sabato 23 dicembre 2023

Ciclopanettone del Disagio 2023

Grazie ad un allineamento cosmico irripetibile quest'anno il panettün lo festeggiamo con un mega raduno con il peggio del Disagio del NW a Genova Nervi. Padrone di casa il mitico Andrea detto Barolo71 che ho sempre creduto essere una creatura mitologica ma alla fine dal vero è anche un bell'uomo e che oggi guiderà 15 disadattati su e giù per le alture al basilico.

Start da Genova Nervi a due passi dal casello, quota focaccia 60 m ! Parcheggio ai Giardini 8 marzo. L'acqua ve la portate da casa ci mancherebbe altro 😉. Prima salita tutto asfalto tranne breve sentieruzzo dopo i rattoni della Costa d'Orecchia verso Canneto. Salendo il panorama si apre con bella vista sul mare e aggirati i montarozzi Fasce / Croce / Cordona ci trasferiamo in piano fino alla località "Bocchin di Pozzuolo" e dal punto panoramico della stazione meteo 750 m ci prepariamo per la discesa una volta acceso il cero alla madonna di S.Croce che vediamo laggiù in fondo al crinale. Subito sentiero tecnico ben farcito da beole liguri più o meno appuntite ma abbastanza lineare. Qualcuno tenta subito il suicidio ma con poca fortuna, a seguire più semplice e un po' rolling tra i cespugli prima della  breve risalita al monte Castelletti. Da qui ancora più tecnico e roccioso con linea da seguire con attenzione e passaggi belli tosti dove rimpire a dovere il pannolone d'ordinanza prima di trasferirsi più facilmente verso la chiesa e monte di S.Croce 518 m con del pedalato tecnico ma oggi saponoso e qualche spintarella finale.
Balcone iperpanoramico veramente notevole a 180°. Zö de lè !
Sempre a piombo sul mare fin dalla ripida scalinata di partenza e mai semplice ma comunque via via più scorrevole nonostante l'insidia di qualche roccetta vaginosa nascosta all'ombra. Finale nel boschetto dell'aMMore.
Cambio assetto. Trasferimento a Bogliasco e pedale fino a Sessarego. Scalinata della morte e spingi/porta da 500 fino a riguadagnare quota su per i bricchi e ricongiungersi alla sella di Cordona e alla provinciale del M.Fasce. Altro trasferimento al M.Fasce 832 m, limunin alla goldie e Zö de lè. Cominciamo con
Topinigi liscio e veloce ma è solo uno scherzo perchè ricollegati alla T rovesciata il tecnicismo ritorna a valori elevati sempre con fondo roccioso e a tratti sbrisoloso. Alla cresta del M.Moro aggiungiamo anche fisicità, scogli a punta e gambe a perdere. Finalone direttissimo su Nervi con sentiero lentissimo e aggressivo per svolte serrate e ripide placche tettoniche ammazzacristiani.
Atterriamo belli brasati ma incredibilmente tutti sani sul corso che ci riporta velocemente alla macchina.

Banchetto livello super Pro con ogni ben di Dio, baci e abbracci.

Al seguente link il bel video di Black: Sentieri di Black

Stay Wild

#ciclodisagio

Distanza: 36 km
Dislivello: 1900 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Ciclopanettone del Disagio

























domenica 17 dicembre 2023

Punta del Lago Sud 2527 m

Sono i giorni del solstizio invernale ma con inversione termica clamorosa quindi la focaccia può attendere e ci possiamo dedicare alla bagna cauda: Punta del Lago Sud 2527 m

Siamo in Val Sangone a due passi da Torino ma in grado già di offrire ottimi spunti di panorami e disagio.

