domenica 3 dicembre 2023

Monaco dall'alto

Buongiorno bikers un'altra chicca in terra dei senza bidè e baguette sotto l'ascella.
Itinerario di una bellezza pazzesca con trail medio difficili che faranno divertire i bikers più preparati e che regaleranno una raidata epica su sentieri vista mare. ATOMICO!!!!

Start da la Turbie con salita in comoda forestale sino al fort de la Revere dove i panorami sono al top su Nizza, il borgo di Eze e Cap Ferrat. MAROOO !
Prima lunga discesa sino a La Trinite molto molto bella e in condizioni top!!!
Ora salita mortale nella prima parte su cementata poi più morbida sino al monte Leuze.
Secondo trail inizia morbido con tratti veloci e poi si incattivisce e diventa TOPPERIA dove c'è l'indicazione Sentiero dei carbonai .... FIGATAAAA
Scendiamo un ultimo breve tratto con scalini della morte .... oltrepassiamo la galleria e torniamo a scendere su veloce sentiero sino a Eze a bord de Mer. Da qui si pedala ancora un pò salendo e poi con bici a spinta o in spalla si sale 20 minuti per guadagnare la strada panoramica che ci porterà a visitare il piccolo e suggestivo borgo di EZE.
POSTO INCANTEVOLE DA VISITARE !!!
Ci attende ora una bella pedalata bitumata con super panorami sino al campo da golf del principato di Monaco.
Ora ci divertiremo da matti pedalando in leggera salita su ST sino a raggiungere la Cime des Cabanelles di 1089 mt punto più alto del tour.
Ora percorreremo un top trail tecnico e lunghissimo ... FIGATA PAZZESCA!!!! TROPPO BELLO
Ultimo trasferimento in bitume e con ultimo spintage di 100 m raggiungiamo un monticello sopra la Turbie. Iniziamo l'ultima discesa che ci porta con bei tornantini sino al paese dove comprare la baguette nel forno è d'obbligo!!!!
Per i più abbienti il Casinò di Monaco appena sotto vi attende....giocate giocate....

OLLAMADONNA KE SPETTAKOLOOO

In sintesi: itinerario consigliato per giocatori d'azzardo, sognatori, artisti e bikers preparati.
I sentieri ben tenuti, tecnici e con panorami top regaleranno una raidata top dai cugini...

Distanza: 49 km
Dislivello: 2150  m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Monaco dall'alto







Pratorotondo Argentea Sambugu Ruggi da Arenzano

Lunghissimo itinerario ligure già reperibile on line a tratti singoli ma qui riproposto in versione integrale. Fatto con le poche ore di luce di Dicembre diventa una bella cavalcata DNK.

Start comodissimo da Arenzano a 2 min da uscita autostrada. Infinita salita da 23 km fino al Rifugio Pratorotondo 1100 m tutta su strade minori e tanto off road anche impegnativo ma sempre da mal di culo tutto a pedale. Altri 6 km di AV  panoramica con qualche spintarella e tratti di discesa diversamente lisci e siamo finalmente al Rifugio Argentea. Balcone incredibile sul mare e su tutti i forni di focaccia delle riviere. Vento polare e freddo alpino d'ordinanza. Bello assai.

Discesa ON: si parte trulli e panoramici su ottimo sentiero senza particolari difficoltà. Dopo ampia S sul più noto traverso che prosegue verso il passo della Gava, ci stacchiamo con indicazioni rifugio Sambugo. Prima serie di elegantissimi tornantini di riscaldamento, altro traverso "vidi o mare quant'è bello" e veniamo piano piano teletrasportati in .... VdA ! Scendendo nella valle infatti ci sentiamo a casa. Moquette imperiale ligure a pelo lungo, tornantini stretti e super tecnici, gradoni e goduria a gogo. Sicuramente il più bel sentiero ligure che abbia mai fatto, di gran lunga. Fondo perfetto e pulitissimo. Nessuna scusa, solo tecnica e lussuria fino al ponte del Negrone. Fanno 1000 m di discesa da antologia, non so se sono stato spiegato !

