lunedì 26 giugno 2023

M.Meabé 2600 m Summer Edition

Qui trovate l'edizione primaverile m. Meabe 2600 m spring edition ma se le nevi sono già fuse o se volete un bell'anello in quota è stato appena aperto (giugno 2023) un nuovo sentiero dal colle fenêtre alla cima.

Start dalla capitale e zö de lé. Trovate tutto in precedenti post con varie alternative.
Risalita da Tour de France tutta a pedale e anche molto asfalto avendo fatto il giro in bassa stagione e feriale. A Chantorné 1960 m si tacca zü in spingi-porta appunto fino al colletto e poi univocamente a destra fino in cima. Salita panoramica e mai troppo faticosa se piace il genere alternando versante Torgnon e S.Barthelemy. 2565 m è la bellissima e panoramica cima con arrivo comune al sentiero classico.

Discesa ON: solita partenza rustica e poi ripercorriamo la stessa via d'andata. Brevissimi, roba di mezzi metri, appiedamenti in una caratteristica e rocciosa valletta e poi tutto in sella. Fondo perfetto e quasi tutto senza grossi ostacoli ma con parecchi tornantini molto impegnativi, stretti ed anche esposti di cui 1 rimasto irrisolto. Anche i preponderanti tratti semplici e scorrevoli sono con discreta esposizione quindi occhio alla penna e non sottovalutare. Molto bello quindi, complessivamente più semplice rispetto al vecchio ma totalmente approvato Ciclodisagio origine controllata.
Trasferimento a Châtelard e poi bel sentiero ancora fino a Triatel (oggi erba alta ma intuitivo nei prati). Da Triatel ho messo in questa traccia il sentiero 105 ma fate estrema attenzione perchè oltre alle difficoltà oggettive ci sono molti punti espostissimi a picco su Antey. FBL globale totale.
Risalita ancora bitumata e oggi desertissima ma in alternativa c'è sempre quella da Herin con qualche spintarella.

In conclusione: super giro sui "miei" sentieri di casa con ottima new entry per la cima.


Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 40 km
Dislivello: 2400 m
Tempo: 8h 
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: M.Meabé 2600 m Summer Ed








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sabato 24 giugno 2023

Becca di Nona 3142 m Edizione 2023

30x3000 la proporzione divina del Ciclodisagio

Edizione 2023 della superclassica di inizio estate: Becca di Nona 3142 m quest'anno con extension ad Arpisson

Puntate precedenti qui:
becca-di-nona-3142-m-definitivo
becca-di-nona-3142-m-integrale
becca-di-nona-3142-m

Start da frazione Moulin 620 m. Solita salita dalla pista slittino ma quest'anno evitiamo completamente inutili forestali e a 1140 m tiriamo su driz su bel sentiero riaperto dopo qualche frana degli anni passati. Un bel 500 m di spingi-porta di riscaldamento che non fa mai male poi rampe mortali di Ponteille e pedale bucolico fino a Comboé. Acqua e modalità zen attivata. Millone di qualità di Portage esteticamente perfetto passando dal colle Carrel 2913 m ma sicuramente più faticoso dell'a/r e siamo in Cima !
Giornata spaziale e incredibilmente nessun escursionista con cui condividere il panino più buono del mondo.

Zo de lè: allegri ma non troppo per l'ormai iper collaudata discesa su Comboè prima e sulla cascata di Ponteille dopo. Bello ed impegnativo assai soprattutto nei primi cento/duecento.
Busta 1: tutta discesa Busta 2 disagio moderato con breve risalita Busta 3: disagio avanzato verso l'ignoto di Arpisson. 3, 3, 3 ... vogliamo la 3 !
Risalitina missilistica e al tornante sentiero sbiadito nr 15. Vegetazione un pochino abbondante ma nonostante i passaggi inesistenti il sentiero si segue bene. Si passa una prima barra rocciosa e poi si prende una direzione apparentemente illogica verso la N della becca per poi traversare finalmente verso il torrente Morion e circunnavigare tutto lo sperone imponente ed entrare piano piano nella conca di Arpisson. Luoghi magici ed incontaminati pur essendo a pochissimi km dalla piana. Solo natura e camosci. La bici diventa via via sempre più utile ma a tratti discontinua per boccioni nascosti sotto l'erba. Arriviamo ad Arpisson belli sudati ma estasiati da tanta bellezza e già pianificando la versione 2025 su di là. Acqua e 5 min di riposo e siamo pronti per gli ultimi 1300 m di discesa 💣✊ Si parte subito bene su ottimo sentiero ben tenuto e divertente. Semplice con qualche tratto impegnativo ma solo puntualmente. Traversone e poi ancora moquette facile e veloce man mano che si scende con addirittura arrivo per Matsaouchy su forestale. Finalone come da edizione 2021, lunghissimo e a tratti molto tecnico. Torrente Arpisson impetuoso e da guadare senza ponticello. Atterriamo alla macchina quasi alle 21 cotti a puntino con le ultime energie giuste giuste per baciare l'asfalto. Marooo !