Start da Forno di Coazze 970 m, no acqua. Fino ai 1720 m del rifugio Fontana Mura è tutto pedale nel vallone Sellery già parco naturale. Salita ben scorrevole e piacevole con tratti anche cementati ma mai mortali. Interessanti i ruderi del forte di s. Moritio a forma di stella. Torta dalle dimensioni liguri al rifugio e finalmente si taka zü. Fino al colle della Roussa 2000 m è normale amministrazione su ottimo sentiero e l'affaccio verso la Val Chisone è già meritevole. I programmi erano meno belligeranti ma alla vista della piramide della Punta non ho resistito. Su di là ! Elegantissimo portage sempre bello ripido con cielo blue e sole primaverile mite e piacevole (pure troppo) con sentiero tutto sommato ben tracciato. Sotto la punta gli ultimi 80-100 m in corrispondenza del bivio per il colle della Balma sono veramente verticali e rocciosi ma oramai la bici è tatuata sulle spalle e tanto vale portarla su a prendere aria fresca. Diversi passaggi richiedono uso delle mani e FBL anche per la nevina di oggi ma rapidamente si arriva alla panoramicissima cima: 2527 m Punta del Lago Sud ! Giornata tersa e limpidissima con panorama da urlo su tutto il menu alla piemontese dagli affettati agli agnolotti passando per il bollito misto. Marooo !
Diverse cime vicine già stuzzicano il pipino estivo e torneremo senza dubbio a gustare le specialità della casa. Zö de lè !
Come detto i primi 100 m sono totalmente NR-NC in deportage poi grazie al cero acceso alla partenza al Santuario della Madonna di Lourdes possiamo sfidare il pendio. Ogni metro va sudato e studiato bene ma seppur in maniera discontinua ci si toglie delle belle soddisfazioni teNNiche. Solo per amanti del genere con svariati passaggi della morte. Tornati al colletto vale la pena risalire dalla parte opposta con mini anello alla Punta Curbasiri 2214 m e avendo più tempo spostarsi anche verso la Bocciarda. Cimotto piatto ma anche lui molto panoramico e zen. Ultime foto social e zö de lè. Ancora fino al colle sentiero molto evidente e perfettamente percorribile non difficile ma bello nonostante oggi un pò di ghiaccetto quà e là.
A seguire ancora meglio, con parecchie svolte e cambi di direzione. Nice ! Da rifugio in poi più semplice ma sempre simpatico e senza problemi. A 1580 m meglio seguire il sentiero su una specie di piccola morena anzichè attraversare subito il torrente. Ultimi metri un poco più tecnici. Brevissima risalitina fino al rifugio Palazzina Sertorio e prendiamo il sentiero dei mille. Inaspettatamente bello ! Bosco da favola, terreno perfetto e soffiato anche sotto i faggi con vari su e giù molto molto carini e tecnici in salita ma praticamente tutto pedalabile e marcato con cartelli mtb di cui uno veramente paradossale 😂. 
A 1220 m deviamo dal mtb e ci scartavetriamo più diretti lungo la cresta per evitare la forestale finale. Yeppah ! Anche questo beddu beddu e anche più tecnico ed impegnativo. Atterriamo praticamente alla strada di salita e in 2 min siamo alla macchina in perfetto orario per gli impegni casaLingui.

In conclusione: zona nuova per Ciclodisagio ma molto promettente e divertente per scarlingate future di più ampio raggio. Marca giù sul notes !

Stay Wild

#ciclodisagio

Distanza: 21 km
Dislivello: 1800 m
Tempo: 7 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Punta del Lago Sud 2527 m
















domenica 3 dicembre 2023

Monaco dall'alto

Buongiorno bikers un'altra chicca in terra dei senza bidè e baguette sotto l'ascella.
Itinerario di una bellezza pazzesca con trail medio difficili che faranno divertire i bikers più preparati e che regaleranno una raidata epica su sentieri vista mare. ATOMICO!!!!

Start da la Turbie con salita in comoda forestale sino al fort de la Revere dove i panorami sono al top su Nizza, il borgo di Eze e Cap Ferrat. MAROOO !
Prima lunga discesa sino a La Trinite molto molto bella e in condizioni top!!!
Ora salita mortale nella prima parte su cementata poi più morbida sino al monte Leuze.
Secondo trail inizia morbido con tratti veloci e poi si incattivisce e diventa TOPPERIA dove c'è l'indicazione Sentiero dei carbonai .... FIGATAAAA
Scendiamo un ultimo breve tratto con scalini della morte .... oltrepassiamo la galleria e torniamo a scendere su veloce sentiero sino a Eze a bord de Mer. Da qui si pedala ancora un pò salendo e poi con bici a spinta o in spalla si sale 20 minuti per guadagnare la strada panoramica che ci porterà a visitare il piccolo e suggestivo borgo di EZE.
POSTO INCANTEVOLE DA VISITARE !!!
Ci attende ora una bella pedalata bitumata con super panorami sino al campo da golf del principato di Monaco.
Ora ci divertiremo da matti pedalando in leggera salita su ST sino a raggiungere la Cime des Cabanelles di 1089 mt punto più alto del tour.
Ora percorreremo un top trail tecnico e lunghissimo ... FIGATA PAZZESCA!!!! TROPPO BELLO
Ultimo trasferimento in bitume e con ultimo spintage di 100 m raggiungiamo un monticello sopra la Turbie. Iniziamo l'ultima discesa che ci porta con bei tornantini sino al paese dove comprare la baguette nel forno è d'obbligo!!!!
Per i più abbienti il Casinò di Monaco appena sotto vi attende....giocate giocate....