Cambio assetto, risaliamo a spinta il sentiero Castagno e con larghissima Z non sempre pedalabile andiamo a prendere la sterrata di salita al Passo della Gava 700 m. Zö de lè. Sentiero A, semplice ma molto piacevole e perfetto. A seguire Ruggi, sempre facile ma da non distrarsi troppo con vari tratti stretti ed esposti. Luogo particolarissimo e da vedere. La parte finale prima del torrente diventa tecnica e rocciosa. Finale ancora scorrevole e molto lungo su sentieri classici della zona Bassa Tensione e Torrente Lerone. 5 min di strada e con ultimi sbadigli di sole arriviamo belli abbronzati alla macchina.

In conclusione: girone Ligure imperdibile con discesa da Sambugo da rifare in loop tutte le settimane.

Stay Wild

#ciclodisagio

Distanza: 50 km
Dislivello: 2200 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Pratorotondo Argentea Sambugu Ruggi












sabato 2 dicembre 2023

Esterel

Buongiorno boys oggi si attraversano le Alpi e si sconfina in terra baguette e festival di Cannes.

Partenza dopo dormita nella città del festival da Mandelieu la Napule con sentiero lungomare e colori imbarazzanti. Il giro odierno sarà un continuo susseguirsi di salite e discese a quote non oltre i 500 m di quota. Prima ascesa al mont de Theoule con successiva divertente discesa con alcuni tratti impegnativi. Si sale su forestale e poi con un 150 spinta spalla si raggiunge il Sommes de Grosses Grues dove un primo tratto ripido e impegnativo porta sotto un'altra cimetta che raggiungeremo sempre a spinta. Da qui parte la discesa medio facile con ultimo tratto panoramico ma vietato alle mtb porta giù al mare. Si sale ora su forestale e asfalto e su ST pedalato si raggiunge una nuova discesa con vegetazione a volte ingombrante.... Torniamo a salire con bella pedalata verso il Pic de l'Ours con tratto a spalle dal col de Lentisques (evitate l'inutile ravanage facendo giro sulla comoda strada).
Scendiamo ora su bel sentiero con alcuni passaggi e tornanti tecnici ... FIGOOO !
Saliamo nuovamente su ST pedalato e stupendo, poi forestale sino a raggiungere le Rocher de Monges dove parte un super sentiero TOPPPPP.
In sequenza seguendo la traccia raggiungiamo altri 2 cimotti e successivi sentieri che ci faranno divertire sino a Theoule sur Mer ... elevando il valore tecnico dell'uscita.
Pedalatina costiera panoramica e ritorno alla partenza. KE SPETTAKOLOOOOO

In sintesi: Itinerario da percorrere con terreno top anche dopo le piogge. Temperature miti, sentieri panoramici e quote non elevate sono il top per il periodo invernale.

Distanza: 45 km
Dislivello: 2150 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Medo difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Esterel








domenica 26 novembre 2023

Monte Taf 2523 m + GSW

Monte Taf 2523 m, cima semi sconosciuta a cavallo tra la valle del Lys e Ayas offre posizione strategica ed esposizione discreta anche per una explo di fine novembre. Tocca andare a vedere per primi.

Start da una deserta Gressoney St. Jean 1380 m con parcheggio al lago Gover. Partenza croccante a -5 C ma il sentiero della Regina prima e soprattutto la nota salitona alla Weissmatten 2030 m sudano subito l'ascella. Aggiriamo facilmente le propaggini del M.Taille con pedale quasi nullo ed entriamo in un bellissimo e appartato valloncello frequentato solo da camosci e pietraie. Sentiero sempre ottimo ed evidente anche in mezzo ai massi erratici. Guadagnata a zig zag la spalla Est della nostra meta non rimangono che ultimi 300 m di sano portage oggi particolarmente duro per discreto innevamento solo a piccoli tratti portante. Ultimi 50 m più tecnici e senza sentiero ma con omettini intuitivi.
Monte Taf 2523 m ! Quota dal valore assoluto non eccezionale ma panorama al top dal M.Nery alla valle centrale fino ai giganti perenni e i laghi di Frudiere letteralmente sotto i piedi. Oggi particolarmente emozionante in una giornata limpidissima e tersa come poche.