In conclusione: itinerario da fondo scala per bellezza, impegno tecnico e ... Disagio.

Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 30 km
Dislivello: 3000 m
Tempo: 12 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Durissimo
Traccia Gps: Becca di Nona 2023









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sabato 17 giugno 2023

Becca Plana 2296 m

Itinerario cicloalpinistico dedicato ad un pubblico adulto, responsabile e consenziente. 

La Becca Plana 2296 m è una cima poco conosciuta posta in posizione strategica a cavallo della valle di Cogne e della Valsaverenche, offre un panorama grandioso e una discesa dal casotto di Arolla solo per addetti ai lavori. Inutile dirlo totalmente sconosciuta alle mtb ... fino ad ora 💣 !

Start cittadino da Aymavilles 650 m, ampio parcheggio e acqua poco più avanti lungo la traccia. Per evitare almeno parzialmente la brutta regionale facciamo extension di trasferimento 2.0 verso Ozein. Rampe della morte subito poi asfalto sciallo fino alla curva dei 1320 m. Sentiero poco visibile per erba alta ma già noto qui Pointe Pierre verso Seignan. Molto bello e vario. Atterrati sulla regionale è obbligatorio sucarsi la strada fino al bivio per Sylvenoire dove la civiltà finalmente scompare. Si pedala ripidi fino a Pian Pessey 1400 scarsi e poi bellissimo spingi-porta su sentiero idilliaco tirato a lucido inizialmente nel bosco poi man mano più wild nel vallone Arpisson e poi ancora ottimo su resti gloriosi di mulattiera. Casotto Arpissonet in posizione strategica meravigliosa con acqua e vista 5 stelle. Al colle di Becca Plana deposito bici e vale la pena salire in 10 min a piedi la cima vera e propria per andare a gustarsi il panino più buono del mondo (eventuale traversata direttamente su Petit Poignon non facile con catene varie e un paio di punti FBL con bici al seguito). 

Zo de lè ma non proprio. Si cambia infatti versante e si entra in Valsaverenche regno della wilderness su 
ottimo traversone ciclabile, semplice ma molto esposto con qualche su e giù condito da franette varie dove fare ballare l'occhio ed evitare inciampi fatali. A seguire risalita da 100 esemplare proprio sotto la Punta Valletta in ambiente incontaminato e senza umani in vista oramai da ore. Tutto fantasticamente bello fino al casotto PNGP di Arolla 2230 m (no acqua). Qui bisogna fare 10 min di pausa contemplativa e preparare tutti i jolly, i santini, i cornetti e gli amuleti vari perchè ci aspettano 1000 m della morte 💀💀
Si parte barzotti con nose press e poseraggi vari ma subito dopo i prossimi 4-5 tornanti, sui circa 1000 mila totali, diventano estremi ed esposti. Primo cambio pannolone. La lunga serie successiva è da cecità. Sempre tirati e tosti ma meno impressionanti e dunque più fiduciosi. Marooo !
Attorno ai 2000 altra breve serie strettissima e ripidissima dove meglio non fare troppo gli eroi, secondo cambio pannolone. Poi ancora hard core moquettato dove oltre alle difficoltà di cui sopra si aggiungono anche gradoni e scogli vari sempre su versante vertical tra i camosci. Verso i 1800 c'è l'unico tratto realmente NC-NR anche se vi chiamate Mac Askill perchè il sentiero diventa prima scalinato ripidissimo poi quasi ferrato. Niente di che se a piedi ma bisogna fare molta attenzione e misurare bene gli ingombri con la bici sul groppone. Sono poi solo 100-150 m ma i pannoloni sono finiti e rimangono solo le sgumme. Passato il canale roccioso si torna nel bosco e via ancora di goduria. Menzione d'onore per la cascata sul Leysettaz. Ebeti e smutandati atterriamo sulla regionale per l'immancabile bacio all'asfalto. Boiafauss che scarlingata !

Chiudiamo la lunga giornata con veloce trasferimento a Chevrère (acqua) e super classico Petit Poignon passando dal tracciolino superiore. La discesa su Pondel dopo quanto passato sotto Arolla sembra la ciclabile del Villoresi ma il lungo finale, dopo aver buttato l'anima sull'ultima salita prima della galleria, è sempre bello assai e ci scodella praticamente alla macchina.

In conclusione: itinerario ardito da nicchia del Ciclodisagio ma di una bellezza e soddifazione devastante. Fatene un uso responsabile, capisci ammè !
 
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 42 km
Dislivello: 3000 m
Tempo: 11 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile++
Condizione fisica: Molto Duro
Traccia Gps: Becca Plana





















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sabato 10 giugno 2023

Grigna Settentrionale 2410 m

Itinerario corto ma impegnativo, ben noto tra i ciuccianebbia disagiati, che merita sicuramente menzione e approfondimento teNNico anche qui su ciclodisagio.

Grigna Settentrionale 2410 m la punta più alta di tutto il gruppo. Le dedichiamo una mezza giornata dal meteo loffio e instabile ma almeno senza il solito affollamento.