OLLAMADONNA KE SPETTAKOLOOO

In sintesi: itinerario consigliato per giocatori d'azzardo, sognatori, artisti e bikers preparati.
I sentieri ben tenuti, tecnici e con panorami top regaleranno una raidata top dai cugini...

Distanza: 49 km
Dislivello: 2150  m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Monaco dall'alto







Pratorotondo Argentea Sambugu Ruggi da Arenzano

Lunghissimo itinerario ligure già reperibile on line a tratti singoli ma qui riproposto in versione integrale. Fatto con le poche ore di luce di Dicembre diventa una bella cavalcata DNK.

Start comodissimo da Arenzano a 2 min da uscita autostrada. Infinita salita da 23 km fino al Rifugio Pratorotondo 1100 m tutta su strade minori e tanto off road anche impegnativo ma sempre da mal di culo tutto a pedale. Altri 6 km di AV  panoramica con qualche spintarella e tratti di discesa diversamente lisci e siamo finalmente al Rifugio Argentea. Balcone incredibile sul mare e su tutti i forni di focaccia delle riviere. Vento polare e freddo alpino d'ordinanza. Bello assai.

Discesa ON: si parte trulli e panoramici su ottimo sentiero senza particolari difficoltà. Dopo ampia S sul più noto traverso che prosegue verso il passo della Gava, ci stacchiamo con indicazioni rifugio Sambugo. Prima serie di elegantissimi tornantini di riscaldamento, altro traverso "vidi o mare quant'è bello" e veniamo piano piano teletrasportati in .... VdA ! Scendendo nella valle infatti ci sentiamo a casa. Moquette imperiale ligure a pelo lungo, tornantini stretti e super tecnici, gradoni e goduria a gogo. Sicuramente il più bel sentiero ligure che abbia mai fatto, di gran lunga. Fondo perfetto e pulitissimo. Nessuna scusa, solo tecnica e lussuria fino al ponte del Negrone. Fanno 1000 m di discesa da antologia, non so se sono stato spiegato !

Cambio assetto, risaliamo a spinta il sentiero Castagno e con larghissima Z non sempre pedalabile andiamo a prendere la sterrata di salita al Passo della Gava 700 m. Zö de lè. Sentiero A, semplice ma molto piacevole e perfetto. A seguire Ruggi, sempre facile ma da non distrarsi troppo con vari tratti stretti ed esposti. Luogo particolarissimo e da vedere. La parte finale prima del torrente diventa tecnica e rocciosa. Finale ancora scorrevole e molto lungo su sentieri classici della zona Bassa Tensione e Torrente Lerone. 5 min di strada e con ultimi sbadigli di sole arriviamo belli abbronzati alla macchina.

In conclusione: girone Ligure imperdibile con discesa da Sambugo da rifare in loop tutte le settimane.

Stay Wild

#ciclodisagio

Distanza: 50 km
Dislivello: 2200 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Pratorotondo Argentea Sambugu Ruggi












sabato 2 dicembre 2023

Esterel

Buongiorno boys oggi si attraversano le Alpi e si sconfina in terra baguette e festival di Cannes.

Partenza dopo dormita nella città del festival da Mandelieu la Napule con sentiero lungomare e colori imbarazzanti. Il giro odierno sarà un continuo susseguirsi di salite e discese a quote non oltre i 500 m di quota. Prima ascesa al mont de Theoule con successiva divertente discesa con alcuni tratti impegnativi. Si sale su forestale e poi con un 150 spinta spalla si raggiunge il Sommes de Grosses Grues dove un primo tratto ripido e impegnativo porta sotto un'altra cimetta che raggiungeremo sempre a spinta. Da qui parte la discesa medio facile con ultimo tratto panoramico ma vietato alle mtb porta giù al mare. Si sale ora su forestale e asfalto e su ST pedalato si raggiunge una nuova discesa con vegetazione a volte ingombrante.... Torniamo a salire con bella pedalata verso il Pic de l'Ours con tratto a spalle dal col de Lentisques (evitate l'inutile ravanage facendo giro sulla comoda strada).
Scendiamo ora su bel sentiero con alcuni passaggi e tornanti tecnici ... FIGOOO !
Saliamo nuovamente su ST pedalato e stupendo, poi forestale sino a raggiungere le Rocher de Monges dove parte un super sentiero TOPPPPP.
In sequenza seguendo la traccia raggiungiamo altri 2 cimotti e successivi sentieri che ci faranno divertire sino a Theoule sur Mer ... elevando il valore tecnico dell'uscita.
Pedalatina costiera panoramica e ritorno alla partenza. KE SPETTAKOLOOOOO

In sintesi: Itinerario da percorrere con terreno top anche dopo le piogge. Temperature miti, sentieri panoramici e quote non elevate sono il top per il periodo invernale.