Discesa ON: primi 50 m NC-NR a meno di imbroccare neve portante e scartavetrarsi giù dal canale a dx della vetta, io ho provato ma troppo sfondosa. Dal piccolo pianoro in poi il sentiero va via via addomesticandosi, prima ben ruvido poi serie ottima di ampi tornanti su linea di cresta fino a colletto dei 2200 m (oggi solo parzialmente visibile per neve abbondante ma molto promettente anche da secco) dove deviamo dalla linea di andata e proseguiamo sempre su dorsale. Sentiero lussurioso, moquette di origine controllata appena stesa dai larici, innumerevoli svolte e puntuali passaggi più tecnici (soprattutto all'inizio prima del bosco). Fino ai 1750 m di Andro Tschalvrino è difficile contenere gli orgasmi multipli. Topperia come solo la VdA può offrire.
Breve risalita in comune all'andata e andiamo a prendere il mitico e lunghissimo GSW, Walser trail che percorre tutta la valle del Lys. Sentiero magnifico con costante panorama accecante sul Rosa fatto da continui ed estenuanti su e giù dove i su sono quasi sempre in porta-spingi mentre i giù ben tecnici e divertenti. Passiamo da Alpe Ranzola Inferiore e rimaniamo sempre verso i 2000 m di quota sempre con montagne russe ma tutto sommato più scorrevoli. Tralasciamo la prima discesa che arriva dalla Bocchetta di Eclou già mappata e fortemente consigliata e proseguiamo fino a Jatza. Ultimo saluto al Rosa in campo aperto e zö de lè non prima di aver sottoscritto testamento o quantomeno polizza medico dentistica. Gli ultimi 500 m di giornata sono infatti un concentrato di delirio tecnico trialistico. Si parte trulli su pratone per pochi metri ma appena entrati nel bosco il sentiero si attorciglia su se stesso con subito tornantini di benvenuto e rimanendo quasi sempre lento e stretto. Fondo moquettato e perfetto anche dopo il forte vento di ieri. Se piace il genere "sudo ma non muoro" non potete chiedere di meglio ma se siete smanettoni odierete profondamente. Dai 1700 va sommata a tutto il resto anche una esposizione notevole con sentiero a sbalzo sul paese e ancora più stretto. Da arrivo della ferrata diventa vero e proprio dirupo verticale ma sapientemente addomesticato e trialisticamente ciclabile. Qualche piedino di sopravvivenza ci scappa ma con calma e prudenza si scende in sella con estremo godimento. Negli ultimi qualche dieci metri la moquette è andata esaurita e le foglie tentano di alzare ulteriormente l'asticella ma oramai ci siamo e atterriamo al laghetto baciandoci gli alluci per essere sopravvissuti a cotanto scapicollo-

In conclusione: girone semi esplorativo da abbinare il prossimo anno a intervallivi ammazzacristiani ma assolutamente da non sottovalutare e intraprendere solo con piena coscienza dell'impegno e dei rischi nell'ultima discesa.

Stay Wild
#ciclodisagio

Distanza: 20 km
Dislivello: 1700 m
Tempo: 7 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Monte Taf + GSW





















sabato 25 novembre 2023

Monte Massone 2161 m

Partenza da Fornero (580 m), Valstrona VCO. Si scende brevemente su asfalto a Strona e si risale verso Luzzogno (700 m). Da qui si imbocca un tratto della vecchia strada in falso piano che porta a Chesio, una gippabile in condizioni eccellenti .

Prima di Chesio si sale e si prosegue pedalando su asfalto (zero traffico , alcuni rattoni con pendenze a doppia cifra ma salita piacevole) fino al pianoro della bella Alpe Loccia Inferiore (1100 m), dalla quale si comincia a godere del panorama sul lago d’Orta. Si prosegue su sentiero, passando dall’Alpe Loccia Superiore e ancora fino all’Alpe Vecchia (1200 m), da dove si smette di pedalare e si spinge comodi fino alla Bocchetta di Frera (1390 m). Da qui in poi c’è un alternanza di spintage/portage che ci accompagnerà fino alla cima di giornata: si fatica ma il percorso non presenta difficoltà particolari, è un lungo avvicinamento del quale si intravede l’arrivo, con panorami stupendi a 360 gradi. Si arriva finalmente in cima al Monte Massone (2161 m), pestando quà e là la poca neve ghiacciata rimasta. Pranzo veloce e si scende. Nei primi 100 metri di dislivello sono pochi i tratti in sella ma dal bivio per l’Alpe Torriggia (2060 m) incomincia la lunga e varia discesa che ci porterà di nuovo a Luzzogno . Prima parte suggestiva rettilinea e moquettata ma con qualche insidia, prima dell’Alpe Torriggia si tribola un poco su sentiero roccioso ma poca roba. Si passa l’Alpe Tranio (1500 m) e si arriva al bivio che ci porterà all’Alpe Cason Manghin (1200 m) e poi più sotto all’Alpe Casalaro (1140 m). Da qui la discesa è bella e molto varia e sembra non finire mai. C’è un pò di tutto, scassatone, vertical e tornanti, si passa anche in un breve tratto che taglia un torrente su grandi rocce ma si sta in sella, c’è pure un bel tratto nel bosco dove si passa a filo strapiombo su 20 cm di sentiero (ocio). L’unico rammarico è che alcuni tratti li ho dovuti percorrere a piedi perchè molto sporchi di foglie, ma se fatti in altra stagione nel complesso raggiungiamo la topperia. Arrivati a Luzzogno si riprende la strada vecchia che porta a Inuggio e poi a Massiola, stavolta su sentiero. Da qui un paio di tagli fuoristrada e si ritorna a Fornero. 

