sabato 1 novembre 2014

Corno Bussola 3022 m

Itinerario di cicloalpinismo riservato agli amanti del genere con lunghi tratti di portage e discese tecniche ed esposte.

Il Tour dei laghi di Palasinaz è un classico e tra i più noti itinerari della VdA ma se siete irresistibilmente attratti dalle cime e dalla fatidica
quota 3000 allora il Corno Bussola non puo' mancare nella collezione. Il biglietto costa un lungo portage e il passaggio per alcuni tratti attrezzati ma con la dovuta cautela e con condizioni meteo perfette si puo' fare.

Partenza da Brusson zona laghetto con ampio parcheggio disponibile a patto di partire di buon ora. Salita tranquilla su asfalto fino ad Estoul e su forestali dopo.
Il percorso è abbastanza intuitivo e segnalato. Si risalgono in pratica i pendii degli impianti invernali e poi si entra in un bel vallone del torrente Messuère a quota 2100.
Sempre tutto pedalabile con bei rattoni ripidi sotto il rifugio Arp quota 2425 m. Breve e simpatico traverso poi ancora pedale fino all' Alpe Palasinaz prima di un breve tratto a spinta che ci
porta nella zona dei laghi attraverso un ponticello in pietra. Da qui le paline escursionistiche danno 1,5h per la vetta. Ambiente idilliaco.
Si costeggia il Lago della Battaglia sulla sponda destra ma una volta oltrepassato si trascura la deviazione a destra del giro classico e si prosegue pedalando lungo il sentiero 3C.
Nei pressi del Lago Potcha conviene fare una bella pausa, quota 2500 e rotti e prepararsi per la lunga spallata finale da 600 m D+ piuttosto impegnativa.
Nei pressi del colle Bussola troveremo un tratto attrezzato ma è preparato molto bene e lo si supera senza particolari difficoltà ma con attenzione.
Il sentiero è sempre ben tenuto ed evidente fino al bivio 3C-3D dove diventa più difficile, ripido e su terreno friabile ma oramai ci siamo e dopo qualche gradone siamo finalmente alla croce metallica dei 3022 m del Corno Bussola.
Panorama a 360, obbligatorio scegliere una giornata limpida x godere in pieno dello spettacolo.
Discesa. Ritornare da dove siamo saliti lungo il 3C non sarebbe niente male ma la cresta est lungo il sentiero 3D è veramente unica.
Il primo tratto scendendo dalla cima è iper trialistico e in diversi tratti non pedalabile a meno di grossi rischi.
Dal bivio in poi le cose migliorano decisamente, dopo un breve tratto su sfasciumi il sentiero si mantiene praticamente sempre in cresta, relativamente largo e quasi tutto pedalabile ma sempre esposto.
Entusiasmante. Praticamente una planata sopra i laghi sottostanti. Poco prima dell'ultimo tratto che porta al colle Palasinaz altri due tratti attrezzati con corde e scalini.
Da qui in poi l'itinerario è in comune con il classico che scende lungo il vallone di Mascognaz dove il divertimento e l'impegno tecnico non mancheranno ma il cuore rimarrà sempre lungo la meravigliosa cresta.
Arrivati a Mascognaz si potrebbe provare il 14D invece del 14B riportato dalla traccia che risulta spaccabudella e braccia.
Con un po' di poderali e qualche ST si arriva cosi a chiudere l'anello (ultimo tratto della traccia è su bitume causa foratura ma volendo c'è il percorso delle piste da sci tutto off road).

Giro da mettere negli annali ma mi raccomando casco in testa ben allacciato, luci accese anche di giorno e PRUDENZA sempre.

NB: anche se fatto in senso opposto qui potete vedere tutto il primo tratto fino alla cima:
https://www.youtube.com/watch?v=zm6m_nUYbKU

Ndr: la salita molto meglio cosi: https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/19642

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 43 km
Dislivello: 2000 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Molto Duro

Traccia gps: Bussola


PdM a 3000 m

"Una planata sui laghi sottostanti"

La mia Foto preferita

Roll a Fat one

sabato 18 ottobre 2014

Rifugio Mezzalama 3009 m

Itinerario di Cicloalpinismo con lunghi tratti di portage.

