul ponticello del Riale del Cavallero. Breve trasferimento fino all'Alpe Noveis e poi Zo de Lè dalle varie PS. Qui abbiamo scelto la Noveis-Bella Zio (okkio alle radici nella parte alta se umide si scarliga solo a guardarle).

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 24 km
Dislivello: 1400 m
Tempo: 6 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Medio

Traccia gps: Ponasca

giovedì 23 novembre 2017

Becca di Viou 2856 m

Itinerario di Cicloalpinismo con lunghi tratti di portage e discese tecniche.

Becca di Viou 2856 m. Le abbiamo girato intorno qui Becca di Viou XL Tour e qui Vessonaz Full e ammirata da vicino qui Croce di Fana e M.Mary Vertical Trail
E' ora di tracciare anche la punta.
La cosa più semplice sarebbe partire da Blavy ma ho preferito una salita alternativa dalla frazioncina di Cretallaz 1050 m da comodo parcheggio coperto.
Pendenze blande a traffico nullo e saliamo passando da Morgonaz-Praillon e poi su sterrato da Borelly e Preilles 1950 m dove la poderale termina e diventa ST moquettato che puo' essere affrontato a seconda dei gusti sessuali in nobile Spintage o in rude Portage fino ai 2200 m di Ceneve (i pedalatori possono allungare un pochino e congiungersi alla salita della Croce di Fana passando da Planes). Da Ceneve qualche spintarella ci porta a 2400 m e da li in buona parte in sella passiamo un paio di valloncelli su bel traverso per poi scendere con qualche passaggio tecnico ai 2200 m di Tza de Viou. 2h alla cima recita qui la palina escursionistica.
Il sentiero ottimamente tracciato e manotenuto sale timido fino ai 2400 m per poi impennarsi decisamente per raggiungere il Col de Viou 2698 m dove sorge l'ottimo bivacco 5* Penne Nere.
Ultimo sforzo e in breve siamo in cima salendo lungo la rocciosa cresta est.
Panorama da urlo sulla Valle Centrale e G.S.Bernardo ma soprattutto sulla Valpelline.
La discesa vista dal Bivacco sembra impossibile ma in realtà, pur non essendo continua, offre ottimi passaggi tecnici esposti su roccia incredibilmente gripposa. Dal Colle in poi un lungo serpentone di tornanti e traversini ci impegnano a fondo con alcuni passaggi belli tosti ma sempre con gaudio e giubilo. Tornati a Tza de Viou potete scegliere tra il 105 verso Blavy oppure il Vertical del M.Mary. Essendo oramai buio ho preso il Vertical per stare più in campo aperto ma sono entrambi molto validi. Sbucati belli contenti sulla poderale di Valtolanaz fate attenzione a prendere il 26E percorrendo 20 m sulla poderale e a non prendere il 26D per ottimizzare fino in fondo la bella e veloce discesa. 10 min di asfalto con salitina finale e siamo alla macchina.

In conclusione un ottimo AM da sfruttare soprattutto a inizio e fine stagione grazie all'ottima esposizione. La vicinanza con Aosta non inganni, ambiente vero di alta montagna.

Edit 2020: la citata deviazione prima di Preilles è effettivamente valida su bel traverso ciclabile tranne qualche spintarella dopo il torrente. Anche la variante su Blavy molto valida.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 23 km
Dislivello: 2000 m
Tempo: 7 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro

Traccia gps: BeccaViou


 Roccia incredibilmente gripposa
Due colpi di pedale nei pressi del Bivacco

Visioni mistiche


domenica 19 novembre 2017

Monte Alben 2019 m

Itinerario di Cicloalpinismo con lunghi tratti di difficile portage e discese tecniche.

Monte Alben 2019 m, uno scoglio dolomitico nel bel mezzo della Potalandia apparentemente non adatto alle Mtb. Apparentemente ….
Start da Erfa Station, Vertova 400 m.
Aperitivo a pedale fino al Passo di Bliben 1290 m
Antipasti della casa in/con la bici fino al Bivacco Testa 1474 m
Se siete già sazi una bellissima lunga e collaudata discesa lungo il 527 vi riporta a valle con estremo godimento (e impegno).
Se invece siete ancora affamati, dallo stomaco di ferro e super motivati il menu prevede un Tris di primi veramente abbondanti fino al Passo di Campelli 1850 m.
Questo tratto è mooolto impegnativo, subito ripidissimo poi esposto su creste non banali e poi ancora mortalmente verticale fino al Passo.
Il contesto è pero’ meraviglioso e il paragone con le Dolomiti non è per niente fuori luogo.
Se non siete ancora pronti per il dolce allora rimangono ancora 200 m di dislivello sempre e comunque in totale Portage.
Cima dal panorama notevole su tutto lo scibile Orobico.
Siamo al dolce ? Solo un sorbetto per il momento perché la discesa per tornare al Passo Campelli è impegnativa e ciclabile al 50% (senza ghiaccio e vento che abbiamo trovato ieri 20-11 probabilmente anche qualcosa in più) e occore poi ulteriore strappetto verticale per la Cima di Campelli per prendere il 525 Creste.
Ecco ora si che ci possiamo deliziare di desserts a nastro. Una discesa estremamente varia, lunga, impegnativa e tecnica su ogni tipo di fondo ma mai banale.
Spazi aperti tra pinnacoli di calcare in alto e bei boschi puliti dal passo di Barbata 1300 m in poi.
Quest’ultimo lungo tratto è in comune con il giro Suchello Est.
Anche il fondovalle della Valvertova è molto piacevole, speriamo che lo scellerato progetto delle Centraline non abbia seguito ma che al contrario venga salvaguardata come Riserva Naturale.

