domenica 15 luglio 2018

Col de Brison 2480 m

Itinerario dal dislivello contenuto ma comunque impegnativo con salite ripide e 500 m di spintage-portage.

Col de Brison 2480 m ennesimo magico colle della VdA con vista su M.Velan.

Start da comodo parcheggio proprio dal comune di Valpelline 1000 m (pochi posti). Subito rattoni fino al centro visitatori di Frissoniere. Piacevole poderale fino all'inquietante Ru du Mont (sotterraneo ma pedalabile con una mano su filo in acciaio di protezione, luce quasi obbligatoria anche il tunnel è illuminato). Relax con qualche breve tratto esposto fino a Mont Rion dove cambiamo versante.
400 m di salita mortalmente ripida e siamo all'Alpe della Beria Superiore 1900 m dove, salvo simbolici ed idilliaci colpi di pedale, procediamo in regale Breve Spintage ® fino a piccola area pic nic quota 2170 m. 300 m di portage a chiocciola e siamo al colle.
Doppio panoramico affaccio sulla conca di By e Velan da un lato e le varie becche tracciate anno scorso:

Becca di Viou 2856 m
Becca di Viou XL Tour
Vessonaz Full

Discesa ON
Si parte subito con il botto di una serie di tornanti fetentelli, poi traverso alpino lungo tutta la Grande Combe fino a Breson. Qui possiamo scegliere se continuare sulla AV1 od ottimizzare il dislivello diretti su Valpelline. La seconda che hai detto. Sentiero Imperiale di moquette e pigne, semplice ma godurioso senza sorprese. #Laselandaaa totale fino all'alpeggio Dzon dove fatichiamo a trovare la traccia appena sotto il caseggiato. Poi via ancora di moquette. Troppo facile ? Non temete perchè il guado del torrente è piuttosto complicato causa detriti e alberi delle slavine inverno 2018. 10 min di ravanage. Riconquistato il sentiero sotto Breson Bassa andiamo via di nuovo spediti su mulattiera. Ultimi 200 m ancora tecnici su ST stretto, scavato e rolling stones. Se fatto sotto il diluvio come mi è capitato non facilissimo.

In sintesi 6h spese gran bene e una tacca sui colli del TOR in saccoccia.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 21 km
Dislivello: 1600 m
Tempo: 6 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Col Brison

Tranquilli dura poco

Traversi

Va che bel fio'

Colle ben poco noto ma comunque passaggio del Tor

Poseraggio come da regolamento

appesi sulla Valpelline

giovedì 12 luglio 2018

Becca di Nana 3010 m XXX

Itinerario di CicloAlpinismo difficile e riservato agli amanti del genere.

Becca di Nana l'avevo già tracciata anno scorso qui:

Becca di Nana 3010 m XXL

con percorso più semplice ma molto lungo nella versione trans valliva.

Questa traccia invece ottimizza il dislivello lasciando tutte le energie per le discese. Molto impegnativa la prima e lunghissima la seconda.

La scorciatoia è la cresta NW che unisce il Colle di Nana 2700 m alla cima. È un tratto meraviglioso su traccia di sentiero con vari punti esposti e almeno 3 passaggi dove occorre arrampicarsi. L'ultimo in particolare pochi metri sotto la vetta è oggettivamente complicato da passare con la bici al seguito. Seguire con attenzione i labili bolli rossi. Non ci sono aiuti fissi.

I 1000 m di dirupo sdrucciolevole sulla Val d'Ayas e i 1800 m di eterogenea libidine fino a Buisson saranno ricordati a lungo.

Buon divertimento ma prudenza.


Edit 2020: il sentiero in cresta è ora bollato anche giallo con percorso un pochino più semplice nei passaggi critici e sono state aggiunge catene.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 48 km
Dislivello: 2200+ m 2800- m
Tempo: 10 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Molto Duro
Traccia gps: NanaXXX

sabato 7 luglio 2018

Balconata del Cervino XL

Il nuovo panoramico sentiero di Torgnon per il lago Tzan inaugurato ad ottobre 2017 e subito battezzato qui Tour de Tzan 2732 m permette una nuova interpretazione della classica Balconata del Cervino evitando quasi completamente le poderali. Traccia XL.

