Altro giro relativamente breve (ma intenso), stavolta in valle Devero, in attesa che il ginocchio si riaggiusti completamente (sperem).
Start dal parcheggio a pagamento sopra Goglio (1520m) prima della galleria. Classica e battutissima salita pedalata che attraversa l’alpe Devero, Crampiolo (1780m), Spygher (1920m), Canaleccio (1984m) e poi, con rattoni che costringono anche a proseguire in spinta, arriva all’alpe Forno inferiore (2220m). Niente acqua. Proseguo in spinta/spalla su facile sentiero H18, per alcuni brevi tratti ciclabile, molto panoramico sui laghi sottostanti. Ultimo tratto che aggira un piccolo nevaio residuo (20 metri facili anche senza ramponcini) e siamo alla bocchetta d’Arbola (2409m). Stupendo panorama sul lato svizzero, qualche foto e si scende. Primo bellissimo tratto su pavimento di pietroni perfettamente ciclabile, poi si scende con pendenze relativamente modeste ma sempre in modalità FBL, si continua cosi fino al bivio dove prendiamo la via dell’Arbola e poi ancora fino ai 2250m circa, dove ci attende un sentiero da disagio puro: chiocciola selvaggia, stretta in molti punti, da guidare senza mai un tratto in relax. Nonostante la pendenza è sempre necessario lavorare di pedale per non impuntarsi sui molti ostacoli che si incontrano. Le penalità che pago sull’intera discesa non son poche ma trascurabili rispetto alla bellezza del tragitto (consigliato dotarsi almeno di forcellino di ricambio per un approccio più hard). Arrivo bello soddisfatto al lago di Pianboglio (2000m) e risalgo in spinta fino ad intercettare di nuovo la gippabile che mi riporta all’alpe Forno inferiore. Da qui prendo l’H98, inizialmente in facile spinta poi in alternanza a tratti in spalla, passo un pianoro con un piccolo laghetto e mi avvicino alla pietraia finale a cicra 2450m. Sorpresa: dopo un breve tratto di pietraia, sulla sinistra inizia un sentiero in condizioni eccellenti che porta fino allo Scattaminoia (2599m). Mi affaccio sulla val Formazza, panino e si scende. Acqua finita. Percorro al contrario il sentiero della salita, molto flow rispetto alla prima discesa ma ugualmente suggestivo e panoramico: primo tratto su traverso, poi pietraia con alcuni tratti ciclabili se si prende la giusta traiettoria anche fuori traccia, infine super flow su sentiero pettinato. Per il rientro prendo il sentiero del grande Est, interamente ciclabile, bellissimo, arrivo all’alpe la Satta (2200m), scendo costeggiando un torrente su tratto appena ricondizionato, molto divertente, con suggestiva vista lago. Arrivato all’alpe della Valle (2083m) e decido che basta così. Taglio sull’H14, speriamo di non toppare: sentiero per metà formato da scogli fissi con effetto ventosa pazzesco (evitare se umido), tutti inclinati verso il lago, una goduria incredibile, cercate di includerlo nel tour se ne pianificate uno da queste parti. Rientro al parcheggio con mini deviazione offroad con tornantismo nel finale.
Tour consigliato, allungabile sicuramente nel finale. Alla prossima
Dislivello: 1600 m
Lunghezza: 31 km
Traccia: Arbola Scattaminoia