sabato 23 dicembre 2017

Rifugio Magià Fatbike

Ottimo itinerario per Fatbike nella bella Valle di St Barthelemy, sicuro e in contesto invernale incontaminato.

Come sempre su neve tutto dipende dalle condizioni ma i gestori del rifugio Magià http://www.rifugiomagia.it/ tengono battuti i percorsi di accesso. Ulteriori divagazioni seguendo gli altri percorsi per ciaspole segnalati in loco (ma non gestiti dal Rifugio):
https://www.saintbart.it/ciaspole

La traccia propone il Tour di Saquignod (solo per amanti ravanage), il Fontaney Express (solo per amanti del vertical +), traverso per Porliod e poi due anelli fino al Rifugio. Alla fine quasi 40 km su neve !

Rifugio 5***** Zuper ... anzi no 0 stelle non accettano i cani !

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 37 km
Dislivello: 1200 m
Tempo: 7 h
Difficoltà tecnica: Facile
Condizione fisica: Medio

Traccia gps: Magià

domenica 26 novembre 2017

Bocchetta Ponasca

Itinerario di classico AM con un po' di portage e discese tecniche.

Il Monte Barone lo abbiamo già battezzato qui: Monte Barone
Vista la scarsa ciclabilità degli ultimi 300 m oggi saggiamente ci fermiamo alla Bocchetta di Ponasca.

Rispetto al sopra menzionato itinerario la salita e discesa fino a poco dopo La Spelonca 1340 m
sono in comune. Da qui prendiamo il versante opposto verso il Rio Ranzola e osiamo audaci i tornantini che immettono in un bel falso traverso, a tratti molto falso con diversi su e giù non ciclabili. Conquistata la Bocchetta di Foscale un bel sentiero di scogli fissi, gradoni e tornanti ci ingarella a fondo fino all'atterraggio sul ponticello del Riale del Cavallero. Breve trasferimento fino all'Alpe Noveis e poi Zo de Lè dalle varie PS. Qui abbiamo scelto la Noveis-Bella Zio (okkio alle radici nella parte alta se umide si scarliga solo a guardarle).

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 24 km
Dislivello: 1400 m
Tempo: 6 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Medio

Traccia gps: Ponasca

giovedì 23 novembre 2017

Becca di Viou 2856 m

Itinerario di Cicloalpinismo con lunghi tratti di portage e discese tecniche.

Becca di Viou 2856 m. Le abbiamo girato intorno qui Becca di Viou XL Tour e qui Vessonaz Full e ammirata da vicino qui Croce di Fana e M.Mary Vertical Trail
E' ora di tracciare anche la punta.
La cosa più semplice sarebbe partire da Blavy ma ho preferito una salita alternativa dalla frazioncina di Cretallaz 1050 m da comodo parcheggio coperto.
Pendenze blande a traffico nullo e saliamo passando da Morgonaz-Praillon e poi su sterrato da Borelly e Preilles 1950 m dove la poderale termina e diventa ST moquettato che puo' essere affrontato a seconda dei gusti sessuali in nobile Spintage o in rude Portage fino ai 2200 m di Ceneve (i pedalatori possono allungare un pochino e congiungersi alla salita della Croce di Fana passando da Planes). Da Ceneve qualche spintarella ci porta a 2400 m e da li in buona parte in sella passiamo un paio di valloncelli su bel traverso per poi scendere con qualche passaggio tecnico ai 2200 m di Tza de Viou. 2h alla cima recita qui la palina escursionistica.
Il sentiero ottimamente tracciato e manotenuto sale timido fino ai 2400 m per poi impennarsi decisamente per raggiungere il Col de Viou 2698 m dove sorge l'ottimo bivacco 5* Penne Nere.
Ultimo sforzo e in breve siamo in cima salendo lungo la rocciosa cresta est.
Panorama da urlo sulla Valle Centrale e G.S.Bernardo ma soprattutto sulla Valpelline.
La discesa vista dal Bivacco sembra impossibile ma in realtà, pur non essendo continua, offre ottimi passaggi tecnici esposti su roccia incredibilmente gripposa. Dal Colle in poi un lungo serpentone di tornanti e traversini ci impegnano a fondo con alcuni passaggi belli tosti ma sempre con gaudio e giubilo. Tornati a Tza de Viou potete scegliere tra il 105 verso Blavy oppure il Vertical del M.Mary. Essendo oramai buio ho preso il Vertical per stare più in campo aperto ma sono entrambi molto validi. Sbucati belli contenti sulla poderale di Valtolanaz fate attenzione a prendere il 26E percorrendo 20 m sulla poderale e a non prendere il 26D per ottimizzare fino in fondo la bella e veloce discesa. 10 min di asfalto con salitina finale e siamo alla macchina.

In conclusione un ottimo AM da sfruttare soprattutto a inizio e fine stagione grazie all'ottima esposizione. La vicinanza con Aosta non inganni, ambiente vero di alta montagna.

Edit 2020: la citata deviazione prima di Preilles è effettivamente valida su bel traverso ciclabile tranne qualche spintarella dopo il torrente. Anche la variante su Blavy molto valida.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 23 km
Dislivello: 2000 m
Tempo: 7 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro

Traccia gps: BeccaViou


 Roccia incredibilmente gripposa
Due colpi di pedale nei pressi del Bivacco

Visioni mistiche


domenica 19 novembre 2017

Monte Alben 2019 m

Itinerario di Cicloalpinismo con lunghi tratti di difficile portage e discese tecniche.