In conclusione: giro molto appagante che può trovare posto nella bibbia del disagio.

Distanza: 24,3 km
Dislivello: 1850 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Monte Massone 2161 m











domenica 19 novembre 2023

M. Reixa 1183 m - M.Tardia 928 m da Voltri

Buongiorno bikers inserisco un fantastico giro hard core nelle montagne a ridosso di Genova ideale nelle giornate limpide che regalano super panorami sulla città e sulle riviere di ponente e levante.

Il monte Reixa è un altura facilmente raggiungibile quasi interamente su bitume partendo da Genova Voltri. Solo l'ultimo tratto dopo il passo del Faiallo si svolge su ST la maggior parte pedalato.

La sera sento il patron del ciclodisagio e prometto un'epica uscita in terra ligure contraddistinta da panorami ZUPPPER, CALDO ABBESTIA E SENTIERI PERFETTI ANCHE DOPO PIOGGIA.
Come un marinaio attratto dalle sirene il patron si presenta puntuale e in perfetta forma con PANZA modello pizza della sera prima ancora da digerire...... ( lo farà sulle prime rampe movimentando l'aria come Fantozzi perrier).
Come Fantozzi arriviamo in zona forte Geremia dove veniamo assaliti da nebbione umido padano, dove sferzano i forti venti creati dal diretur.... che ci congelano e non poco ..... ( CALDO ABBESTIA non pervenuto).
Dopo aver finalmente abbandonato il bitume arriviamo sulla cima del Reixa 1183 m che vediamo solamente quando siamo ad 1 mt di distanza....
Da qui in condizioni normali il panorama è fantastico !!! ( PANORAMI ZUPPPER promessi non pervenuti).
Inizia ora la discesa hard core verso il passo della Gava su roccia inumidita dal nebbione padano (SENTIERI PERFETTI DOPO PIOGGIA vero ..... ma è come se stesse piovendo ....).
Come i migliori maghi giochiamo le nostre carte migliori ... i jolly li teniamo in saccoccia in qualche passaggio da morte certa...
Arriviamo intatti alla Gava e cambiamo il piano originale verso Rifugio Argentea che avevo perché il sentiero l'avremmo trovato nelle medesime mortali condizioni ....
Saliamo ora verso il colletto tra i Tardia levante e centrale e prendiamo la X rossa e poi dalla casa del dazio la A rossa che scende fantastica e tecnica verso il mare. Qui finalmente la nebbia e l'umido ci lasciano e ci divertiamo su ST TOP TOP TOP sino sopra Arenzano fraz. Bicocca 200 m.
Da qui si torna a salire su cementata e poi su ST M bianca prevalentemente a spalla sino ad un bivio. Qui per non farci mancare l'ulteriore disagio prendiamo il labile sentiero Triangolo bianco verso il passo della Gavetta che raggiungeremo districandoci in qualche passaggio tra alberi stretti. Dal passo della Gavetta immersi nella nebbia raggiungiamo a spalla il monte Tardia di Ponente 928 m. Anche da qui il panorama sarebbe ZUPPPER ma oggi .... nada.
Nel frattempo la nebbia padana si è abbassata e ha inumidito anche la parte di x rossa che al secondo passaggio richiede una guida più attenta ....
Alla casa del Dazio proseguiamo sulla X rossa in direzione Genova con una prima parte dopo il bivio ipertecnica e umida.... che qualche volta fa mettere oggi il piede a terra. Passata questa parte il sentiero vicino al mare è perfettamente asciutto e cosi si torna a fare numeri balistici su terreno ipertecnico. OLLAMADONNA KE SPETTAKOLOOO !!!!!
Torniamo alla partenza con vari tagli sulle antiche vie Liguri e sentieri lastricati sino alla scalinata finale che ci porta sul lungomare. Baciamo la terra per essere indenni e brindiamo con BIRRA CHE SA DI ACQUA DI MARE .... anche questa storta oggi...