Start dalla Capitale subito in discesa con varianti su Antey da leccarsi i gomiti.
Risalita a Chantornè lunga ed impegnativa andando a prendere rigorosamente tutti i rattoni più ripidi. Sentiero Family Bike al contrario (VIETATO ad Agosto) fin quasi al Collet dove parte appunto il nuovo ST che ci permette di pedalare incredibilmente fino al Bivacco / Lago di Tzan 2489 m. Ambiente e sentieri fuori dal comune. Dal lato opposto del lago, aldilà della comunque semplice pietraia, andiamo a prendere l'AV1 che ci permette di circumnavigare tutta la Comba di Chavacour. Una breve e simpatica discesa qualche Breve Spintage ® ma soprattutto un ottimo traverso e siamo all'Alpe Vaeton. Subito dopo deviamo sulla sx per la sottovalutata Finestra d'Ersaz 2290 m. Sentiero pettinato in discesa con vista 5* sul Re e dopo l'Alpe Fornace ci congiungiamo con la solita poderale per Cignana. Da qui in poi è in comune a Cignana++

Imperdibile

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 63 km
Dislivello: 3000 D- 2400+ m
Tempo: 11 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Durello

Traccia gps: BalconataXL

sabato 16 giugno 2018

Tour della Regina

Entusiasmante ed inedito Tour Cicloalp con Portage e discese teNNiche.

Start da Rovere 930 slm piccola frazione di Challand St Anselme da comodo parcheggio con acqua.
Attraversato il ponte costeggiamo l'impetuoso torrente Evancon lungo una bellissima poderale inizialmente poco curata ma via via sempre più bella fino a diventare meraviglioso ST poco prima di Arcesaz.
Attraversata la regionale andiamo a prendere il classico Ru d’Arlaz fino a Brusson 1300 slm dove non possiamo che bitumarci per 3-4 km fino a Delaz 1560 slm dove deviamo per le Miniere d'oro di Chamousira recentemente restaurate e visitabili http://www.chamousira.it/it/la-miniera-d-oro-chamousira-brusson/
Deviazione molto bella e panoramica che parte con un Breve Spintage ® , prosegue su bigliardo di moquette in lieve discesa e raggiunge il Pozzo Principale in sano Portage di 15 min dove un ST imperiale ci riporta a Beuregard (acqua). Taglio assassino su mulattiera e siamo a Estoul 1800 slm dove senza possibilità di errore pedaliamo tranquilli fino ai 2100 dell’Alpe Fenetre e in pochi minuti a piedi al facile Colle Ranzola 2170 slm. Doppio affaccio bucolico verso la Valle del Lys e di grande inspirazione per future avventure.
200 m di cammellage (non interessanti per una eventuale discesa) e siamo alla Punta Regina 2388 m. Elevazione modesta ma sontuoso panorama a 360.
Protezioni on. Ottimi tornanti, breve traverso fino al Passo della Garda e cambiamo versante entrando nel Vallone di Froudiere. Ancora tornanti questa volta più difficili e altro traversino fino alla imponente frana che evitiamo su ST alpino non perfetto ma ludico. Atterrati al torrente di Graines 1870 slm sarebbe veramente un peccato non visitare almeno il lago inferiore di Froudiere 2040 slm in a/r in modalità Breve Spintage ®. Meraviglioso !
Il ritorno è un po’ discontinuo a causa della poca pendenza ma tutto sommato non male galleggiando su scogli fissi fino all’incrocio precedente.
Passata la martoriata zona della frana in pochi minuti a piedi ci portiamo verso la prossima salita con un tratto di poderale e un simpatico ST quota 1740 m.
200 m di pedale durello e 300 di poco efficiente Portage (sentiero a tratti poco o non evidente) e siamo sotto la Cleve di Moulaz 2233 m. Uno scoglio piuttosto difficile e ciclisticamente inutile da salire e peggio ancora da scendere ma che regala altro panorama 5* su tutta la valle.
La discesa parte maluccio su labilissima traccia di sentiero ma appena sotto pur mantenendosi molto rustico e un po’ sporco migliora notevolmente offrendo buoni passaggi e remunerazione.
Si deve praticamente con un lungo traverso in discesa aggirare tutta la comba di Champlong passando per valloncelli vari e mettere in conto una breve salitina. L’inverno 2018 ha complicato il tutto con residui di valanga e diversi alberi a terra ma l'ambiente ripaga di tutto come sempre.
In vista dell’alpeggio di Moulaz possiamo tirare il fiato e concentrarci solo sulla fantastica discesa. Fondo Valdostano Doc di Moquette Imperiale e pignette scarligabiker. Prima parte veloce e abbastanza rettilinea fino a Champ Tsucon (dove ignoriamo invitante deviazione a sx) e poi via via più guidata fino a 1670 slm dove comincia, prendendo il dirupo a sx non segnato sulle mappe, un delirio assoluto di tornanti. Un paradiso del nose press con tornanti tutti belli e ben distanziati ma assolutamente mai banali. Una perla nascosta, un premio di giornata da scrivere negli annali e tramandare ai nipoti. TOP TOP TOP !
Attorno ai 1300 slm la vegetazione cambia non più aghiforme quindi il ST diventa più insidioso ma sempre tecnico e divertente.
Morti ma felici come dei bambini baciamo la poderale del Vallone di Chasten, ci sdraiamo ancora increduli a terra. Finita ? non ancora ! Raccimoliamo le ultime energie e via ancora su bellissimo ST-mulattiera fino al caratteristico Pont de Pera.
Pochi metri di salitina e di poderale e poi giù ancora a sx con ultimo stupendo ST ottimizzando al 100% il dislivello arrivando praticamente a due passi dalla macchina.