Monte Alben 2019 m, uno scoglio dolomitico nel bel mezzo della Potalandia apparentemente non adatto alle Mtb. Apparentemente ….
Start da Erfa Station, Vertova 400 m.
Aperitivo a pedale fino al Passo di Bliben 1290 m
Antipasti della casa in/con la bici fino al Bivacco Testa 1474 m
Se siete già sazi una bellissima lunga e collaudata discesa lungo il 527 vi riporta a valle con estremo godimento (e impegno).
Se invece siete ancora affamati, dallo stomaco di ferro e super motivati il menu prevede un Tris di primi veramente abbondanti fino al Passo di Campelli 1850 m.
Questo tratto è mooolto impegnativo, subito ripidissimo poi esposto su creste non banali e poi ancora mortalmente verticale fino al Passo.
Il contesto è pero’ meraviglioso e il paragone con le Dolomiti non è per niente fuori luogo.
Se non siete ancora pronti per il dolce allora rimangono ancora 200 m di dislivello sempre e comunque in totale Portage.
Cima dal panorama notevole su tutto lo scibile Orobico.
Siamo al dolce ? Solo un sorbetto per il momento perché la discesa per tornare al Passo Campelli è impegnativa e ciclabile al 50% (senza ghiaccio e vento che abbiamo trovato ieri 20-11 probabilmente anche qualcosa in più) e occore poi ulteriore strappetto verticale per la Cima di Campelli per prendere il 525 Creste.
Ecco ora si che ci possiamo deliziare di desserts a nastro. Una discesa estremamente varia, lunga, impegnativa e tecnica su ogni tipo di fondo ma mai banale.
Spazi aperti tra pinnacoli di calcare in alto e bei boschi puliti dal passo di Barbata 1300 m in poi.
Quest’ultimo lungo tratto è in comune con il giro Suchello Est.
Anche il fondovalle della Valvertova è molto piacevole, speriamo che lo scellerato progetto delle Centraline non abbia seguito ma che al contrario venga salvaguardata come Riserva Naturale.

In conclusione una vera JAGgata, dura e da non sottovalutare ma estremamente appagante.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 26 km
Dislivello: 2000 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Molto Duro

Traccia gps:Alben

Primi metri dalla Cima Hard Core

Dolomiti della Potalandia

Ciclabilità discreta :-)

sabato 4 novembre 2017

Tour de Tzan 2732 m

Itinerario di Cicloalpinismo con tratti di portage e discese tecniche.

Zuper Tour intervallivo ad alta quota tra la Valtournenche e la St. Barthelemy attraverso il nuovo meraviglioso sentiero inaugurato ad ottobre 2017.

Start da area pic nic di Plan Piorion 1750 m. Breve riscaldamento fino all'arrivo della telecabina di Chantorné dove imbocchiamo contromano il Family Bike, un divertente ST di discesa per bambini servito dalla seggiovia solo nel mese di agosto (quindi VIETATO in questo periodo). Il percorso si snoda completamente nel bosco con qualche rattone feroce ma in generale con pendenze potabili da gambe decentemente allenate. Molto bello, ottimamente tracciato e lontano dalle poderali. A quota 2200 m parte il nuovo sentiero Verde, ben segnalato dalla nuova cartellonistica. Complimenti di cuore all'amministrazione di Torgnon, ben eseguito, iper panoramico e ideale per le mtb. Vari punti di sosta permettono di ingannare i circa 4 km di saliscendi comunque impegnativi (a tratti mooolto). Sbucati sulla strada agricola per il colle Chomioy la risaliamo fino all'alpe omonima a quota 2400 m circa dove prendiamo l'antico Ru diventato ora magnifico ST. Si pedala 100% per altri 3-4 km fino al lago di Tzan, lungo un paradiso che speriamo venga ben gestito dai bauscia elettrici e non. Dal lago finalmente imbocchiamo la AV1 e con brevi spintarelle, qualche pedale e poco Portage arriviamo alla mitica finestra di Tzan 2732 m. Protezioni ON, messaggio "mamma ti ho voluto bene" e ci scartavetriamo giù per il diabolico dirupo nella Valle di St. Barthelemy. Astenersi Ciuccianebbia, trattasi di sgarrupo verticale, ripido, esposto, sdrucciolevole su tornanti stretti a chiocciola. Praticamente BELLISSIMO. Man mano che si scende le cose si semplificano diminuendo l'esposizione ma fino al fondo valle FBL totale (fa' bala' l'occ) sempre su tornati e qualche rolling stones nel finale. Cambio assetto al rifugio Magià 2000 m e prendiamo la rampa di lancio illogicamente ripida per il Risalage di giornata. Un centino di soft Portage fino all'alpe Beauregard e siamo di nuovo su poderale ripida e panoramica fino a 2500 m dove lasciamo la sterrata e ci riposiamo su sentiero con altro breve Portage per ulteriore centino. Ottimo e ricreativo traverso (non prendere sentiero a monte perchè attrezzato) e siamo oramai sotto la bastionata che da accesso all'Oratorio di Cuney che raggiungiamo su facile portage. Luogo suggestivo e contemplativo. La Becca di Fontaney 2972 m tenta di adescarci ma questo inizio novembre non ci permette ulteriori divagazioni. In discesa si parte subito con qualche breve tecnicismo, si prende fiato su falsopiano e ci si impegna a fondo fino all'alpe Reche. Guadagnamo poi su piacevole ST multitraccia la gola del torrente Frederon e salvo pochissimi passi a piedi ci ammazziamo di autoerotismo fino alla cecità. Passaggi tecnici di qualità e soprattutto Moquette Imperiale di Larice ci riportano scimuniti al rifugio. Lungo relax su forestale e andiamo a prendere l'antico e poco manutenuto Ru de Joux. Attenzione a non sottovalutare questo tratto. Molto caratteristico e soddisfacente ma c'è una frana da passare inizialmente (pochi passi ma ocio !) e soprattutto continui passaggi esposti apparentemente banali e poco visibili ma dove una distrazione puo' essere fatale. L'ultima lunghissima forestale attraverso i colletti di Joux (breve risalita mortale) e de Bornes ci riporta alla macchina.

In conclusione impegnativo Tour da aggiungere alla lunga lista dei To Do.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 45 km
Dislivello: 2200 m
Tempo: 9.5 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Duro

Traccia gps: Tour Tsan





sabato 14 ottobre 2017

Gran St Bernardo Tour

Itinerario di Cicloalpinismo con lunghi tratti di portage.

