domenica 19 marzo 2023

Castle Trail++

Castle Trail++ girone primaverile sui sentieri più spettacolari e tecnici di Arnad-Verres con anche qualche valida new entries.

Primo 3000 di stagione a marzo .... ad agosto peperonata con le cozze 😂

Start da Arnad 360 m terra di Lardo e Disagio. Parcheggio cimitero sconsigliato da sciura local quindi ci siamo spostati più in paese. Salita tranquilla e semi deserta, con i soliti rattoni iniziali, fino a Monteyas 1050 m dove finalmente diamo due spintarelle e riposiamo la bici per un duecentello (molto valido e pulito anche per eventuale discesa). Al bivio di Colombar prendiamo a sx per cirumnavigare il colle Vert su sentiero recentemente riaperto. Molto bello, un po' rude ma mai volgare. Quasi totalmente ciclabile con soli brevi appiedamenti. Inizialmente molto tecnico con tornanti dell'aMMore impegnativi ed esposti poi più scorrevole ma sempre bello spesso. View points da poserismo inclusi nel prezzo. Sbucati scialli a Champore lato bassa Ayas ci scartavetriamo veloci sul noto sentiero del Castle Trail appena lucidato col folletto. A 950 deviamo per Carogne un nome un programma perchè la discesa su Verres è estremamente tecnica (già fatta qui 5 anni fa ma ora in condizioni da Oscar). Trail molto single ed esposto con susseguirsi di tornantini e rocce varie. Menzione d'onore al tornantino sinistro a picco sul Castello (ocio).
Atterrati a 500 m paninetto vegano col salame, cambio assetto e si risale. A Reluchon i due Ciaparatt in fuga pensando di essere sulla Cipressa della Mi-Sanremo ciccano la deviazione quindi allunghiamo un centello abbondante ma rientriamo in traccia sul bel sentierino. Si prosegue su su fino alle porte del vallone del Dondeuil località Fontaney 1400 m. Ottimi panorami e bella frazione anche se un po' disordinata. Secondo panozzo al salame e Zö de lè ! Inizialmente banale su strada nonostante qualche tentativo di cinghialata inutile ma poi da Mazu parte un sentiero con i controfiocchi. Veramente raro trovare un sentiero cosi bello, panoramico ed ardito a così bassa quota non a caso inserito nel libro del grande Sergio Enrico Camminaredinverno. E' un lungo traversone discendente tutto alto sul torrente Ruesa con sezioni filanti ma anche notevoli tornantini tecnici ed impegnativi in contesto molto particolare. Bello assai, non prende la lode solo per le foglie abbondanti della parte bassa che suggeriscono prudenza ma che tutto sommato non nascondono particolari insidie. Velocissimo trasferimento e siamo all'ultima lunga salita con vista sulla bella Cascata-di-isollaz. Pendenze molto più redditizie ora ma il Power Saving è su ON visto che poi la discesa finale sarà parecchio croccante. Dal colle Vert 1405 m seguiamo infatti integralmente questa traccia dell'anno scorso vv-trails-visey-vert. Capolavoro di tecnicismo fortunatamente intervallato da sezione super flow a metà pendio ma che necessita di energie residue non trascurabili per affrontare in sicurezza sezioni hard core tecniche e molto fisiche di tornanti esposti, gradoni della morte e scalinate da dentiera assicurata. Oggi in ottime condizioni pulito e lucidato magistralmente tranne dai 800 ai 650 m dove non passa il Traverse Trail e quindi c'è anche insidia della foglia (non drammatica). Marooo che scarlingata !

In conclusione: itinerario dal dislivello notevole anche se praticamente tutto ciclabile. Sentieri di discesa etero-geni ma mediamente molto tecnici. Marca giù anche questo si ma .... ocio !

Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 43 km
Dislivello: 3000 m
Tempo: 9.5 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Molto Duro
Traccia Gps: Castle Trail++










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domenica 5 marzo 2023

Bocchetta di Cornabecco

Indecisi se andare alla messa delle 11 o fare un giretto detox optiamo per una domenica mattina hard core a casa del Maestro.

In zona Coggiola BI mancavano ancora un paio di sentierini interessanti da mappare qui sul blog, andiamo a vedere.

Start da parcheggio assolato di Coggiola 480 m, acqua poco distante. Solito bitume easy fino all'Alpe Noveis e poco dopo alle Case Volpi 1150 m. Ottimo spingi-porta e in soli 300 m siamo alla bocchetta di Cornabecco (la cima non è ciclisticamente interessante anche x i disagiati). Bel panorama e barretta blue.

