lunedì 13 giugno 2016

Rifugio Coda

Itinerario di Cicloalpinismo ‎con 500 m D+ di portage ma che permette di esplorare ambienti unici altrimenti ostili alla mtb.

Start da Lillianes da bel parcheggio lungo torrente Lys 650 slm, qualche decina di metri verso valle e inizia la salita sulla sx. Bitume, zero traffico e pendenze piuttosto sostenute fino a quota 1350m dove, ignorando indicazioni per il rifugio Coda a dx, comincia un piacevole tratto di poderale-pista fondo. Breve discesina e poi ancora pedale fino a Goillas 1815 slm. Fine pedalage. Modalità duathlon ON anche se fino a Serrafredda le chiappe tornano brevemente in sella. Il sentiero e' ben tracciato spesso su gradini naturali quindi si sale di quota molto efficacemente in un ambiente roccioso davvero notevole nonostante la quota non hymalahiana. Dopo il bel laghetto alpino di Gaudin 2083 slm e tralasciando la deviazione x M.Mars con un ultimo sforzo verticale si arriva al panoramico colle Sella 2254 slm. 10 min di traverso e siamo all'accogliente Rifugio Coda tappa storica del TDG (unico rifugio piemontese della gara). La traccia non lo prevede ma vale la pena anche salire alle spalle del rifugio alla vicinissima Punta Sella. La discesa parte bene fino al colle Carisey 2100 slm, da dove si rientra sul lato valdostano, dopodichè siamo sul trialistico spinto discontinuo. Alla biforcazione con il 3 teniamo la sx per una brevissima risalita su gradini. Ancora qualche su e giù di sella e siamo al Colle Portola 1985 slm. Si tira un po' il fiato su tratti più scorrevoli sul Plan de la Bosa per poi affrontare scogli fissi impegnativi e fisici fino ai pratoni che precedono La Sassaz dove attraversata la strada una orribile scalinata ci porta all'inizio della mulattiera che purtroppo ci accompagna fino a valle per 700 m D-. E' la AV1, ben tenuta e spesso non semplice ma troppo artificiale per i miei gusti. Si sbuca esattamente al parcheggio.

Gita per amanti raid escursionistici.
Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 24 km
Dislivello: 2000 m
Tempo: 6 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro

Traccia gps: Rifugio Coda






sabato 4 giugno 2016

Fallere XL

Altra magnifica cavalcata ricca di panorami, storia e discese da national geographic.
La zona è abbastanza conosciuta, qui ho cercato di mettere insieme il meglio possibile.

Partenza da Bellair, Sarre (AO) da comodo parcheggio (alternativa più avanti all'Istituto Clinico).
Bitume tranquillo con zero traffico fino a Verrogne dopo aver attraversato frazioni caratteristiche e panoramiche. Appena dopo il torrente ci sgranchiamo un po' le gambe con breve spintage su sentiero ma in alternativa si puo' seguire sempre la strada fino a Vetan (perdendo pero' un centino di dislivello). Dopo un po' di camel trophy arriviamo con bella poderale a Vetan appunto dove già troviamo le indicazioni per il rifugio Fallere che seguiremo sempre (ci sono varie alternative ma abbastanza equivalenti). Da qui in poi è tutto off road ma sempre ben battuto e mai troppo ripido. In piena estate immagino una bella caldazza visto che sono tutti immensi pascoli senza un filo d'ombra. In 7-8 km circa arriviamo al bellissimo rifugio Fallere posto in posizione strategica per varie gite e circondato da sculture in legno davvero notevoli e originali. Dal rifugio al lago delle Rane è un attimo dove finalmente ci aspetta un po' di cammellage. Prima ripido ma breve poi attraverso falsipiani alpini fino all'anfiteatro che precede il lago Fallere che attraversiamo grazie ad un sentiero ciclabile e spettacolare (in caso di neve anche un po' pericoloso). Giunti al lago sormontato dai bastioni rocciosi del Fallere (quota 2500 scarsi) lo costeggiamo a sud per evidente e segnalato sentiero prima di imboccare un valloncello che con divertente discesa ci porta all'alpeggio la Nouva. Breve trattto su poderale e a quota 2200 m prendiamo a sinistra per una fetentella salita fino all'imbocco del traverso in direzione Col de Metz la cui deviazione tralasciamo per congiungersi su ST più basso. Tranne pochi metri il resto è Super, panoramicissimo, ben tracciato e tutto in sella. Spettacolo fino alla località segnata come La Tzira già segnalata su quest'altro itinerario della Chaligne Chaligne. La discesa fino a Thouraz credo di non averla mai percorsa ma solo sognata. Impossibile che esista un sentiero largo due spanne su moquette imperiale di aghi, liscio, ben tracciato e immerso in un bosco incantentevole. Infatti dopo pochi minuti ci svegliamo bagnati sulla poderale che prendendo a destra ci riporterà in quota. La strada sale sempre dolcemente e la vista sulla frana della Becca France impressionante, http://www.lovevda.it/it/banca-dati/7/geositi-e-miniere/sarre/frana-della-becca-france/2537
Sono altri 7-8 km per circa 600 m D+. Giunti a La Combaz la tentazione di salire con 45 min di portage direttamente alla Becca è forte ma invece proseguiamo su poderale fino a Tsa de la Comba dove passiamo in modalità ST e le indicazioni, sempre presenti fino ad ora, spariscono. La direzione è comunque intuitiva e risalendo il crinale quasi sempre a pedale ma duro arriviamo ad un cimotto senza nome quota 2300. Fine salita. La discesa parte su facili sfasciumi ben evidente. Poco più sotto in corrispondenza di una precaria indicazione a terra gialla prendiamo a destra su sentiero quasi invisibile. Qualche leggero su e giù, una pietraia e siamo pronti per il gran finale non prima di altro formidabile view point sulla frana e su tutta la valle centrale. I 700 m D-fino a Bellun sono tra i migliori di tutta la VdA per qualità e cura del territorio. Niente di particolarmente tecnico ma un ST perfetto senza un sasso fuori posto ben disegnato e veloce. Probabilmente ci passano il folletto due volte al giorno. Giunti a Bellun attraversiamo la strada e prendiamo il nr 9, su tante cartine non segnato ma molto evidente. Una vecchia mulattiera divertente e rocciosa la cui insidia maggiore è il fondo molto molto secco e dallo scarso grip. Dopo altri 700 D- di giostra arriviamo ad una poderale a quota 900 dove ho sbagliato e mancato l'ultimo tratto di sentiero prendendo a dx anziché continuare dritto.

Il giro è lunghino ma puo' essere facilmente accorciato o al contrario abbinato ad altre gite tenendo il rifugio Fallere come base.
Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 48 km
Dislivello: 2700 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Medio
Condizione fisica: Duro

Traccia gps: Fallere XL