GSBT, impegnativo ma meraviglioso Tour internazionale al cospetto di sua Maestà attraverso storici passi alpini e vallate incantate.

Start da Saint Oyen, subito bel Ru fino a St Leonard poi su stradine secondarie raggiungiamo Arp Dejoux ed entriamo nella Comba des Merdeux dove una bella poderale ci pedala fino all'ultimo alpeggio a quasi 2300 m. 1,5 h di spintarelle e soft portage ed arriviamo sul pianoro lunare a 2700 che precede il Colle Malatra 2925 m, simbolo del TOR. L'accesso è ben protetto da canaponi e non presenta particolari problemi. Intaglio stretto e vista emozionante. Sentiero di discesa ottimo e non impegnativo in ambiente di assoluta bellezza, tratti flow imbarazzanti fino ai 2500 circa dove finalmente troviamo anche un po' di impegno tecnico. In un attimo siamo al Rifugio Bonatti (posto tappa) da dove prendiamo contromano la famosa balconata fino ad Arnouva dove un ludico ST ci porta nel fondovalle. 300 m di pedalage su comoda poderale e siamo al Rifugio Elena 2050 (secondo possibile posto tappa). Il Colle Gran Ferret ci aspetta 500 m più in alto e lo raggiungiamo in 1h di passione spingistica. Colle ampio e comodo, le sirene del lato svizzero ci allettano ma non ci seducono e puntiamo alla cima che non puo' mancare in ogni gran tour. Tete de Ferret 2714 m. Sentiero di accesso ripido e mal tracciato, tutto in portage asburgico. L'arrivo in cima si rivela una scelta azzeccatissima perchè il panorama sul M.Dolent e il precipizio verso la Ferret è GRANDIOSO. Accecati da tanta bellezza prendiamo l'aerea cresta W, riempiamo il pannolone su un ripidone e in freeride ci ricongiungiamo sull'antico sentiero che scende dal Colle. All'alpeggio La Peule prendiamo a sx il sentiero balcone della Val Ferret suissera su favoloso ST. 40 cm di sentiero liscio come il culetto di un nenonato che in 3 km ci porta sopra Ferret 1700 dove scendiamo tra larici infuocati dall'autunno. T O P. Guadagnata la strada torniamo finalmente a pedalare fino ai 2100 m di Les Ars Dessus. I meravigliosi Laghi Fenetre rimangono 400 m più in alto e li raggiungiamo su comodo sentiero ben tracciato. Sono 3 laghi uno più bello di quell'altro che ricordano vagamente il Nivolet ma qui il massiccio del Bianco rende tutto più esclusivo, se possibile. La Fenetre de Ferret 2698 m è una formalità e in 40 min siamo pronti per ultima discesa verso la VdA. Si scende bene su rolling stones fino poco sopra la regionale dove pietroni malmessi ci fanno fare qualche passo a piedi. Fino a La Cantine niente di particolare ma poco più sotto anzichè seguire il 103 prendiamo in leggera salita il 13. Altra perla di giornata. Antica via di accesso al GSB oramai ridotto a ST. 3 o 4 km in leggera discesa da antologia del sentiero balcone. Il piano era di arrivare fino a Pian Puitz ma per questioni di tempo mi sono accontentato della discesa diretta su St Rhemy. Ottimo sentiero di moquette imperiale non segnato su quasi nessuna carta (occhio a non prendere il più semplice che lo precede). Poderali, stradine nel bel borgo di saint rhemy en bosses, qualche breve ST e il Ru dell'andata ci riportano all'auto.

In sintesi un Tour da antologia con molto portage ma assolutamente da fare.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 63 km
Dislivello: 3800 m
Tempo: 2 gg
Difficoltà tecnica: Medio
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: GStBernardo Tour




Colle Malatra 2925 m IL colle
Avvicinamento lunare al colle Malatra

Ultimi pedali

Tutta scena da Bauscia Milaness

Adrianaaa !

Meditazione Zen

Poseraggio di Qualità

sempre bello il Cevedale

Ho passato più tempo a fare foto che in bici

Ammo' !

Basta adesso pero'
Tete de Ferret

Idem
Pannolone in preparazione

Laghi Fenetre



sabato 23 settembre 2017

M.Facciabella 2621 m

M.Facciabella 2619 m.
Cimotto in Val d'Ayas dalla quota modesta ma con panorama di prima categoria. Se affrontato dalla Valtournenche diventa interessante meta x raid intervallivo attraverso il Col di Nana e il Colle Vascoccia.

Solito Start da La Magdeleine, o se volete da Buisson + fune per Chamois, e salita come questo Becca di Nana 3010 m XXL
Dal Colle di Nana 2773 m questa volta prendiamo a dx il sentiero 3 che porta al Colle Vascoccia 2568 m. 90% pedalabile ma con tratti tecnici, ottimo traverso esposto e brevissima risalita in portage. Dal Vascoccia elementare ma panoramica cresta fino alla cima. Dietrofront e divertente discesa su sentiero multitraccia fino al Plan Pera. Da qui in poi fino all'Alpe Foresus è tutto in comune al sopra citato itinerario della Becca di Nana. Da notare che il sentiero 4 verso Cleyva Bella è stato sistemato durante l'estate divenendo ora continuo e ancora più piacevole. Relax sul Ru Novalles fino al Lago di Lod e bel ST in paese. Se avete parcheggiato a Buisson porterete a casa 1800 m D- continui.

Ottima incursione in Val d'Ayas dunque, dislivello abbordabile e poco portage (250 m).

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 42 km
Dislivello: 2000 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Medio

Traccia gps: Facciabella






sabato 16 settembre 2017

Becca di Viou XL Tour

Periplo XL della Becca di Viou attraverso Combe isolate e poco frequentate.