In sintesi:
Il giro proposto è fantastico!!! I sentieri di questo tour vanno percorsi e regaleranno emozioni al TOP a chi possiede buone ottime capacità di guida. I panorami nelle giornate giuste aggiungeranno valore all'escursione.
GIRO DA FARE CON METEO AL TOP altrimenti le nuvole e le famose nebbie del Beigua non vi lasceranno scampo.

NOI DELLE CARATTERISTICHE SOPRACITATE NON NE ABBIAMO BECCATA UNA ... MA CI SIAMO DIVERTITI AL TOP AGGIUNGENDO DISAGIO E DIFFICOLTÀ!!!

Distanza: 38 km
Dislivello: 2200 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Reixa Tardia








sabato 18 novembre 2023

M.Croce 1643 m da Quarna

Giro esplorativo in bassa valle Strona partendo da Quarna Sopra VCO con l’obiettivo di verificare la qualità del tracciato, in prospettiva di un giro più completo che prevede in aggiunta salita/discesa al monte Massone.

Partenza da Quarna Sopra 840 m, comodo parcheggio deserto. Salita offroad tutta pedalabile, inizialmente con pendenze a due cifre, poi ordinaria amministrazione fino al Colle di Stobj 1260 m. Si prosegue fino alla Bocchetta di Foglia e si comincia a spingere per salire in direzione Monte Croce. A metà salita circa si spalla, le pendenze si fanno più importanti, si arriva quindi al Monte Croce 1643 m. Bella vista a 360 gradi su Valsesia, Monterosa, Mottarone, Lago d’Orta e Lago Maggiore.

Si prosegue scendendo verso la Bassa del Campo e da questo punto si svolta a destra in direzione alpe Campo 1571 m: dalla svolta all’alpe traccia non pervenuta, ma c’era neve. Dall’alpe la bella sorpresa di giornata: parte un sentiero stretto ed esposto a tratti per poi diventare un divertentissimo e godibilissimo single track nel bosco. Tornanti di tutti i tipi, roccette, radici, relativamente breve ma completo.
Scendo a Sambughetto e proseguo su asfalto fino a Piana di Fornero 580 m e poi Fornero (ponte crollato tra i due paesi, se volete evitare di attraversare il torrente proseguire su strada principale e poi risalire).
Da Fornero ancora tutto ciclabile fino alla Chiesa della Madonna della Colletta e poi ancora fino all’alpe Foglia 840 m. Da qui avrei dovuto seguire la traccia e risalire al colle di Stobj ma, su consiglio di un local, proseguo sulla “strada nuova” non presente in traccia e nemmeno sulle cartine. Si incontra un bellissimo sentiero nel bosco tracciato di recente, tutto a tornantini, che porta a un alpeggio di cui non so il nome.
Si prosegue sempre a spinta, la traccia è ben segnalata sugli alberi, ma poi mi perdo (col senno di poi all’alpeggio senza nome bisognerebbe seguire le indicazioni riagganciarsi alla traccia originale) e mi tocca risalire bello verticale, un passo su e due giù sulle foglie, fino a raggiungere di nuovo il Colle di Stobj e rifare la strada dell’andata fino a Quarna Sopra.

In conclusione giornata comunque proficua.
N.B. : si potrebbe evitare a metà salita di salire al Monte Croce. girarci attorno e ricongiungersi poi all’alpe Campo (la salita al Croce forse ha più senso se si vuole poi scendere verso il passo del Ranghetto).

Distanza: 22 km
Dislivello: 1600 m
Tempo: 7 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: M.Croce da Quarna