sabato 8 marzo 2025

Tre Faggi - Sorgenti Enna - Bura

Si parte da Sant' Omobono Terme (400m slm), Val Imagna BG. Snobbiamo il trattamento benessere alle terme e cominciamo il giro di oggi con un pedale comodo su asfalto, comunque poco trafficato, fino a Corna Imagna.
Prima dell'antico nucleo di Ca' Gavaggio si svolta a dx e la strada s'impenna su cementata per circa 200m+. A 1000 m degna di nota una bella radura con vista che si apre sulla val Brembilla ...  primo fotoricordo di giornata e primo spuntino, olè!
Si prosegue su sterrato fino ai famosi Tre Faggi, la Stonehenge bergamasca (1399 m), dove troviamo locali assembramenti di merenderos. Raggiunto il baracchino appena sotto, sgomitiamo per un caffettino con bella vista su tutta la pianura e sugli antennoni del Linzone. Riprendiamo il trasferimento su stradone e poi su per un super single track praticamente tutto pedalato (topperia), che si sviluppa su ampi spazi aperti fino al passo di Valbona 1422 m. Siamo sulla costa del Palio, che spettacolo!! Si pedala su ampia cresta erbosa, spartiacque tra la Val Imagna e la val Taleggio con il Resegone innevato di fronte e le Grigne alla sua destra.. Mica male dai! splendido panorama anche sulle Alpi e le Orobie brembane.
Schifiamo il passo del Palio per puntare subito a nord il sentiero dei Grandi alberi, alla ricerca delle spettacolari sorgenti dell'Enna. Zö de lè!
Il percorso, dopo il primo grande faggio secolare, si fa parecchio foglioso e un po' sporco, ma scendibile. A 1050 m ci ritroviamo in un piccolo nucleo di una manciata di case in mezzo al bosco (Frasnida) con punto acqua tattico. Breve tratto di una vecchia mulattiera e ancora sentiero tra foglie e rametti, ma ciclabile fino al guado del torrente. Si rimonta l'altro versante e inizia un lungo tratto che costeggia il torrente con qualche mangia e bevi. Occhio a qualche punto esposto (FBL), ma nel complesso davvero suggestivo!! E con un paio di chicche: le cascate d'acqua dove nasce l'Enna e il passaggio adrenalinico su un ponte di legno sopra ad una gola molto profonda ... se soffrite di vertigini meglio non guardare sotto!!
Raggiunta la strada, cambio di assetto: ginocchiere giù, sella su e si riprende a pedalare su strada asfaltata fino al passo di Bura 884m. Da qui l'asfalto termina e la pendenza aumenta.. Animo! Ma la stanchezza si sente.. e mi gioco la carta gellino (probabilmente nello zaino dalla scorsa stagione) per ripigliarmi.. Desciulet Paolo, senò indomà ansè che amò.
Stradone e poi bel st finale pedala, spingi, porta, ripeti e siamo alla bocchetta Piazza Cava (1150 m). Ora, sarà tutta discesa su sentieri dalle moderate difficoltà tecniche (a meno di un brevissimo tratto all'inizio più difficile S3) ma moolto godibili!
Pota.. An và che'n vula! L'ultimo sentiero ci catapulta praticamente a due passi dal parcheggio. Birretta per recuperare i sali minerali perduti e si rientra.

In conclusione: giro alla scoperta di due valli, passando per begli ambienti, più o molto meno frequentati, spesso panoramici e a due passi dalla città.. ottimo per le mezze stagioni.

Distanza: 45 Km
Dislivello: D+ 2100m
Tempo: 8 h
Traccia gps: 3 Faggi Enna Bura


Autore Paolo S.




















Punta Elgio 2800 m (quasi) Rupe Gesso 2400 m Formazza winter ed.

Bollettini neve e inviati speciali dalla Formazza segnalano buone condizioni neve con discreto rigelo notturno. Comoda sveglia alle 03.30 e prima dell'alba siamo kulo in sella.

Per allungare il brodo partiamo da Ponte VB 1280 m casomai volessimo estendere anche verso il Vannino nel pomeriggio (see ciao). Strada fino a Riale 1700 m, poi ottimo innevamento e battitura fino al Maria Luisa 2160 m. Tutta la sponda del Lago Toggia è pressata da eroici ciaspolatori che ci regalano 2 spanne di trail perfettamente pedalabile fino al Passo S.Giacomo 2300 m (si ma ... ocio !).
Topperia che vale già la giornata !
Dal passo traccione autostradale portante, questa volta scialpinistico, che sarebbe un peccato non sfruttare. E così tra spintarelle e portagino arriviamo incredibilmente fino alla spalla della Punta Elgio. Ci fermiamo al montarozzo quotato 2600 m con vista assoluta a 360 a cavallo della Val Bedretto. Marooo !
Discesa semplice ma da equilibristi per stare obbligatoriamente sulla traccia di andata, tranne breve loop-ino, fino al passo dove migliora ulteriormente anche se il caldo dell'irragiamento di marzo comincia a farsi sentire.
Risaliamo sempre con ottimo pedale verso il lago Castel e poi ancora verso i Boden in ambiente magnifico lumando i canali del Corno Castello 3100 m e della bocchetta di Castel. Ultimo tratto ripido e faticoso in portage e siamo alla Rupe del Gesso 2438 m, semplice ma di grande effetto con la bici.
Discesa sempre dalla via di salita senza particolare impegno tecnico ma piacevolissimo. La neve ha oramai mollato troppo e anche i tagli sotto il Maria Luisa sono inutili dunque dopo il primo ribaltone a 360 ci dedichiamo alle sgumme sulla poderale modello @montagnavera.
Dalla Cascata del Toce tentiamo il sentiero estivo ma è una ravanata totale.