Start dal collaudato parcheggio di Povil 700 m. Bitume a traffico nullo e un paio di tagli piacevoli off road e siamo a Trois Ville. Da Fonteil 1440 m una lunga ed impegnativa poderale risale la Comba Déche su su fino agli altissimi alpeggi di Seyvaz 2184 m e Valchourda 2400 m. Il Colle di Saint Barthelemy 2645 m è una facile formalità fatta di breve spintage e qualche colpo di pedalage.
Ottimo doppio affaccio sul vallone di salita e sulle spettacolari montagne della Valpelline.
La discesa parte bene su preciso ST di sfasciumi e continua ottimamente su sentiero tecnico il giusto per dilettarci senza mai appoggiare piede a terra fino ai 2300 m di Tza di Verdona dove scrutiamo l'orizzonte per prossime avventure verso il Col di Vamea. Oggi però andiamo in direzione opposta verso il Colle Arpeyssaou 2500 m distante solo qualche spintarella. Dal Colle il bivacco 5* La Lliée è proprio ai nostri piedi, è dotato di tutto compreso acqua e gas. Godetene ma non abusatene come purtroppo mi hanno raccontato accadere spesso. I 1100 m di discesa fino a Verdignolettaz sono perfettamente ciclabili e divertenti anche se a tratti impegnativi e su terreno molto variabile. Di particolare pregio la serie di tornanti a 1800 m, ben distanziati e fattibili ma ... ocio alla scarligada ! Arrivati a Verdignolettaz se appagati potete chiudere il giro come già tracciato qui Vessonaz Full se invece ce l'avete ancora un po' barzotto allora prendete verso monte l'evidente sentiero 7. Trattasi di sontuoso Spintage bruciagarretti su moquette imperiale di sentiero verticale (in realtà potete scendere fino a Valpelline e risalire a pedale). 1h di passione e dopo qualche su e giù anche brevemente in sella torniamo in quota ai 1800 m di Verney nella Comba d'Arpisson. Attenzione che la deviazione per il segnavia 1 è quasi assente, solo una labile freccia sulla destra. Ancora un po' di pazienza fino a Chaté de Meyes e i nostri sforzi saranno ricompensati dal magnifico sentiero balcone in falsa discesa su tipico Ru valdostano oramai Mort. Top ! Ai 1730 m di Praperriat ci colleghiamo al comprensorio di Roisan dove possiamo scegliere tra due discese http://roisanoutdoor.it/download-mappa-mtb/ Sono entrambe molto valide, scegliete quella che volete. Atterrati sul Ru Pompillard non resta che il lungo ma rilassante trasferimento fino alla macchina.

In conclusione un itinerario davvero bello paesaggisticamente e appagante in discesa ma con accesso relativamente semplice. I demofobi saranno a loro agio visto che in tutto il giro ho incontrato 1 solo essere umano (16/9) nelle varie Combe attraversate.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 50 km
Dislivello: 2700 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro

Traccia gps: Becca Viou XL Tour

domenica 10 settembre 2017

Walser Tour

Itinerario di Cicloalpinismo con lunghi tratti di portage e discese tecniche.

Bellissimo giro alla scoperta delle due valli Walser per eccellenza. Quasi 10 km di discesone strappapugnette.

Start da Alagna 1150m. Taacc cafferino in centro e via subito su rattoni indecentemente a doppia cifra ma completamente pedalabili fino a Pianalunga 2050 m (1000 m D+ in 6 km). Ancora un po' di pedale a pertichette sfruttando la larga pista di discesa e da circa 2300 m proseguiamo in portage risalendo completamente la Valle d'Olen. Sentiero sempre ben segnato, un po' trascurato per essere una via storica di comunicazione, e facile. Dal Col d'Olen 2880 m scendiamo in VdA su bel sentierino e qualche taglio fino a quota 2520 m dove prendiamo una poderale di servizio fino ai piedi del contrafforte della Orestes Hutte raggiungibile poi con un centino di portage. Taacc birretta. Alle spalle del moderno rifugio prendiamo il 6A per scendere di nuovo alla poderale lungo un bel ST inkazzutello e leggermente discontinuo. Ritornati brevemente sui nostri passi andiamo a prendere il TdM puntando l'evidente intaglio del Passo di Zube. Circa 300 m di portage. Raggiunto l'ampio Colle a quota 2874 m siamo pronti per il premio di giornata giù per l'incontaminata Valle d'Otro. Almeno 1,5h di discesa molto lunga, varia ed appagante. Sfasciumi e roccette d'alta quota, traversino, flow erbivo, tornanti a chiocciola, relax attraverso antiche ed intatte frazioni Walser ed infine gran scarlingata su mulattiera impestata fino ad Alagna (ultimisso tratto su scale, evitabili prendendo a destra all'ultima casa, veramente tossico).
Non ho citato volutamente i panorami meravigliosi perchè ieri li abbiamo visti solo in cartolina.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 27 km
Dislivello: 2300 m
Tempo: 10 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Walser Tour



R'n'R

domenica 3 settembre 2017

Vessonaz 2794 m Full

Bellissima traversata tra la Valle Centrale e la Valpelline.

Start da frazione Povil 750 m.
Tranquilla salita fino ai 1550 di Arlod dove prendiamo piacevole forestale su su fino ai 2320 m di Champanement.
450 m di Portage, Spintage e qualche Pedalage al Plan Piscina e siamo al colle bifronte Vessonaz 2794 m.
Appena sotto ottimo appoggio al Bivacco Clermont con vista laghetto. In teoria si potrebbe anche salire al colle direttamente da sotto il Bivacco per tracce di sentiero ma non credo ne valga la pena. Il Monte Faroma ci tenta ma la parte ciclabile sarebbe abbastanza corta e la cima avrebbe senso solo a piedi.