Discesa ON: si parte subito in cresta panoramici ma appena dopo il sentiero precipita sulla Piane 400 m più sotto. Praticamente tutto ciclabile tranne qualche passetto a piedi e un passaggio fattibile ma rischioso. Ripidume, tornantismo e chiappe strette. Ben impegnativo e FBL. Molto bene. Finale facile e veloce.
Cambio assetto e monta-cala-spingi-porta per risalire al Pian de la Büra 1300 m. Il tempo stringe, zö de lè.
Altro verticalismo a chiocciola breve ma circonciso fino alla Bocchetta di Foscale. 100 m scarsi ma molto impegnativi. Bellissimo traversino fino alla Casa Forestale La Ciota dove ci attende la parte tecnica del giro 😂😂.  Ancora ripidi e tortuosi. 2 passaggi chiave, uno a gradone alto e con niente spazio di arresto e l'altro tornante strettissimo. In mezzo una bella compilation di trial come piace a noi. Anche qui solo 200 m ma molto intensi. Rientriamo alla macchina come già fatto qui Valsessera Wild ma questa volta il sentiero rimane molto sporco e chinghialoso anche se non mancano i passaggi tecnici ed interessanti.

In conclusione: itinerario sicuramente consigliato per una bella mattinata di palestra tecnica.

Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 19 km
Dislivello: 1300 m
Tempo: 5 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Medio
Traccia Gps: Bocchetta Cornabecco

















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sabato 4 marzo 2023

Brentalone fast&furious

Week end fuori valle, approfittiamo per un itinerario noto nel triangolo lariano per la sua tecnicità ma che non avevo mai fatto.

Rispetto alla classica traccia facilmente reperibile in rete ho leggermente personalizzato la salita per cercare di togliere dove possibile la bitumata.

Start da stazione di Lierna 220 slm, gratuito fino al 1/6. 3 km di provinciale da fare prima possibile al mattino in modo da non essere stirati da qualche pilota de noartri e a Pino deviamo verso monte per andare a prendere il sentiero del viandante. Molto bello con tratti di Portage verticale ma anche notevoli traversi pedalabili e passaggi croccanti. Viste incantevoli sul lago. Ancora due spintarelle fino a Vezio e poi non resta che far girare le gambette scialle scialle fino ad Esino Lario 850 m dove finalmente il pedale asfaltato termina e la bella forestale a doppia cifra ci fa guadagnare il paninetto alla Forcella dell'Alpe 1100 m.
Bon, zö de lè.

Discesa ON: prima di partire conviene numerare le ossa per poi poterle riassemblare a valle. Si parte easy e lisci ma bene presto il sentiero diventa molto smosso ed impegnativo. Man mano che si scende asticella si alza progressivamente. Alla croce di Brentalone foto posing e preghierina ora pro nobis. Scogli a punta, a volte anche ben levigati invitano continuamente i denti ad un incontro ravvicinato ma tutto sommato non è poi così esagerato. Il famoso passaggio a gradone l'ho lasciato ai posteri. Si atterra direttamente alla macchina senza trasferimento.

In conclusione: itinerario di sicuro interesse sempre e solo per amanti del lento ma contento.

Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 25 km
Dislivello: 1400 m
Tempo: 5 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Medio
Traccia Gps: Brentalone






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sabato 25 febbraio 2023

Becca d'Aver 2469 m da Chatillon

Becca d'Aver 2469 m prima "invernale".

Invernale si fa per dire visto il clima desertico ma comunque la salita da Chatillon merita un itinerario specifico con bonus track di ST inedito.

Start tattico da frazione Chameran 580 m, parcheggio estetico e acqua poco prima. Subito centello di spingismo missilistico fino al Ru Chandianaz poi 3 km di sciallo a balcone. 2 bottarelle su mulattiera e riprendiamo il pedale sulla strada comunale fino alla partenza del Ru Marseiller 880 m. Altro balcone super e finiamo sopra St. Denis neanche sudati dove abbandoniamo il Ru e saliamo verso Grand Bruson 1140 m. Dopo la vasca antincendio parte uno sconosciuto ST mai mappato su nessuna carta tantomeno sul catasto regionale. Trattasi di lussuria pedalatoria (solo brevissimi appiedamenti quà e là) che ci trasferisce panoramicamente fino alla forestale da Blavesse. Veramente molto bello ma ocio a non tornare alla macchina troppo presto in alcuni punti esposti. Bello assai ! La lunghissima salita continua fino all'Ostello Lavesé dove finalmente riposiamo le natiche anche se per poco, giusto il tempo di congiungersi al sentiero di St Evance (tratti di ravanage motivante evitabili non seguendo per la palestra di roccia ma il sentiero poco oltre). Finalmente la meta si avvicina passando dal colle di st. Pantaleone e dal colle des Bornes 1800 m dove finisce il pedale. 700 m di facile spingi-porta e quasi senza toccare neve siamo ancora una volta alla Cima. View point notevole su tutto il Ciclodisagio.