In conclusione: itinerario semplice ma panoramicissimo e di grande gusto. Immancabile nel CV del Fattone ma da valutare sempre attentamente perchè le insidie si nascondono anche nei tratti apparentemente innocui (soprattutto la parte che costeggia il lago Toggia).

Distanza: 44 km
Dislivello: 1800 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Facile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Elgio Rupe Gesso Formazza


































domenica 23 febbraio 2025

Monte Pizzocolo 1581 m

Meteo loffio, il Garda illude con qualche raggio di sole. Proviamo sto Pizzocolo.

Start da Salò BS 100 m slm, appena fuori dalla statale. Molto comodo.
Un pò di asfalto ma con poco traffico (10 km) fin verso S.Michele poi ottima salita sterrata a tratti molto ripida ma sempre perfettamente pedalabile. A 1100 m brevissimo portage giusto per evitare di allungare dal passo dello Spino. Militare a tratti faticosa + qualche spintarella e ci siamo.
1581 m di panorama ciaparatt ma potenzialmente meraviglioso su tutto il Gardaland. Vabbuoh.
Barretta loffia al riparo della chiesetta appena sotto la cima e zò de lè !
Inizialmente si ripercorre il sentiero di salita con qualche tratto roccioso / scassato divertente poi un paio di tagli impegnativi ma brevi e a seguire sentiero delle Trincee. Un pò sporco ma niente male a parte cambio e forcellino fottuti. Dal rifugio prendiamo il sentiero delle Gemelle o Don Pablo inizialmente semplice poi via via più martoriato dagli anni, sassoso e da galleggiare. Al ponte delle Verghere, 600 m, idea era di scavallare e cambiare valle per evitare la sterrata ma dopo almeno 1h di ravanage avanti e indetro mi sono rotto i maroni e ritornato a S.Michele sulla forestale.
Finale ottimo e divertente dal M.San Bartolomeo 569 m (Corna di Salò).

In conclusione: non il giro dell'anno ma sicuramente una bella domenica di svago. L'Ikea può attendere.

Distanza: 41 km
Dislivello: 2000 m
Tempo: 7 h
Difficoltà tecnica: Medio 
Condizione fisica: Medio
Traccia gps: Monte Pizzocolo















domenica 2 febbraio 2025

Finale Ligure XL

Ogni tanto ci sta pure il Luna Park di Finale a patto naturalmente di non imbrogliare con i furgoni ma di soffrire di perenne maldichiul per tutta la giornata a pedale.

Tutto perfettamente mappato su https://www.finaleoutdoor.com/ ma non ho trovato in giro tracce complete. Ho filtrato quindi i sentieri più difficili e cuciti insieme assicurandomi che fossero aperti per la giornata.

Start da S.Bernardino (per mia comodità) -> Pianarella (il migliore) -> Finalborgo trasferimento -> Gorra (rattoni) -> Monte Collarina 600 m -> Cacciatore (bello tosto e oggi vaginoso) -> ottima risalita alla Base Nato 1000 m -> H e H veloce (pure troppo) -> Champery (capolavoro enduro) -> risalita al Colle Cravarezza 958 m -> Ingegnere (lungo e vario) -> Feglino trasferimento -> Cromagnon (ma ho ciccato il bivio) -> risalita dal Dolmen (spintarelle).

In conclusione: sicuramente non il mio genere, a parte il Pianarella, ma indubbiamente girone di altissimo livello che fatto al 2/2 mette d'accordo smanettoni e disagiati vari.

Distanza: 56 km
Dislivello: 2800 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Finale 20250202







sabato 11 gennaio 2025

Corna Trentapassi 1244 m

Classico hard core del lago d'Iseo, finalmente anche nella Bibbia.

Start da comodo parcheggio a Marone BS 230 m. Asfalto fino a Zone poi rattoni fino alla forcella 964 m. 300 m sotto minimo sindacale di Portage e siamo alla panoramicissima cima a piombo su lago. Top !

Discesa. Primissima parte impegnativa per fondo un po' rolling stones poi regolare fino al quadrivio dove ci si prepara per l'aviolancio. Inizialmente mansueto a parte qualche metro ripido oggi vaginoso poi sempre più ardito. Le difficoltà maggiori sono comunque concentrate sempre in pochissimi metri o su singoli passaggi quindi tutto sommato non del tutto mortale. Il sentiero è però sempre estremamente single e richiede massima attenzione. Ovviamente molto lento e con parecchie ripartenze da fermo a complicare i vari gradoni (un paio solo per kamikaze) in aggiunta a grip spesso non pervenuto. Tornantini carpiati a gogo fino in fondo. Molto assolato e piacevolissimo anche d'inverno. Se piace il genere sudo ma non muoro siamo ai massimi livelli. Astenersi smanettoni mascherati.
Sbucati sul lago struscio merenderos con sorrisino tipico di quelli scampati all'esecuzione e siamo veloci alla birretta ... ah no ci hanno tolto pure quella :-(  

In conclusione: trail immancabile, logistica dalla palude veloce. Marca giù.

Distanza: 19 km
Dislivello: 1100 m
Tempo: 4 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Medio-facile
Traccia gps: Corna Trentapassi