Discesa ON:
Quasi 10 km di sollazzo d'autore in ambiente meraviglioso e poco frequentato.
Si parte belli inkazzeti su fondo sdruciolo ma comunque tutto ciclabile. A quota 2200 le ruspe, per un breve tratto, hanno fatto qualche danno spianando il sentiero rispetto a qualche anno fa (prima del 2015). Affrettatevi prima che sia troppo tardi. Man mano che si scende le difficoltà diminuiscono ma l'attenzione deve comunque restare alta per qualche passaggio più impegnativo.
Atterrati al torrente Buthier risaliamo stoici per forestale fino a Verdignolettaz dove un bel ST ottimizza la discesa fino ai pressi di Moncorvé.
Si rientra all'auto con un interminabile trasferimento lungo il Ru Pompillard, qualche ravanata e brevi ST.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 60 km
Dislivello: 2300 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Medio
Condizione fisica: Medio

Traccia gps: Vessonaz Full


sabato 26 agosto 2017

Punta del Tuf 3393 m

Itinerario di Cicloalpinismo con lunghi tratti di portage e discese tecniche ed esposte.

Punta del Tuf ovvero Lauson Limited Edition.
Classica e remunerativa salita al Lauson lato Ovest, sentiero in ottimi condizioni con % di pedalabilità imbarazzanti se ossigeno muniti. Al colle ignorate i merenderos d'alta quota e proseguite su tracce di sentiero fino alla spettacolare cima con vista esclusiva sui Giganti del Paradiso. Una terrazza davvero esclusiva.
Discesa non ciclabile fino al Colle salvo poche decine di metri. R'n'R su sfasciumi per un paio di cento e facile lussuria sulla via di salita fin quasi a Levionaz 2250 m. Poche difficoltà tecniche ma davvero piacevolmente giocoso.
Fin qui quasi tutto regolare ... o quasi. Attraversato il ponticello sul torrente proseguite solo se motivati ed esploratori. Astenersi Ciaparatt.
Duro Portage prima su ripidi pratoni e poi per balze rocciose fino a 2500 m. 3-4 km di falso traverso, molto falso, molto esposto e molto stretto. Passata l'abbandonata casa di caccia e attraversati 3-4 valloncelli sempre su sentiero a tratti precario finalmente il variometro cambia segno e puntiamo verso valle. Guidati da sporadici ometti attraversiamo una zona di paravalanghe e un lungo pratone di scogli fissi non divertente ma comunque ciclabile fino a quota 2300 m dove troviamo altra postazione PGNP ma soprattutto un sentiero degno di tale nome. Da poco sotto in poi vi rimangerete tutti le ingiurie perchè si entra in un elitario bike park che credo abbia visto ben poche bici fino ad ora. Un dirupo vertiginoso domato dal genio sentieristico d'Antan. Un profluvio infinito di tornanti di ogni genere e forma dal più casto e sicuro al più impegnativo e lascivo. Okkio alle misure perchè in vari punti è un attimo trovarsi alla macchina in un nanonesecondo. Un paio di serie sono off limits ma la maggior parte si portano a casa. Atterrati a Degioz dopo il bacio di rito all'asfalto si rientra in defaticamento alla macchina.

Non il solito Lauson dunque ma solo per Bigoli DOC.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 27 km
Dislivello: 2200 m
Tempo: 9.5 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Punta Tuf



Senza tattoos state a zero

I Giganti del Paradiso

PdM

Pointer

mercoledì 16 agosto 2017

Tour des Glaciers 2

Durissimo itinerario di Cicloalpinismo con "tratti di pedalage" e discese tecniche ed esposte.

Non mi sto a dilungare con descrizioni poetiche. Ho semplicemente messo insieme questo itinerario Tour des Glaciers con questo https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/16275.

Già che c'ero ho aggiunto una explo iniziale facendo il giro del Truc de Tsanteleina. Discreta pedalabilità in salita, grandiosi panorami glaciali sotto la Granta Parey ma con discesa solo discreta (il paragone rispetto alle altre del giro è impietoso).
Al Colle Bassac Deré non fatevi sfuggire la Becca della Traversiere 3337 m.
Discesa dal Bassac dovrebbe essere protetta dall'Unesco come patrimonio dell'umanità (al casotto della forestale tenete la sinistra), semplicemente m e r a v i g l i o s a.
Atterrati sull'ultima poderale il finale ottimizza i ST ma richiede ancora energie e attenzione.

Nb il sentiero che scende appena sotto il Bassac Deré è stato leggermente ritracciato semplificandone la discesa rispetto al 2015

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 40 km
Dislivello: 2800 m
Tempo: 13 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Durissimo

Traccia gps: Tour Glacier2


sabato 12 agosto 2017

Tsa Setsé 2815 m XL

Itinerario di Cicloalpinismo con lunghi tratti di portage e discese tecniche ed esposte.

Inedito Tour ricco di bonus tracks tra Pila e Cogne attraverso i Colli Drinc 2565 m e Tsa Setsé 2815 m. Sentieri di qualità come solo la Valle di Cogne sa offrire il tutto in contesto da cartolina con la Grivola a dominare il palcoscenico per tutta la giornata.

Start da Aosta, comodosa telecabina fino a Pila 1800 slm. Rattoni al limite ma ciclabili dagli amanti del Vertical+ fino all'arrivo del Couis I. Primo assaggio di cresta esposta fino al colle Drinc dove abbandoniamo definitivamente i robottini del Bike Park e ci paracadutiamo su Epinel. 1000 m di D- a lungo esposto ma perfettamente tracciato ed entusiasmante. Sotto i 2000 m più semplice ma sempre lussurioso su fondo perfetto. A Epinel "schifiamo" la regionale e saliamo contromano il 23 con qualche spintarella ma quasi tutto a pedale. Profumi intensi di pineta e ombra altro che bitume.
A Gimillian proseguiamo ancora ripidi fino ai 1900 m dei Piani di Teppe dove seguiamo le chiare indicazioni per il nostro Colle di rientro. Comodo Spintage ma anche inaspettato pedale per buoni tratti su sentiero ancora una volta perfetto fino ad Arpisson 2400 m. Ultimi 400 m più impegnativi ma mai tremendi e addirittura arriviamo pedalando al colle Tsa Setse dove proseguiamo fino all'omonima cimetta isoipse. Affaccio doppio e panorama strappapugnette.
Da qui percorreremo tutta la lunga cresta fino alla Pointe du Drinc. Ovviamente non continua ma con molte interruzioni a piedi e saliscendi vari ma ciononostante adrenalinica e con passaggi vertical da pannolone. Astenersi depilati. Giunti finalmente all'ultima Punta tralasciamo la scialpinistica Pierre e ci scartavetriamo sul nuovo sentiero, perfetto ovviamente, ancora sul versante Cogne fino agli orrendi tralicci. Festival del Tornantino erboso e vizioso. Cambiato versante si va un pò per vacche e per Camel Trophy fino a La Rui dove siamo pronti per il Gran Finale fino ad Ozein 1400 m. Questo tratto non lo ricordo so solo che ora viaggio con un cane ed un bastone bianco. Da Ozein in poi è praticamente un lunghissimo rientro prima su mulattiere e poi per piacevolissimi Ru in leggera discesa. A Gressan tralasciamo la Cote de Gargantua fatta qui Pila Autumn in Fat e su asfalto e ciclabile rientriamo al parcheggio.