In conclusione più che un itinerario è un’avventura faticosa ed esigente ma di grande soddisfazione se affrontata con la giusta preparazione psicofisica.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 32 km
Dislivello: 2300 m
Tempo:11 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Molto Duro

Traccia gps: Regina



Colle Ranzola 2170 m

Panorama della Regina

Si parte dalla Punta
Passo della Garda in vista


Poseraggio al Froudiere

Panorama dalla Cleve di Moulaz

Poseraggio bis



domenica 3 giugno 2018

Massa del Turlo 1956 m

Selvaggia traversata AM nella bassa Valsesia. Discreto Portage e discese da non sottovalutare.

Start dalla bellissima Varallo 450 m da piccolo parcheggio ma con acqua a disposizione.
Piacevole salita bitumata attraverso frazioni fuori dal tempo passando da Camasco e Corte-Costa 800 m.
Attraversato il ponticello le pendenze diventano hard core sempre a doppia cifra e spesso con un 2 davanti.
In breve siamo al Colle del Ranghetto 1272 m dove saliamo all’Alpe della Piana per essere sicuri di prendere acqua (in realtà se ne trova anche appena sopra e quindi si puo’ evitare il tratto a piedi in traccia di sentiero).
Fiancheggiamo il Monte Ostano con buon pedale fino alla sella sotto il M.Croce 1643 m che raggiungiamo con Breve Spintage ® e qualche scenografico tratto in sella. Simpatica discesina lungo la cresta NW tra i rododendri (in fiore in questo periodo) e siamo al Colle del Campo 1571 m.
Su pendenze non estreme ma CON bici al seguito guadagnamo in sequenza il M. La Mazza 1816 m e il Colle quasi isoipse del Giandolino.
Un ultimo tratto ancora in facile cresta ci porta alla croce di vetta del Massa del Turlo 1956 m.
Noi non abbbiamo visto una cippa lippa ma il panorama dovrebbe essere spettacolare se avete il Kiul di imbroccare giornata limpida (assai rara da queste parti).
Insieme al panozzo tirate fuori dallo zaino anche qualche vecchio Jolly non ancora speso perchè la discesa parte liSSia liSSia senza difficoltà su ampio e scenografico spallone ma va via via inKazzandosi notevolmente su scogli a punta. Tutto ciclabile tranne pochissimi metri lineari ma FBL !
Passata la Cima Ventolaro il ST torna ad essere più semplice e molto guidato ma con ancora 1 passaggio spaccacorna in agguato.
Dall’Alpe Piane 1100 m diventa normale e divertente amministrazione lungo veloci mulattiere fino a Barattina.
Asfalto e struscio in centro ci riportano all’auto ma si potrebbe forse provare a passare dalla chiesa di S.Pantaleone su lato opposto del torrente.

In conclusione n-ma avventura mai banale e di buona soddisfazione.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 29 km
Dislivello: 1600 m
Tempo: 7 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Durello

Traccia gps: Turlo



Senza tattoo state a zero

domenica 27 maggio 2018

Creste di Mera

Itinerario di AM spinto con Portage impegnativo e discese teNNiche.

Start da Scopello presso parcheggio impianti con acqua a disposizione.
Breve trasferimento su piacevole ciclabile fino a Riale dove prendiamo la strada per l’Alpe Meggiana. 17 tornanti bitumati e poco dopo l’Alpe della Crotta deviamo su cementata rattonata fino al colletto dell’Alpe Pizzo dove si apre ottimo affaccio sulla Val Sorba e naturalmente il Rosa.
Circa 300 m di Nobile rüsage e facile (se non c’è neve) Portage e siamo alla bella cima del Bo di Valsesia 2020 m.
Breve pausa anticoncezionale e ci paracadutiamo lungo la cresta con ripidoni e 1 passaggio solo per specialisti del trial.
L’entusiamo è effimero perchè per raggiungere il Testone delle Tre Alpi occorre scammellare sul filo di cresta su e giù passando dalla Colma di Colora 2018 m e con ultimo rampage bello verticale che con neve come abbiamo trovato il 27/5 diventa un bel passatempo.
Gli ottimi panorami verso le 3 valli rigenerano le energie e la lunga e facile cresta ciclabile (tranne pochi metri appena sotto la cima) fino a La Crocetta 1780 m imbarzottiscono a lungo. Da qui un bel traverso a tratti insidioso ci pedala discretamente fino alla prossima bocchetta.
Non fate i ciaparatt e non fatevi sfuggire anche la Cima d’Ometto 1912 m che si raggiunge molto più velocemente di quello che si possa pensare e che regala in discesa del Trial di ottima qualità.
Attraverso la Colma dei Lavaggi 1696 m scendiamo su sentiero scassatiello fino all’Alpe Presa (sorgente acqua poco prima) e deviamo decisamente verso sinistra passando qualche valloncello e qualche breve risalita.
Da Alpe Oro del Tosga 1420 m variometro tutto negativo su ottimo sentiero ricco di tornanti amichevoli e divertenti su fondo di foglie grippose (ma sotto il fondo è scarlig). Una bella discesa lunga e di soddisfazione ma attenzione al finale saponetta dove spaccarsi le corna è un attimo. Risbucati sul Sesia in 1 min siamo alla meritata birra.