Impegnativa mezza giornata in uno dei più suggestivi Rifugi della VdA.
Astenersi fighe de legn

Start da collaudato parcheggio di Saint Jacques 1700 m
Pedale su ottima poderale fino ai Piani di Verra Inferiore 2050 m. Primo spettacolo impareggiabile.
Ancora buona ciclabilità e siamo ai Piani Superiori 2340 m dove takiamo zu driz per driz (volendo si puo' aggirare sulla dx seguendo la traccia di discesa per ingannare un po' le pendenze).
Quasi 700 m di Portage praticamente integrale ci trascinano fino al Rifugio letteralmente dentro i ghiacciai di Verra. Se lo avete lungo non sarebbe male lasciare il comodino qui e salire fino al Rifugio Guide Ayas 3425 m ma anche "accontentadosi" del Mezzalama il panorama è entusiasmante specie pensando di essere in compagnia dell'amata biga che ci sollazzerà fino a valle.

Discesa ON:
Ripercorriamo tutta l'esaltante morena fatta in salita facendo ballare parecchio l'occhio anche se praticamente sempre in sella (ndr negli ultimi anni si è un po' deteriorata).
A quota 2600 m lasciamo il sentiero dell'andata verso l'Alpe di Verra Superiore (easy) e torniamo ai piani inferiori su orografica sinistra. Sentiero molto bello, un po' discontinuo ma niente di drammatico con finale appena prima dei piani particolarmente esaltante.
Breve relax e deviamo a destra su evidente sentiero TMR. R'n'R' molto segnato dai passaggi e senza percorso obbligato. Shackeraggio totale ed impegnativo fino a Blanchard (ndr ho tentato anche variante Fiery ma mi sono incasinato su una falsa traccia) dove facciamo consueto appello per verificare denti e ossa.

In conclusione Itinerario unico e immancabile. Se il dislivello è un po' troppo ghei potete abbinarlo al Rifugio Gran Tournalin su lato opposto oppure al Palon Resy  :-)

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 21 km
Dislivello: 1350 m
Tempo: 6 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro

Traccia gps: Mezzalama

Yeppah

Bisogna accontentarsi

Pugnette alla valdostana




lunedì 15 settembre 2014

Rifugio degli Angeli 2950 m

Itinerario di Cicloescursionismo in Valgrisenche in puro stile AM Valdotaine.
Panorami mozzafiato e discesa infinita.
Il prezzo da pagare è un lungo portage di 700+ m ma ne vale, come sempre in questi posti, assolutamente la pena.

Start da campo sportivo di Valgrisenche.
Dopo qualche tornante in salita si costeggia il lago di Beauregard in falso piano per qualche km fino all'evidente deviazione sulla dx per il lago di S.Grato. Da qui in poi facile sterrato pedalabile fino a quasi quota 2200m (attenzione cartelli un po' fuorvianti seguire nr 14).
Inoltrandoci nel vallone di S.Grato dopo ponte in cemento si spinge/porta un pochino fino ad un bel falsopiano pedalabile fin sotto l'ultima balza proprio sotto il lago dove con un breve portage arriviamo al magnifico lago chiuso tra imponenti pareti di roccia, 2462 m.
Sulla dx attraversando altro ponticello in cemento e dopo qualche decina di metri a spinta andiamo a prendere un bel traverso in discesa che ci porterà fino ad Arp Vieille aggirando l'omonimo monte. Ad un certo punto il 14 si divide, seguire in leggera salita il 14B. Sul plateau erboso sentiero non molto evidente, tenere la destra.
Breve risalita a spinta alla capanna Margherita 2373 m e poi discesa con qualche tornante simpatico fino alla poderale che porta appunto a Arp Vieille 2220 m.
Qui comincia la parte più dura e non pedalabile (tranne un bel tratto in corrispondenza dell'abbandonato rifugio Grova 2400 m).
Il sentiero è comunque perfettamente tenuto e ben tracciato permettendo di guadagnare dislivello su pendenze mai mortali e con decine di tornanti fino finalmente ai 2950 m del passo senza nome appena sopra il rifugio degli Angeli.
http://www.rifugiodegliangeli.it/

La lenta discesa fino a La Bethaz 1625m parte appena sotto la terrazza iper panoramica del rifugio. E che discesa ! 1300 m di D- per quasi 10 km. Non meno di 1,5 h.
Rocce, flow, qualche passaggio più tecnico e tornanti come se piovesse (quasi tutti fattibili).
Mediamente mai troppo difficile ma in vari punti bisogna far ballare l'occhio sia per il sentiero (comunque ben tenuto) che per l'esposizione.
Attorno quota 2600 breve risalita di poche decine di metri.

