Pausa contemplativa e si scende in relax tra un tripudio di laghetti su magnifico sentiero di lastroni perfettamente segnalato. La surfata è relativamente breve ma vale la giornata. Arriviamo belli soddisfatti al bivio che incrocia il GTA, sguardo rivolto al passo di Andromia 2260 m che dovrebbe essere la seconda cima di giornata, col binocolo si riconosce parte di quello che doveva essere potenzialmente un bel sentiero disagio ma che ora appare in stato di abbandono: parte sotto infestata dalla vegetazione, parte alta solo una enorme frana. Vabbeh proseguiamo attraversando un tratto di pietraia e poi con discreto breve vertical fino al passo di Variola 2250 m. Splendido scorcio sulla val Divedro, sul Teggiolo, il monte Leone, il pizzo Valgrande e in fondo pure la forca di Aurona: tutto intorno solo pietraia, anche una eventuale discesa da quella parte la vedo durina per un bel tratto.
Pranzo e si scende: discesa breve ma divertente, qualche passaggio interessante, poi pietraia vietata ai comuni mortali e con qualche saliscendi si ritorna al bivio precedente. Da qui parte bene fino all'alpe Variola di sopra 1980 m, poi parte uno dei sentieri più noiosi che abbia mai percorso fino a tornare all'oratorio di San Bernardo (in bici si intende).
Riassunto: infinito sali scendi poco pedalabile, ci sono pochissimi tratti in sella per cui valga la pena, qualche tratto nel finale ma non ricordo neanche più in che punto del tragitto. Unica nota positiva l'incontro con Raffaele che sale bici in spalla per raggiungere l'alpe Dorca e poi scendere dalla costa d'Agrello. Concludiamo prendendo verso la Gomba 1200 m, prima su facile gippabile poi su divertente boschivo passando per Gallinera 1400 m, poi su discreto ma breve tornantismo e abbiamo finito.
In conclusione: prima metà top, seconda metà siamo sotto la sufficienza.
Consiglio: allungare partendo da Bognanco Fonti, magari salire ai laghi del Paione superiore (già censiti da Alberto) e perchè no una capatina al lago di Variola più alto e poi verso il pizzo del Rovale . Per la discesa, arrivati all'alpe Dorca scendere dalla costa di Agrello (tagliare per Monsignore), per la quale cito il report di Raffaele dopo averla percorsa: ''sotto l'alpe Dorca sentiero quasi nullo e ripido, poi iniziano gli alberi ma sempre ripido e poco evidente fino a un risalto roccioso da fare a piedi. Poi inizia il bosco e diventa una libidine. Non finisce mai. Altro tratto che si perde più sotto sopra l'alpe Agrello' .
1500 metri D+
8 ore
In conclusione: prima metà top, seconda metà siamo sotto la sufficienza.
Consiglio: allungare partendo da Bognanco Fonti, magari salire ai laghi del Paione superiore (già censiti da Alberto) e perchè no una capatina al lago di Variola più alto e poi verso il pizzo del Rovale . Per la discesa, arrivati all'alpe Dorca scendere dalla costa di Agrello (tagliare per Monsignore), per la quale cito il report di Raffaele dopo averla percorsa: ''sotto l'alpe Dorca sentiero quasi nullo e ripido, poi iniziano gli alberi ma sempre ripido e poco evidente fino a un risalto roccioso da fare a piedi. Poi inizia il bosco e diventa una libidine. Non finisce mai. Altro tratto che si perde più sotto sopra l'alpe Agrello' .
1500 metri D+
8 ore
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