Ottimo itinerario dunque nonostante la zona non particolarmente selvaggia ma come sempre solo per appassionati del genere e non acrofobici.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 47 km
Dislivello: 2600 m
Tempo:11 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro

Traccia gps: Tsa Setse

Prima Cresta verso il Drinc

Lato Cogne, "non so se sono stato spiegato"

#JAGTeam

Pannoloni sempre pieni

Poseraggio d'Autore

lunedì 7 agosto 2017

Tersiva XXL

Itinerario di Cicloalpinismo con lunghi tratti di portage e discese tecniche.

Memorabile Tour ad anello attorno alla Tersiva, nel cuore della VdA, attraverso 5 diversi Valloni e Colli d'alta quota in zone per la maggior parte incontaminate e lontano dai tradizionali percorsi turistici dei trekkers.

Start da Les Druges 1580 m isolata frazione di Saint Marcel. Comodo parcheggio presso area attrezzata (un po' più avanti rispetto alla traccia).
10 km di poderale a tratti diabolica ci fanno approcciare il Vallone di Saint Marcel, un vero angolo di paradiso semi sconosciuto e proprietà privata (azienda faunistica quindi occhio che da settembre a novembre vi sparano nel kiul se uscite dai sentieri). Splendido il Lago Layet a quota 2227 m. All'alpeggio Petit Chaux 2418 m termina il pedalage e su traccia di sentiero 102 aggiriamo i bastioni rocciosi e attacchiamo il Colle di Saint Marcel che conquistiamo in portage-spintage con relativa semplicità. Dai 2940 m godiamo del doppio affaccio su Cervino-Monte Rosa verso est e Gran Paradiso-Grivola-Emilius verso ovest. I Laghi Coronas traguardano il delirio flow che ci attende in discesa giù per il Grauson. 550 m di D- che passano in un lampo e ci depositano ebeti a quota 2400 m. Cambiato assetto risaliamo "quasi" interamente a pedale tutta la classica discesa da smutandati dell'Invergneux apprezzando 1000 volte meglio le bellezze uniche del Vallone. Si arriva così ai 2903 m pedalando tra gli sguardi attoniti dei bikers pronti alla discesa. Panorama ben noto ma sempre di prim'ordine ancora su Gran Paradiso e Vallone Urtier. Altri 400 m di discesa inedita ci sollazzano con gioia e soddisfazione fino alla carrozzabile che prendiamo ovviamente in salita fin quasi al suo termine. Il 10E prima durello in portage ma poi per buoni tratti a pedale e finale a spinta ci porta ai 2898 m del Colle Pontonnet. La vista dei laghi Ponton e Pontonnet allevia il dolore per gli ecomostri della linea Super Phoenix. Il quarto colle, di Fenis, è poco sotto ai 2833 m ed è collegato da quel che resta dell' ingegnosa mulattiera reale. Siamo ora in cima al Vallone Clavalité e ci aspettano 700 m di discesa, in buona parte tecnica, da antologia. Si parte su sfasciumi fini e traccia di sentiero. Teniamo bene la sx superando un breve tratto non ciclabile e via di tornantini elicoidali dove senza nose press non si va molto lontano. Non tutti sono fattibili ma sicuramente meritano, almeno, un tentativo. Una palestra del monoruota esaltante ! Pochi passi su pietraia ed è ancora luna park su traverso guidato dove pompando un pochino si danno solo pochi colpi di pedale. Ultimi pratoni in relax e siamo ai 2100 di Le Grand Alp. Acqua. Se siete morti o avete cannato i tempi il Bivacco Borroz 5* vi puo' salvare perchè altrimenti rimane ancora un ultimo mortale colle per poter chiudere il loop, il Lavodilec 2854 m. 2-2.5h di ben poco pedalage, molto spintage e moltissimo portage. Io ho seguito il 102 segnato a terra ma se volete costeggiare le acque smeraldo del Lago Lavodilec prendete la traccia sulla sx che scavalca più direttamente il ripido contrafforte anzichè aggirarlo.
Entrati nella parte alta del vallone occorre molta determinazione e forza d'animo perchè una seconda bastionata sembra rendere la sottomissione del valico impossibile. Power saving ON, testa bassa e passo himalayano e finalmente anche il sentiero migliora diventando un ben tenuto serpentone di antica fattura. Ci siamo finalmente. Colle molto ampio con affaccio singolo. Lasciamo la Clavalité e finalmente torniamo nel vallone di Saint Marcel !
La discesa parte su delicato ed esposto traverso su sfasciumi instabili ma appena cambiato versante la musica cambia radicalmente. Terreno ben pulito, ST ottimamente tracciato con innumerevoli, facili e voluttuosi tornanti fino al fondo vallone. Nei pressi di Petite Chaux 2418 m per evitare la poderale ci inventiamo un po' di freeride fino alla bella piana che precede il Layet. 5 min di relax su trattorabile inevitabile e a quota 2100 siamo pronti per il gran finale. Seguiamo il segnavia 18 lungo antico Ru in falsopiano non in perfette condizioni ma ciclabile e piacevole fino ai 2065 m di Lavanché dove .... si sale ancora in portage ! Quando avrete finito tutte le parolacce e maledizioni nei miei confronti i 150 m saranno finiti e saranno solo pugnette a nastro. Due spanne di sentiero balcone tra i migliori della vda, fondo perfetto, bosco incantato, piacevoli su e giù con qualche semplice passaggino. Lussuria pura, il giusto regalo per un itinerario leggendario. By the way, c'è anche un breve passaggio attrezzato ed esposto ma non problematico. Finalmente dopo 2-3 km di cecità il sentiero si decide a precipitare a valle ma sempre appagante e divertente fino a Servette dove abbiamo pure una parentesi culturale visitando o visto l'orario curiosando in giro il recentemente restaurato sito minerario.
http://minieresaintmarcel.it/
Per non buttare via nulla prima della macchina c'è ancora tempo per un breve ST lungo il Ru dell'area pic nic.

