sabato 4 luglio 2020

Monte Creya 3015 e Colle Garin 2815 m

Itinerario di Cicloalpinismo con lungo portage e discese tecniche esposte.
Astenersi Pelapatate.

Cogne il Paradiso dei muntain baikers ciclodisagiati. Andiamo a vedere la faccia N del noto M. Creya 3015 m e del dimenticato Colle Garin 2815 m.


Start da solito parcheggio poco prima del paese, ampio e con servizi.
Salita classica da smutandati diretti all'inflazionato Invergneux o peggio alla polenta del Rifugio Sogno. Oramai salgono anche i più accaniti merenderos elettricisti in ciabatte e flip flop con vari Garelli e Ciao mimetizzati da bici.
A quota 2250 m deviamo dal traffico a pile e finalmente siamo soli. Tranquilla e panoramica poderale fino a Taveronaz e poi fantastico ST fino alle miniere di Colonna 2400 m. Il sentiero rispetto a qualche anno fa è stato migliorato ed ora è 100% pedale. Yeah. Dalle miniere takiamo zu in soft portage, spintarelle e persino del pedale su micro terrazze alpine mega panoramiche. Gli ultimi centelli un poco più impegnativi. Il sentiero è spesso banalmente verticale e non promette eventuale discesa di livello. La cima dai suoi 3015 m invece offre un Panorama grandioso su tutta la valle di Cogne, Granpa e il vallone Grauson.


Discesa ON:
Anche sulla bibbia regionale il sentiero faccia N che scende nel Grauson non è segnato ma sappiamo esserci ed anche recentemente sistemato, gli ultimi nevai non sembrano impensierire quindi .... Zo de Lè !
Pronti via e perdiamo subito diottrie sul traverso verso il colletto su sfasciumi affidabili. Dal colletto senza nome ci affacciamo sul baratro verso il lago di Money 500 m più sotto. Calma e Gesso. Sentiero ripido e a chiocciola con infiniti tornanti stretti, strettissimi, persino in salita e comunque tutti teNNici ed impegnativi. Uno facile non c'è. Gli amanti del genere godranno come i ricci mentre gli altri malediranno questa relazione. Noi ci siamo divertiti un sacco, con calma e provando anche più volte i passaggi più hard core. Una Palestra da dottorato di ricerca in Tornantologia. Wow ! Dal Lago l'affare si semplifica ma il sentiero rimane sempre perfetto bellissimo e panoramico. Qualche passaggio più teNNico tiene comunque il testosterone alto. L'ho già detto che è una figata ?
A 2300 ci si congiunge con l'Invergneux e ne si percorre la parte più bella e tecnica fino a Cretetta dove deviamo a destra su meravigliosa Moquette Imperiale direzione Pian di Teppe. Tutto pedalabile con qualche velenoso strappetto per riattivare il metabolismo. Sul traversino ho raggiunto l'estasi Zen assoluta.

Tralasciando la deviazione per Tsaplana e l'eventuale Punta Arpisson (troppo glabra) atterriamo al Pian con breve discesina tecnica. Palina indica Colle Garin a 3h. La ciurma si ammutolisce e il malumore serpeggia. Ammutinamento vicino. Con false promesse di vichinghe nordiche nude e disponibili tra un pedale e una spintarella arriviamo a Arpisson 2300 m su sentiero già percorso qui tsa setse Qui si compie l'insurrezione e la Ciurma abbandona la nave circuita dal pensiero delle mogli all'Ikea. Il comandante però è ultimo a lasciare la nave e lemme lemme fa rotta verso il Colle Garin 2815 m 500 metri direzione Nord. Passato il pratone ripido sopra l'alpeggio il vallone si apre e si mostra in tutta la sua bellezza. In alternanza PSP con inaspettato magnifico pedale su altipiani verdissimi l'ultimo tratto ascensoristico ci scodella al Colle. Panorama bifronte sul vallone di salita e la valle Centrale verso il rifugio Arbolle. Eventuale discesa da questo lato non ciclabile per diversi cento metri apparentemente.

Discea ON:
Primi tornanti hard core e rischiosissimi poi pornografia alpina a chiocciola. Dal bivio per piccolissimo bivacco Nebbia e lago Garin si va via belli come il sole su sentiero tecnico e qualche rolling stones. Brevissima pietraia NR e poi ancora lussuria spinta. Tornati all'alpeggio Arpisson meglio mantenere la destra rispetto alla traccia per prendere subito il sentiero anzichè andar per fiori in freeride bucolico. Passato il ponticello la lussuria cresce esponenzialmente. Ancora Moquette d'antologia ma con alternanza di passaggi più rocciosi e tecnici farciti da tornanti e qualche radicetta. Le ultime diottrie sono definitivamente perse. Man mano che si scende il ST si semplifica e si velocizza. Valutare anche deviazioni su Epinel per aumentare il coito finale altrimenti si atterra ebeti e ciechi a Cretaz dove in pochi minuti rientriamo alla base vita.

In sintesi: Epic Tour tecnico e di grande soddisfazione come solo la Valle di Cogne sa regalare.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 41 km
Dislivello: 2700 m
Tempo:11 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro

Traccia gps: Creya Garin












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