Start da Balisio LC 730 m, poco parcheggio e acqua più avanti lungo la sterrata. Ben 350 m di pedale ed è subito spinta per l'Alpe Cova 1300 m. Ultimi colpetti di pedale ripido fino al Pialeral e si taka zü. Prima soft poi via via sempre più asburgici lungo la via invernale. 2 min di pausa al bivacco Comolli e si fa realmente sul serio. 400 m di "muro del pianto" di puro disagio e sofferenza con panorami nulli e pseudo sentiero ripido e disagevole. Alla dorsale si tira il fiato e gli ultimi 200 m sono di normale amministrazione alternando mezza costa e filo di cresta con corde (opzionali in estate). Croce e cima, 2410 m. Panorama da vedere a casa in foto ma almeno non piove e i merenderos più agguerriti non sono pervenuti (al rifugio Brioschi accenni).

Zo de lè: si parte subito in sella ma fino al bivacco abbandonato niente facile con alternanza di brevi tratti scorrevoli ad altri belli tosti ma puntuali. Un po' discontinuo ma niente di drammatico e probabilmente con condizioni più asciutte ancora meglio. Dalla bocchetta della Bassa 2110 m si semplifica ma rimane sempre impegnativo per fondo smosso e sbrisolone. Bellissimo ambiente di montagna suggestivo nella valle di Parolo che percorriamo interamente deviando a destra ai 1900 m. Qui fondo compatto e bocce ferme. Molto bello e sinuoso con difficoltà moderate ma divertente. Si torna a Pialeral per bucoliche praterie proprio sotto la scogliera della Crota (si chiama cosi? boh). Si ripercorre ora la via della salita con bella discesa sotto l'Alpe Cova dove la vaginosità impone precisione e bel guidato. Breve risalita verso la Costa dei Butteri e ritorniamo alla macchina evitando la strada su sentiero facile e poco battuto.

In conclusione: itinerario irrinunciabile per arricchire il CV e integrabile con varie Extensions. Rapporto km/dislivello da manuale del Ciclodisagio.

Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 16 km
Dislivello: 1750 m
Tempo: 6 h
Difficoltà tecnica: Molto difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Grigna












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domenica 4 giugno 2023

Saron 2681 m Ovest

Sfruttiamo una giornata di meteo pessimo per concludere la mappatura dei sentieri del M.Saron e festeggiare la mezzomilionata di dislivello raggiungi qui sul Blog del Ciclodisagio.

Qui le precedenti puntate: m.Saron 2681 m e m.Saron est 2681 m

Start da Vachery 1330 m appena sopra Etroubles Valle Gran S.Bernardo, pochi posti auto e acqua vicina.
Alla partenza bisogna veramente crederci visto il cielo plumbeo e la pioggerellina ma qui almeno sembra meno peggio del resto della VdA e gli smanettoni della domenica diretti al passo sono tutti sul divano a vedere il GP. Pedale facile facile prima su strada deserta poi su bella forestale fino all'Alpe Ponteille inferiore 1800 m dove intercettiamo la AV1 che scende dal colle Champillon. Bel Portage da 5-600 m e spintarelle varie ma anche simbolici pedalini su lungo traverso fino a Crou de Bleintse 2350 m e siamo pronti per la prima discesina. Sembra novembre alla Bovisa ma ogni tanto sbucano improvvise famigliole di camosci e stambecchi a tenere compagnia al tridente del Disagio. Più che una discesa vera e propria è un susseguirsi di traversi e piccole risalitine su ottimo ma molto esposto sentiero. Ocio ambrogio, basta inciampare col pedale in qualche pietra e si torna alla macchina senza passare dal via. Sbuchiamo sulla dorsale ovest con finalmente qualche sprazzo di visibilità e traversiamo allegramente tutte le pendici del monte fino a portarci sulla spalla Est opposta. Il giro è breve almeno curiamo l'estetica della traccia ☝ A 2300 m si cambia assetto e la bici torna fissa in spalla fino in cima tutto in elegantissimo Portage a tratti asburgico. Croce ! Non si vede un klinz ma il paninetto dalla cima è sempre il più buono del mondo.

Zò de lè: la discesa è la stessa del 2019. Sempre molto molto bella. In alto 4 passaggi tossici di cui uno rimane ancora irrisolto poi serpentone di goduria alpina fino ai 2300. Da qui in poi tutto lissio e veloce ma comunque ben guidato e divertente. Sentieri commoventi certificati origine contrllata Vda tranne il solito cinghialage attorno ai 1900. Qui si viaggia freeride a vista ma senza particolari problemi seguendo la traccia. Finale ancora a chiocciola ma sempre rapido e giocoso. Atterriamo praticamente alla macchina ancora troppo barzotti ma comunque contenti di aver portato a casa un bel giretto in una giornata da polenta e bolle al naso sul divano.

Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 21 km
Dislivello: 1600 m
Tempo: 6 h
Difficoltà tecnica: Molto difficile (solo la cima)
Condizione fisica: Medio
Traccia Gps: Saron Ovest





















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