Discesa ON: sentiero in perfette condizioni e ancora meglio del solito. Ben pulito, divertente e impegnativo. Al Col des Bornes si scende verso Torgnon per sbucare al St. Pantaleon su sempre ottimo trail. Ripercorriamo in senso inverso il St Evence (non ci sono alternative più valide) e poi giù veloce ma sempre piacevole su sentiero / mulattiera intervallato da tratti di forestale (a quota 950 c'è breve taglio che ho dimenticato). Ultima planata su Chatillon e atterriamo esattamente al parcheggio.

In conclusione: itinerario lungo come sviluppo ma di sicuro interesse come alternativa al versante di Antey e più adatto ad essere percorso "fuori stagione".  Marca giù anche questo !


Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 40 km
Dislivello: 2200 m
Tempo: 8,5 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Becca d'Aver da Chatillon

















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sabato 18 febbraio 2023

M.Prial 2400 m

M.Prial 2400 m l'estate a febbraio.

Sfruttiamo questo pazzo "inverno" 23 per un bel girone di scouting, trails commoventi e buon disagio.

Start da Fontainemore 780 m ampio e comodo parcheggio. Pronti via (meglio proseguire verso il centro visitatori m.mars per non toccare la SR) ed è subito disagio da 100 con facili spintarelle su sentiero della Volpe. A seguire sciallo pedale fin quasi a Farettaz 1150 m dove prendiamo un ottimo diversamente traverso sulla destra in modo da rimanere su versante assolato ed evitare la forestale ghiacciata per il lago Vargno. Monta-cala-spingi-porta tra balconi panoramici e antichi villaggi abbandonati. Molto bene. A 1460 m ci si ricongiunge sulla poderale che porta verso Pré e si pedala fino ad Asery 1600 m. Piccolo borgo con magnifica vista e baite ristrutturate. Protezioni e zö de lè !
Subito sentiero strettissimo tra muri a secco e 3 tornanti della morte come riscaldamento poi lussuria totale con continui tornanti moquettati da pennellare in noz prezz a ripetizione. Marooo, troppa grazia ! Da Molinet la vegetazione cambia e diventa mulattiera molto ripida, stretta e fisica con arrivo a Farettaz. Anche il lungo traverso fino a Planaz (acqua) si mantiene molto atletico e brucia calorie con foglia a terra ma non troppo fastidiosa. Potrei essere già contento e soddisfatto cosi 😂😂 invece si scende ancora verso l'orrido fino alla SR che si attraversa cambiando assetto. Modalità salita tutina ON. 1300 m di salita infinita tutta a pedale fin su su agli alpeggi di Prial Desot 1900 m e poi .... sorpresa ! La forestale è stata allungata ulteriormente fino a Prial Damon 2250 m. Finalmente ultimo centello in Portage e siamo alla cima di giornata. In realtà il Prial vero e proprio è appena più in là ma oggi meglio stare sul versante tutto sole. Panorama toppissimo sull'amico Crabun, già in condizione, sul vallone walser di s.Grato e le belle Torchè- Viou. Fine delle fatiche .... forse 😀.
Si parte infatti facili in freeride ma ben presto la musica cambia lungo tutto il sentiero 1. Ben tecnico e multi traccia fino a Prial Desot poi rude e volgare ma ancora impegnativo fino Chalasc 1720 m. Relax su balconata fino alla cappella di Kiry e siamo pronti per l'ultimo tuffo verticale. La mulattiera scende infatti decisa verso il fondovalle mai troppo difficile ma comunque varia e piacevolmente impegnativa. Tratti di foglia non disturbano più di tanto. Da Cara in poi è molto meno guidata ma estremamente fisica. A Borney 1000 m numerare bene le ossa perché una volta atterrati al ponte medievale andranno riassemblate con cura. Trattasi di 200 m durissimi tutti a gradoni sponsorizzati dall'Associazione Medici Dentisti. Bacio accademico all'asfalto e siamo direttamente alla macchina. Boiafauss che brasata !

In conclusione: itinerario lungo ed impegnativo ma vario, tecnico e consigliato. Marca giù!


Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 28 km
Dislivello: 2400 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: M.Prial 2400