Distanza: 45 km
Dislivello: 2150 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Medo difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Esterel








domenica 26 novembre 2023

Monte Taf 2523 m + GSW

Monte Taf 2523 m, cima semi sconosciuta a cavallo tra la valle del Lys e Ayas offre posizione strategica ed esposizione discreta anche per una explo di fine novembre. Tocca andare a vedere per primi.

Start da una deserta Gressoney St. Jean 1380 m con parcheggio al lago Gover. Partenza croccante a -5 C ma il sentiero della Regina prima e soprattutto la nota salitona alla Weissmatten 2030 m sudano subito l'ascella. Aggiriamo facilmente le propaggini del M.Taille con pedale quasi nullo ed entriamo in un bellissimo e appartato valloncello frequentato solo da camosci e pietraie. Sentiero sempre ottimo ed evidente anche in mezzo ai massi erratici. Guadagnata a zig zag la spalla Est della nostra meta non rimangono che ultimi 300 m di sano portage oggi particolarmente duro per discreto innevamento solo a piccoli tratti portante. Ultimi 50 m più tecnici e senza sentiero ma con omettini intuitivi.
Monte Taf 2523 m ! Quota dal valore assoluto non eccezionale ma panorama al top dal M.Nery alla valle centrale fino ai giganti perenni e i laghi di Frudiere letteralmente sotto i piedi. Oggi particolarmente emozionante in una giornata limpidissima e tersa come poche.

Discesa ON: primi 50 m NC-NR a meno di imbroccare neve portante e scartavetrarsi giù dal canale a dx della vetta, io ho provato ma troppo sfondosa. Dal piccolo pianoro in poi il sentiero va via via addomesticandosi, prima ben ruvido poi serie ottima di ampi tornanti su linea di cresta fino a colletto dei 2200 m (oggi solo parzialmente visibile per neve abbondante ma molto promettente anche da secco) dove deviamo dalla linea di andata e proseguiamo sempre su dorsale. Sentiero lussurioso, moquette di origine controllata appena stesa dai larici, innumerevoli svolte e puntuali passaggi più tecnici (soprattutto all'inizio prima del bosco). Fino ai 1750 m di Andro Tschalvrino è difficile contenere gli orgasmi multipli. Topperia come solo la VdA può offrire.
Breve risalita in comune all'andata e andiamo a prendere il mitico e lunghissimo GSW, Walser trail che percorre tutta la valle del Lys. Sentiero magnifico con costante panorama accecante sul Rosa fatto da continui ed estenuanti su e giù dove i su sono quasi sempre in porta-spingi mentre i giù ben tecnici e divertenti. Passiamo da Alpe Ranzola Inferiore e rimaniamo sempre verso i 2000 m di quota sempre con montagne russe ma tutto sommato più scorrevoli. Tralasciamo la prima discesa che arriva dalla Bocchetta di Eclou già mappata e fortemente consigliata e proseguiamo fino a Jatza. Ultimo saluto al Rosa in campo aperto e zö de lè non prima di aver sottoscritto testamento o quantomeno polizza medico dentistica. Gli ultimi 500 m di giornata sono infatti un concentrato di delirio tecnico trialistico. Si parte trulli su pratone per pochi metri ma appena entrati nel bosco il sentiero si attorciglia su se stesso con subito tornantini di benvenuto e rimanendo quasi sempre lento e stretto. Fondo moquettato e perfetto anche dopo il forte vento di ieri. Se piace il genere "sudo ma non muoro" non potete chiedere di meglio ma se siete smanettoni odierete profondamente. Dai 1700 va sommata a tutto il resto anche una esposizione notevole con sentiero a sbalzo sul paese e ancora più stretto. Da arrivo della ferrata diventa vero e proprio dirupo verticale ma sapientemente addomesticato e trialisticamente ciclabile. Qualche piedino di sopravvivenza ci scappa ma con calma e prudenza si scende in sella con estremo godimento. Negli ultimi qualche dieci metri la moquette è andata esaurita e le foglie tentano di alzare ulteriormente l'asticella ma oramai ci siamo e atterriamo al laghetto baciandoci gli alluci per essere sopravvissuti a cotanto scapicollo-

In conclusione: girone semi esplorativo da abbinare il prossimo anno a intervallivi ammazzacristiani ma assolutamente da non sottovalutare e intraprendere solo con piena coscienza dell'impegno e dei rischi nell'ultima discesa.

Stay Wild
#ciclodisagio

Distanza: 20 km
Dislivello: 1700 m
Tempo: 7 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Monte Taf + GSW