Planati su La Bethaz si riprende asfalto della regionale fino allo start.

La traccia prevede poi un'altra risalita "defaticante" sull'altro versante della valle seguendo prima il lago su sponda est, poi poderale mai ripida fino a quota 2150 dell'alpe Bois per andare a prendere il sentiero 2 che ci collega alla parte finale di una delle discese di questo itinerario:
http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/3320
Non potrebbe esserci miglior modo per chiudere la giornata. Praticamente Gardaland per bikers.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 42 km
Dislivello: 2200 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Medio
Condizione fisica: Duro

Traccia gps: Valgrisenche++

Lago di S.Grato 2462 m


Traverso verso Arp Vieille

Pedalage con vista

Valgrisenche Baby !

Comodo Portage

Vista verso SW poco prima del Rifugio
 
Poco prima del Lago Morion

Si parte
Siamo proprio sotto il ghiacciaio Morion e il Ruitor

Discesa da ricordare negli anni

.... luuuunga



venerdì 29 agosto 2014

Fourcla Champagna 2806 m

Bellissimo giro in Engadina ideale per una mezza giornata di passione.
Il mega traversone in leggera salita da Languard 2330m a Muottas Muragl 2456 m è semplicemente fantastico.
Tutto ridicolmente pedalabile e con panorama folle per 7 km. Non a caso si chiama Panoramaweg.

Start da Pontresina.
La cosa più difficile del giro è trovare parcheggio. Ci siamo arrangiati presso uno slargo poco prima del paese. Forse conviene lasciarla nei pressi del campeggio qualche km prima oppure farsi rapinare nei parcheggi a pagamento.
Arrivati a Pontresina si seguono indicazioni e si risale la pista da sci sotto la seggiovia che conduce ad Alp Languard. Ripidissimo con tratti a spinta. 300 m D+ di passione.
Poco prima dell'Alpe la salita si fa umana e si va fino a Muottas Muragl contenti come dei Pasquini. Come detto sentiero perfetto con pietraie livellate come il salotto di casa. 10 e lode.
Da Muottas Muragl si pedala ancora ma man mano che si sale verso i 2713 m del Lej Muragl bisogna preventivare qualche tratto a piedi ma poca roba.
Al lago Muragl una volta riempita la seconda scheda di memoria della macchina foto si puo' decidere se salire anche alla Furcla Muragl 2891m in a/r, ridiscendere la Val Muragl fino ai bivio di quota 2364 m e risalire in portage alla Chamanna Segantini 2731 m oppure come abbiamo fatto noi prendere a sinistra per la Fourcla Champagna 2806 m con facile portage.
Discesa su versante opposto nella selvaggia valle Champagna prima su sfasciumi morenici e terreno instabile poi sassi a punta e infine bello e divertente sentiero nel bosco.
Nella parte intermedia abbiamo avuto qualche piccola difficoltà a seguire il sentiero avendolo fatto col buio quindi in questo tratto fate ballare l'occhio alla ricerca dei segnavia piuttosto che seguire la traccia ciecamente (cmq anche a detta dei locals questo tratto non è ben segnalato).
Terminata la discesa si rientra a Pontresina su ciclabile per 6 km circa.

Ottimo giro quindi con diverse possibilità di extension e/o divagazioni sul tema.
Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 30 km
Dislivello: 1200 m
Tempo: 6 h
Difficoltà tecnica: Medio
Condizione fisica: Medio

Traccia gps: Fourcla Champagna

giovedì 28 agosto 2014

Punta Chaligne 2600 m

Regno dello scialpinismo la Punta Chaligne è un noto itinerario anche MTB già facilmente reperibile in rete ma non qui sul forum. Lo propongo con panoramica variante iniziale.

Start da Arpuilles facilmente raggiungibile da Aosta salendo verso GS Bernardo. Piccola slargo \ parcheggio proprio all'ingresso del paese.
Seguire la SR41 Salassi per 3 km circa per poi prendere una bella poderale sulla destra che sale dolcemente (pure troppo) fino ai 2280 m dell'alpeggio
Tza de Metz. Questo tratto è molto piacevole e lungo (12 km), in gran parte all'ombra ma anche con bella vista su Grivola, Emilius e compagnia.
Da ultimo alpeggio breve portage prima e spinta dopo sulla facile cresta fino alla cima posta a 2600 m e schizzi.
Bellissimo panorama a 360 sulle vette circostanti e con vari sentieri in vista che invitano all'esplorazione (molti appartenenti al Tour du Mont Fallere).