In conclusione un itinerario completo, durissimo ma di estrema soddisfazione.
Punti di appoggio Rifugio Sogno (2023 chiuso), Bivacco Borroz (ultra consigliato) e Bivacco Muggia (sotto la Tersiva)

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 45 km
Dislivello: 3000 m
Tempo: 12 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Durissimo

Traccia gps: Tersiva XXL

Quando l'acido lattico arriva alla testa ...

Power saving ON

venerdì 4 agosto 2017

Colle di Bassa Serra 2730 m

Itinerario di Cicloalpinismo vero con lunghi tratti di portage, esposti, attrezzati e potenzialmente molto pericolosi. Astenersi scarligamerluss, sognatori poca spesa tanta resa e daunillers.

Start e salita in comune a quest'altro must Tour des Chavannes con la differenza che evitiamo il bitume della regionale passando da splendido traverso "quasi" tutto ciclabile atterrando a La Thuile dall'alto con già il Rutor in evidenza. L'antica via del Piccolo ci riduce a zero il bitume con qualche rattone fino a Pont Serrand (acqua). Salita fino al colle sempre durella ma bellissima. Emozione al cospetto della più bella montagna del mondo. Pausa contemplativa e modalità mutanda di ghisa ON prendendo la traccia a sinistra della casermetta. Proseguire solo se fortemente motivati e preparati anche se il primo cancello per il Paradiso è appena dietro l'angolo: un tratto attrezzato molto difficile da passare CON le bici. Consiglio di smontarle e legarle allo zaino. Se siete sopravvissuti entrerete in un paradiso glaciale relativamente molto pedalabile e assolutamente deserto e selvaggio. Nessuno in vista solo laghi e ghiacciai. Sembra di pedalare sulla Luna. Labili bolli gialli, qualche ometto e spesso antiche tracce militari segnano la via fino alla pietraia instabile che precede il Colle. Seguite bene la traccia perchè non è facilissimo individuare il passaggio che si trova ben a destra della casermetta posta in cima al colle. Anche qui estrema attenzione per passaggio stretto ed esposto anche se non difficile in se. E' fatta.
Il Colle di Bassa Serra ci regala ulteriore magnifica vista sul Bianco da un lato e bucolica dall'altro lungo il vallone del Breuil impestato di fiabeschi laghi alpini alimentati dai sofferenti ghiacchiai del Breuil e Darguerey.
Discesa semplice e idilliaca fino a quota 2500 m dove si puo' scegliere se prendere la chicken line sulla sx (breve salita al colletto ma poi tutta discesa) oppure continuare a godere su ripetute di discesage-laghi-spintage-laghi-portage-ghiacciai da compiere n volte. L'ultimo colletto senza nome a quota 2550 m ci regala ultima sosta vista Rutor.
Tanto era facile la prima discesa quanto impestata è la seconda. Sentiero stretto ed eroso infarcito di scogli. Si scende a fatica sudando non poco fino a 2200 m dove le cose si semplificano (bisognerebbe esplorare la discesa verso il lago Verney) su bel traverso e ST selvaggio. Lungo ma piacevole trasferimento sterrato fino alla regionale, breve bitume e altra discesa su tracciato Bike Park fino a Pont. Tagli dell'andata (da fare a passo d'uomo in quanto vietati alle bici) e siamo a La Thuile dove ovviamente "schifiamo" la strada e risaliamo dal traverso iniziale. Sbucati sulla poderale a 1500 facciamo ultimo defaticamento fino ad Arp Damon per ultimo premio di giornata nel bosco del daunill su ST di moquette imperiale prima e fondo ruspante dopo.

In conclusione una vera Scapicollata Alpina, ricca di Avventura, vera Montagna e Panorami da cecità permanente MA assolutamente da non sottovalutare.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 41 km
Dislivello: 2100 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Duro

Traccia gps: Colle Bassa Serra

Promette bene




sabato 29 luglio 2017

Colle dell'Arolla 2890 m

Itinerario di Cicloalpinismo con lunghi tratti di portage e discese tecniche.

Meraviglioso Tour ad anello attraverso i Valloni di Valeille e di Bardoney, tra i più selvaggi e autentici di tutta Cogne. Dislivello contenuto ma itinerario molto impegnativo con portage quasi integrale spesso su terreno difficile e con tratti attrezzati non banali.

Start da Lillaz 1600 slm, parcheggio comodo nei pressi del campeggio.
5km e 300 D+ m scarsi di pedale prima su poderale e poi su sentiero tecnico e faticoso. Attraversato il torrente Valleile la salita diventa subito dura, poi durissima fino al Casotto PNG su sentiero a chiocciola, poi mortale su pietraie immense e infine "alpinistica" ma ben protetta da canaponi poco prima del Colle. Un vero cimento dove espiare tutti i peccati commessi in settimana.
Il Colle è uno stretto intaglio con panorama top sui residui di ghiacciai di Lavina e Arolla ma anche sul Bianco in lontananza.