In conclusione ottima scarlingata che nella versione full richiede passione per il genere ma che puo’ essere facilmente addomesticata grazie alla nuova ciclabile Mera/Meggiana in quota.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 29 km
Dislivello: 1700 m
Tempo: 7.5 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro

Traccia gps: CresteMera

giovedì 26 aprile 2018

Tour del Diavolo

Itinerario esplorativo in bassa valle alla ricerca del Diavolo che la leggenda narra aver costruito il ponte sul Lys a Pont St Martin.

Start padano da Pont St Martin 350 m.
Schifiamo la regionale x Gressoney e ci inerpichiamo subito sull'assolato lato orografico dx con un bel taglio ignorante giusto per mettere in chiaro da subito il tenore della giornata.
Asfalto deserto fino a Perloz e proseguiamo fino a Chamioux dove al tornante in leggera discesa prendiamo una bella mulattiera (non evidente) che attraversa il torrente di Nantay su scenografico ponte. Un paio di km su spettacolare e perfetto traverso ci pedalano fino a Lillianes (ultimi cento metri forse meglio stare più bassi per evitare pietraia). Serpentone di bitume e siamo al villaggio di Varfey 1150 m adagiato su poggio con bella vista sul prossimo colle di giornata sotto La Croix Curma e il m. Mars dal lato opposto. Cambio assetto. Traverso fino a Derbelle su bel sentiero e scendiamo ruspanti fino Cretaz (dovrebbe esserci anche un diretto passando da Miotcha). Tagli rudi e spinosi e siamo a Chemp vero motivo di questa deviazione. Un villaggio monoabitante ma museo a cielo aperto di scultura: https://www.guideturistiche.vda.it/passeggiate-tra-natura-e-cultura/un-villaggio-trasformato-museo-cielo-aperto-un-sogno-diventato-realta/
La discesa su Nantey 550 m è una centrifugata di scogli fissi e gradini come se non ci fosse un domani, non molto divertente ma si scende.
Recuperati i neuroni finiti negli scarponi ci prepariamo alla lunga risalita fino a Pesse 1300 m. Balordone totale, non oso immaginare farla in piena estate.
Da Pesse finalmente relax in Portage per quasi 400 m su bellissimo sentiero a svolte ignorando la deviazione per la Croix Courma perchè ancora innevata il 25/4/18 (roba da “ometti” comunque).
Siamo in zona protetta per rarissime specie di Peonie http://www.perloz-peonia.it/home.asp?l=ita&t=1
Dal Colle altra ottima vista bifronte sulla valle centrale e il m.Crabun (meta cicloalpinistica).
Pronti per la banana.
Sentiero meraviglioso, tecnico, esposto, a chiocciola su terreno Alpino di prim'ordine (qualche breve risalitina). Una figata.
A La Cou 1350m altra cartolina con panorama su alto Canavese, bassa valle, Forte di Bard e il lontano Grand Combin. Proseguiamo la discesa su evidente e a tratti impegnativa mulattiera fino a quota 950 m dove una scellerata e diabolica deviazione ci ha indotto al dritto su Arnad (sulla carta molto invitante). Cinghialata furiosa per 200 m di dislivello a ciclabilità .... discreta (leggi 20%). Non contenti, una volta atterrati sulla poderale la prendiamo in salita per un centello fino alla deviazione di Pioule e ritentiamo. Altra ravanata epica su "sentiero" ben segnalato in giallo ma veramente funesto. Raggiunte le frazioni alte di Donnas bacio rituale all'asfalto. Salvi. Anche questa volta il Diavolo dovrà attendere.

In conclusione un giro per specialisti ma che con le dovute modifiche potrebbe diventare abbordabile anche per i ciclisti (soprattutto la deviazione sotto La Cou).

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 37 km
Dislivello: 2300 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro

Traccia gps: Tour Diavolo