Discesa fino al colletto e breve risalita alla Punta di Metz dove il panorama si fa ancora più bello e la discesa in cresta emozionante anche se non particolarmente difficile (traccia in alcuni punti un po' scavata). Si scende per circa 400 D- fino ad un evidente quadrivio sulle carte segnato come La Tzira dove si prende a sinistra per ricongiungersi subito alla poderale della salita.
A posteriori mi sono pentito di non aver continuato la discesa su sentiero iniziale fino a Thouraz quota 1700 m (o addirittura a Caillod quota 1300 m) da dove si può rientrare sempre sulla poderale di salita con traverso fino a Vignon.
Risaliti brevemente ancora fino Tza de Metz si seguono le latenti indicazioni del sentiero 1A che ci condurrà praticamente fino alla macchina. I segnavia sono pochi ma facendo attenzione si riesce a seguirli.
Tutta la discesa da Tza de Metz a Arpuilles a dire la verità non mi ha entusiasmato anche se ci sono dei tratti molto carini. Un po' troppo facile e praticamente tutta dritta.

Non sarà un giro epico ma pur sempre una mezza giornata spesa bene

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 26 km
Dislivello: 1800 m
Tempo: 5,5 h
Difficoltà tecnica: Facile
Condizione fisica: Medio

Traccia gps: Chaligne

martedì 26 agosto 2014

Val Clavalitè

Itinerario escursionistico con dislivello modesto ma con 400 m di portage e in ambiente di alta montagna da non sottovalutare.

La Val Clavalitè è un vero gioiello nascosto della VdA. Una valle bellissima, poco conosciuta e lontanissima dai flussi turistici dei merenderos.
Da qualche tempo l'accesso è molto più semplice di una volta potendo arrivare fino al suo ingresso a quota 1500 m con l'auto. Parcheggio comodo alla fine della strada asfaltata che sale da Fenis (bella da fare in cronoscalata con la bdc con tanto di cartelli segnaletici con dislivello e pendenze). Si percorre tutta la valle su poderale senza possibilità di errore (a quota 1600 m potete evitare la scorciatoia su sentiero a spinta e continuare su poderale tenendo la sinistra). A quota 2150 m si puo' fare una sosta al bivacco Borroz-Rotary praticamente un albergo a 5 stelle altro che bivacco (avendo tempo si potrebbe fare il Tour della Tersiva dormendo qui). La poderale finisce a quota 2430 m a Etsele Damon. Da qui portage su sentiero non sempre evidente ma con direzione intuitiva fino a congiungersi al sentiero che scende dal Col Pussy. Panorama da urlo sul sottostante lago di Medzove. Foto a raffica. A sinistra si arriva subito al Colle d'Etsele 2800 m. Impegnativa discesa su versante opposto con tornanti stretti, ripidi e fondo non facile. Okkio ! In alcuni punti si scende giocoforza dalla bici ma comunque emozionante. Costeggiamo ora il lago sulla sx fino al casotto della guardia forestale e poi scendiamo lungo il vallone selvaggio del Savoney. Qui la discesa non è continua e si scende spesso dalla bici ma l'ambiente è sublime e qualche passaggino lo si porta a casa. Scesi qualche cento metri di D- il sentiero diventa sempre meglio diventando veramente divertente. Pure troppo visto che a quota 1750 m ho ciccato la risalita sulla destra che avevo preventivato per aumentare il dislivello fino ai 2100 m di Bella Lana. Pazienza. Giù ancora qualcosina e si arriva sulla poderale dell'andata.

Edit 2020: Bella Lana mappata qui http://www.ciclodisagio.com/2020/09/testa-di-pian-fret-2715-m.html

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 28 km
Dislivello: 1400 m
Tempo: 6 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Medio

Traccia gps: Clavalité

Testa di Liconi 2930 m

Bellissimo itinerario di Cicloalpinismo con 1100 m di portage.
Il lago, il panorama dal Colle e dalla Testa di Liconi valgono ogni goccia di sudore spesa per raggiungerli.