In conclusione una vera JAGgata, dura e da non sottovalutare ma estremamente appagante.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 26 km
Dislivello: 2000 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Molto Duro

Traccia gps:Alben

Primi metri dalla Cima Hard Core

Dolomiti della Potalandia

Ciclabilità discreta :-)

sabato 4 novembre 2017

Tour de Tzan 2732 m

Itinerario di Cicloalpinismo con tratti di portage e discese tecniche.

Zuper Tour intervallivo ad alta quota tra la Valtournenche e la St. Barthelemy attraverso il nuovo meraviglioso sentiero inaugurato ad ottobre 2017.

Start da area pic nic di Plan Piorion 1750 m. Breve riscaldamento fino all'arrivo della telecabina di Chantorné dove imbocchiamo contromano il Family Bike, un divertente ST di discesa per bambini servito dalla seggiovia solo nel mese di agosto (quindi VIETATO in questo periodo). Il percorso si snoda completamente nel bosco con qualche rattone feroce ma in generale con pendenze potabili da gambe decentemente allenate. Molto bello, ottimamente tracciato e lontano dalle poderali. A quota 2200 m parte il nuovo sentiero Verde, ben segnalato dalla nuova cartellonistica. Complimenti di cuore all'amministrazione di Torgnon, ben eseguito, iper panoramico e ideale per le mtb. Vari punti di sosta permettono di ingannare i circa 4 km di saliscendi comunque impegnativi (a tratti mooolto). Sbucati sulla strada agricola per il colle Chomioy la risaliamo fino all'alpe omonima a quota 2400 m circa dove prendiamo l'antico Ru diventato ora magnifico ST. Si pedala 100% per altri 3-4 km fino al lago di Tzan, lungo un paradiso che speriamo venga ben gestito dai bauscia elettrici e non. Dal lago finalmente imbocchiamo la AV1 e con brevi spintarelle, qualche pedale e poco Portage arriviamo alla mitica finestra di Tzan 2732 m. Protezioni ON, messaggio "mamma ti ho voluto bene" e ci scartavetriamo giù per il diabolico dirupo nella Valle di St. Barthelemy. Astenersi Ciuccianebbia, trattasi di sgarrupo verticale, ripido, esposto, sdrucciolevole su tornanti stretti a chiocciola. Praticamente BELLISSIMO. Man mano che si scende le cose si semplificano diminuendo l'esposizione ma fino al fondo valle FBL totale (fa' bala' l'occ) sempre su tornati e qualche rolling stones nel finale. Cambio assetto al rifugio Magià 2000 m e prendiamo la rampa di lancio illogicamente ripida per il Risalage di giornata. Un centino di soft Portage fino all'alpe Beauregard e siamo di nuovo su poderale ripida e panoramica fino a 2500 m dove lasciamo la sterrata e ci riposiamo su sentiero con altro breve Portage per ulteriore centino. Ottimo e ricreativo traverso (non prendere sentiero a monte perchè attrezzato) e siamo oramai sotto la bastionata che da accesso all'Oratorio di Cuney che raggiungiamo su facile portage. Luogo suggestivo e contemplativo. La Becca di Fontaney 2972 m tenta di adescarci ma questo inizio novembre non ci permette ulteriori divagazioni. In discesa si parte subito con qualche breve tecnicismo, si prende fiato su falsopiano e ci si impegna a fondo fino all'alpe Reche. Guadagnamo poi su piacevole ST multitraccia la gola del torrente Frederon e salvo pochissimi passi a piedi ci ammazziamo di autoerotismo fino alla cecità. Passaggi tecnici di qualità e soprattutto Moquette Imperiale di Larice ci riportano scimuniti al rifugio. Lungo relax su forestale e andiamo a prendere l'antico e poco manutenuto Ru de Joux. Attenzione a non sottovalutare questo tratto. Molto caratteristico e soddisfacente ma c'è una frana da passare inizialmente (pochi passi ma ocio !) e soprattutto continui passaggi esposti apparentemente banali e poco visibili ma dove una distrazione puo' essere fatale. L'ultima lunghissima forestale attraverso i colletti di Joux (breve risalita mortale) e de Bornes ci riporta alla macchina.

In conclusione impegnativo Tour da aggiungere alla lunga lista dei To Do.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 45 km
Dislivello: 2200 m
Tempo: 9.5 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Duro

Traccia gps: Tour Tsan