Il versante di discesa è molto più addomesticabile ma soprattutto tracciato in modo geniale dalla mulattiera reale cosi dopo aver fatto ballare l'occhio per i primi 100 D- m ci si puo' godere la discesa senza patemi in un contesto Alpino davvero emozionante per chi ama la montagna. Terminato il diluvio di tornanti si atterra nel fondo vallone e ci si gode ancora il falsopiano idilliaco fino ai 2229 m di Bardoney. E il Lago di Loie ? Andiamo a vedere anche lui merita. 150 m D+ in spintage/portage (che te lo dico affare ?) e dal poggio soprastante si gode dell'ennesima cartolina sul lago e su tutta la valle principale di Cogne. Per evitare rischi la traccia inverte poi la marcia e rientra su scapicollo fino a Bardoney prima e su Lillaz poi sulla nota AV2. Un delirio di pugnette valdostane dove si alternano tratti scorrevoli ad altri kazzuti e ben farciti di tornantini carpiati fino alla frazione di partenza senza sprecare 1 solo m di dislivello.

In conclusione itinerario di grande soddisfazione fuori dalle consuete tratte ma solo per appassionati e motivati bikers.

Ndr 2020: la discesa da Lago di Loie è possibile ma estremamente tecnica

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 23 km
Dislivello: 1600 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Molto Duro

Traccia gps: Colle Arolla

La meta di oggi

Spazi stretti al Colle

Ciclabilità discreta

Cicloesploratori

sabato 15 luglio 2017

M.Avril 3347 m XL Edition

Itinerario di Cicloalpinismo con lunghi tratti di portage e discese tecniche. Obbligatoria luce frontale.

Grandioso Tour Alpino che riassume tutte le meraviglie della Conca di By, la vetta del M.Avril è il degno coronamento di un itinerario da sogno.

Start da Clapey 1300 slm, parcheggio cimitero, breve tratto asfalto e 1 min a spinta e guadagnamo il Ru Mort che con qualche tratto ardito ci porta alla famosa galleria. 800 m di cunicolo in leggerissima discesa dove ci si passa al pelo sia in altezza che larghezza. Esperienza unica !
Sbucati dalla parte opposta si risale comodamente per asfalto fino all’ingresso ufficiale della conca a 2100 slm.
Assolutamente obbligatorio evitare la strada poderale e seguire il ST 5 stelle che costeggia un altro antico canale di irrigazione, il Ru de By.
Quasi 10 km di scorci da cartolina a sforzo nullo. Ricongiungimento con questo Tete Blanche de By 3413 m fino a By dove ricominciamo a salire su poderale fino ai quasi 2400 slm di Thoules (2 bei laghi omonimi a 2300 slm a pochi passi dalla poderale).
Un po’ di Pedalage, qualche tratto più faticoso di Portage e una buona dose di Spintage ci portano in un’ora abbondante alla Finestra di Durand 2797 m con arrivo in sella costeggiando dall’alto il lago Fenetre che ad inizio stagione è facile trovare ancora parzialmente ghiacciato. Ambiente straTop.
Sulla sx l’evidente sentiero con 550 m di faticoso dislivello su sfasciumi ci porta in totale Spintage / Portage alla vetta di giornata.

Tripudio esaltante di ghiacciai accecanti e giganti in ogni dove dal Velan al Gran Combin all’Arolla …. non si sa più dove guardare. Fantastico.
La discesa fino alla finestra è a tratti molto ripida ma il fondo pur essendo quasi sabbioso tiene bene e i migliori potrebbero strappare anche un zero penalità.
Dalla Finestra invece il sentiero riparte più semplice modello Luna Park per poi incazzarsi a tratti e offrire ottimi passaggi al limite del trialistico.
Ripassati da Thoules gli irriducibili portatori tibetani abbandonano la sicura via di salita e si inoltrano su tracce verso la seconda dose di laghi di giornata.
Il sentiero presto scompare o si perde e si viaggia a vista verso la bocchetta innominata con bei tratti di Ravanage selvaggio su pietraie, arbusti e guadi vari (qui mi manderete a kulo fan ad ogni passo) ma lo si ritrova presto risalendo il canale.
Il Bivacco Redondi è pero’ in vista e dopo ancora qualche sfiancante su e giù su terreno a tratti difficile lo si conquista a quota 2600 slm.
In sequenza si incontrano 3 laghi Baseya, Leita e più lontano Clusa uno più bello dell’altro.
Il bivacco gode di una posizione strategica con vista su tutta la Conca e le imponenti morene del M.Gelè. E' abbastanza gettonato per cui se avete in mente una notte qui dovete arrivare presto.
La discesa si tuffa immediatamente verso il lago Leita impegnativa quasi da subito ma tutta ciclabile.
Poco prima del Lago deviamo a destra su Scapicollo totale di rolling stones e terreno insidioso. 300 m molto impegnativi che potranno essere apprezzati solo con un minimo di freschezza residua e buona sensibilità. Astenersi Scarligamerluss.
Atterrati nella piana del Breuil tiriamo il fiato su facile sentiero e purtroppo anche su un tratto di poderale che ci prepara al gran finale.
Altra scarlingata degna di nota su ottimo sentiero a chiocciola, tecnico ed esigente dove bisogna dare fondo a tutte le energie residue per farlo tutto in sella.
Oramai a Glacier ho sbagliato e in vista delle baite conviene probabilmente continuare dritti per prolungare un pelo il ST.

5 min di bitume ci riportano alla macchina ma volendo si può fare il sentiero dei Sospiri ben segnalato sulla dx.

In conclusione La Summa Theologiae della Valpelline ma solo per appassionati del genere.
Insieme a questo Tete Blanche de By 3413 m fate una doppietta epica degna di Rocco.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 46 km
Dislivello: 2500 m
Tempo: 11 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Molto Duro
Traccia gps: Avril XL



Galleria Ru Mort
Relax

Conca By la vetta è ancora moolto lontana

Il famoso passaggio nella roccia
Prima della finestra si pedala pure

Quasi al Lago Fenetre
Eccolo

Panorami accecanti dalla Cima


Brevissima sosta, 0°C a fine luglio

Manca il Poser di turno

Preservativi On

Foto del giorno


qui i kulofan non si contano più