Start da Villair frazione di Morgex proprio in corrispondenza dell'inizio della sterrata dove ci sono paline esplicative dei vari sentieri. Parcheggio su strada lungo il torrente.
Seguire la ripida poderale dai 900 m della partenza fino ai 1850 di Liconi, attenzione solo al bivio a quota 1450 m dove si tiene la sinistra (ma viene naturale).
Tutta sterrata tranne i pezzi più ripidi dove è asfaltata. Giunti all'alpeggio di Liconi non resta che spingere prima e portare dopo risalendo la ripida valle.
Chi non vuole affrontare il duro portage puo' deviare sul sentiero 3 in falso traverso e fare una bella discesa sempre su Morgex tutta a tornantini.
Appena si supera il bastione roccioso già ben visibile da alpeggio Liconi si entra in Paradiso, il lago è semplicemente meraviglioso. Talmente bello che costeggiandolo non ci si accorge neanche di salire ancora fino al colle a quota 2670 m dove poco prima riusciamo persino a pedalare un pochino. Dal Colle altra vista commovente sul Bianco.
Si sale ancora lungo un sentiero ben tracciato con tanto di scalini di pietra fino finalmente ad arrivare alla Testa di Liconi e al bivacco Pascal. Non oso immaginare che spettacolo sarebbe dormire qui, da fare prima o poi !
Fino a qui fatica del diavolo e panorami da follia, pero' adesso è ora di divertirsi perchè ci attendono 2000 m di discesa !
Per i primi 100 m bisogna avere pazienza perchè ci sono i paravalanghe che intralciano il sentiero ma poi ci si tuffa letteralmente sopra Morgex su sentiero mai troppo difficile (a parte qualche breve passaggio) ma sempre godurioso prima su spazi aperti e poi nel bosco. Solo ultimissima parte diventa banale ma oramai siamo pienamente appagati e rientriamo alla macchina su bitume in leggera salita.

Assolutamente consigliato.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 27 km
Dislivello: 2000 m
Tempo: 7 h
Difficoltà tecnica: Medio-Difficile
Condizione fisica: Duro

Traccia gps: Liconi






lunedì 25 agosto 2014

M.Roisetta 3334 m

Itinerario di Cicloalpinismo. 1100 m di portage.
Panorama maestoso dalla cima e 2500 m di discesa.
Partenza da La Magdeleine. Ciclabile fino a Chamois e salita al colle Fontana Fredda 2450 m (vedi altri itinerari già presenti). Fin qui tutto in sella. Al colle prendere subito il segnavia 31 e scendere per 250 m D- su sentiero tecnico fino al bivio a quota 2230 m. A destra seguiamo il segnavia 29 (che ci condurrà fino in cima) da qui in poi le pedalate sono solo simboliche e per brevissimi tratti. A parte la fatica non ci sono passaggi difficili o pericolosi. Ultimi 300 su sfasciumi e roccette. Dalla cima la vista spazia su tutta la conca della Valtournenche, e le principali cime della VdA. Solo il Gran Tournalin di poco più alto limita parzialmente verso SE. Vale tutta la fatica fatta.
Discesa da affrontare con cautela per il fondo cedevole fino a 3000 ma non particolarmente pericolosa. Attorno ai 2800 tratti non ciclabili ma brevi se si indovina la traccia giusta cosi come anche lungo il falso traverso fatto in salita ma a queste quote non ci si puo' aspettare un PS tutta scorrevole. In questa traccia ho scelto di scendere lungo il sentiero di salita 29 ma volendo si potrebbe provare anche il 26 che ha sicuramente almeno 100-200 m di dislivello non ciclabili sotto la cascata ma dopo diventa bello (edit 2023 il sentiero è stato recentemente sistemato ed è ora ipertecnico ma percorribile con 1 solo passaggio realmente impossibile). Da quota 2400-2500 m ci si puo' finalmente rilassare e godersi un discesone bellissimo. Da Cheneil in giù il sentiero è stato perfettamente pulito (estate 2014) e sembra fatto apposta per le mtb. Arrivati a Buisson si rientra a La Magdeleine con funivia + ciclabile.

Per gli amanti del genere e delle altissime quote una bellissima gita che consiglio, per tutti gli altri assolutamente da evitare.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 41 km
Dislivello: 2500 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro

Traccia gps: Roisetta

Altro Limunin

Non siamo solubili in acqua


venerdì 18 luglio 2014

invergneuXL

L'Invergneux è una figata ok, la discesa è lunga ok, ma arrivati in fondo non vi manca qualcosa ?

Vi suggerisco allora questa versione XL che ottimizza l'ultima parte di discesa da Gimillan (tutte le tracce che ho visto sprecano i 200 m di dislivelllo finali su sentiero troppo facile o per banali tagli se non su asfalto) e propone una extension fino alla miniera di Colonna per un'altra fantastica scapicollata.

Tutto noto quindi fino a Gimillan dove andiamo a prendere con pochissimi minuti a spinta il sentiero nr 3A che ci fa prima godere per altri 3 km abbondanti in ST su falso piano (solo i maledetti tralicci rompono un po' le palline e la poesia in alcuni tratti) e poi giunti al bivio per Arpisson ci rende ciechi dalle pugnette con una serie di tornantini veloci e puliti per poi sbucare su poderale. Da Epinel poi si riesce ancora ad evitare la regionale per un pezzo e si rientra a Cogne rapidamente.
Birretta e via. Altro giro altra corsa.
Stessa salita dell'andata (eh si è il prezzo da pagare) ma arrivati a quota 2300 prendiamo a sx la poderale che dopo circa 4 km diventa ST quasi tutto pedalabile fino alla miniera abbandonata di Colonna. Altra libidine inebriante di tornanti su ST imperiale.
A quota 1850 la traccia prende a dx su sentiero veloce ma se volete ancora r'n'r allora andate a sx su Champolong.

Giro dedicato all'amico JAG con cui ho avuto l'onore anni fa di condividerlo.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 62 km
Dislivello: 2500 m
Tempo: 10 h
Difficoltà tecnica: Medio
Condizione fisica: Duro

Traccia gps: InvergneuXL

il Grandissimo JAG maestro del disagio ante litteram


questo lo avete fatto tutti vero ?

zo de lè


grattacu


Bei Tempi



giovedì 3 luglio 2014

Petit M.Blanc e Petit Poignon

Bellissimo giro che unisce due itinerari già noti in rete ma che davvero non puo' mancare neanche qui. Completo di tutto natura-panorami-salite pedalabili-storia e ... discese perfette e super divertenti.
La traccia prevede 250 m di portage inutili dopo Rhemes St Georges, voi state sulla poderale che non sbagliate. Partenza da Villeneuve loc Champagne, asfalto fino a Le Bioley poi ci si addentra lungo una bella poderale nella Val di Rhemes fino a St.Georges da dove sulla sx si entra nel Parco del Gran Paradiso. Raccomando quindi particolare attenzione nel non lasciare segni del ns passaggio, massimo rispetto. Si sale fino ai 2170 del colle lungo una bella salita dall'ottimo fondo e se siete fortunati col meteo anche bellissimi scorci panoramici. Dal colle suggerisco una capatina in portage fino alla croce del M.Pallaise 2400m. Foto a go-go. Panozzo, protezioni e si scende ancora al colle facendo dei tagli freeride x evitare la traccia troppo semplice. Sentiero 1 sulla dx. Da qui senza possibilità di errore (al primo tornante svolta a sx) vi aspetta un luna park di infiniti tornanti, facili ma divertentissimi. Attenzione ai tratti esposti. A quota 1100m girando a dx breve trasferimento lungo altra poderale-sentiero che ci permette di evitare asfalto della regionale. Siamo ora in Valsavaranche. All'altezza di Chevrere scendiamo alla frazione e ancora lungo uno sterrato raggiungiamo Champlong Dessus dove incroceremo la poderale per la salita al Petit Poignon. Anche qui salita con fondo perfetto fino ai 1580 m di Poignon (acqua). Dall'ultima baita parte la seconda discesa, sentiero 2A, se possibile ancora più bella della prima. Festival del tornantino ancora una volta fino a Pont d'Ael dove non si puo' non fermarsi a visitare il fantastico ponte romano appena restaurato. Siamo all'inizio della valle di Cogne. Senza attraversare il fiume prendiamo sulla sx un bellissimo e panoramamico ST fino alla famosa breve galleria (portare una lucina). Attraversata ci aspettano ancora curve, tornanti e pugnette su ST fino all'asfalto che faremo solo per 200 m perchè riprenderemo ancora un ST più smosso sulla dx fino al bitume dove a sx in 10 min torniamo alla macchina.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 48 km
Dislivello: 2400 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Medio
Condizione fisica: Duro

Traccia gps: PBlancPoignon

liSSio

Tornantismo

Sguardo verso la valle Central