Itinerario di Cicloalpinismo "avanzato" con discese tecniche ed esposte da affrontare solo con la dovuta consapevolezza.
Punta Kurz 3496 m, un sogno coltivato per anni in attesa delle giuste condizioni di sicurezza e fattibilità diventato realtà in questa pazza estate 2022. Facilmente una prima assoluta anche nel clan del Disagio.
Start da La Ferrère 1700 m Valpelline se siete brianzoli con il braccino corto ma se avete il Suv da bauscia potete anche pagare i 3,6 euro dal parcheggio della diga di Place Moulin. In realtà sono partito più basso del dovuto perchè volevo esplorare anche il sentiero del fondovalle ma non ho poi fatto in tempo oggi. Vabbuoh.
Start da La Ferrère 1700 m Valpelline se siete brianzoli con il braccino corto ma se avete il Suv da bauscia potete anche pagare i 3,6 euro dal parcheggio della diga di Place Moulin. In realtà sono partito più basso del dovuto perchè volevo esplorare anche il sentiero del fondovalle ma non ho poi fatto in tempo oggi. Vabbuoh.
Traccia di salita semplicissima. Si costeggia alti il lago Place Moulin prima su strada poi su fantastico sentiero balcone anti merenderos fino ad imboccare il lunghissimo vallone d'Orein. Oltre 3 km fino a Plan du Gan 2468 m. Poca pendenza, pedale "discreto" e bellezza già a fondo scala. Dopo il pianoro una ripida balza con banali tratti attrezzati in nobile Portage ci scodella sui plateau superiori con rifugio Nacamuli in vista. Ancora alternanza pedalino-ino-ino, spintarelle, Portage e altra balza per arrivare finalmente oltre i 3000 m nei pressi del lago Collon che però evitiamo deviando a dx all'unico bivio mal segnalato. Da qui in poi non ci sono più sconti solo fatica, lacrime, sangue e Portage Asburgico su infinite pietraie di sfasciumi leggeri. Lemmi lemmi tagliamo verso gli ometti della cresta fino ad affacciarci sul ghiacciaio dell'Arolla con Les Bouquetins 3800 m a dominare il palcoscenico. Alle spalle l'Eveque 3700 m e la sua lingua di ghiaccio. Emozione a mille ma la meta sembra ancora lontana ed irraggiungibile. La Pinna ripidissima e il fondo sempre più instabile impongono spesso 3 passi per farne 1. Quella in vista sopra la testa tenta di illuderci essere la cima ma è uno scherzo. La Punta vera è protetta da una cresta ghiacciata che solo al pensiero di percorrerla con bici in groppa e baratro ai lati fa venir voglia di passare al Curling. In realtà i ramponi rimangono comodi nello zaino perchè un provvidenziale passaggio esposto di pochi metri permette l'ultimo push sulla cima. Punta Kurz 3496 m !
Entusiasmo, baci e abbracci con la fedelissima Phoebe. Tripudio di cime e ghiacci in ogni dove. Giornata fotonica e temperatura gradevole. Marooo !
L'elenco delle cime visibili è infinito: Dente Blanche, Tete de Valpelline, Dent d'Herens ... impossibile nominarle e riconoscerle tutte a 360.
Discesa ON: primi metri da pannolone espostissimo ma molto breve poi si riprende l'anticima con qualche passetto a piedi per affacciarci verso il Colle Collon. Più che una discesa in mtb è una surfata tra alternanze di sabbie e sfasciumi più o meno grossi. Aderenza non pervenuta. Purtroppo la gomma posteriore modello ritardante per lei stimolante per lui non mi permette ignoranza totale per paura di tagliare ma volendo si potrebbe essere ben più arroganti a patto di limitare i traversi il più possibile vista la scarsissima tenuta del fondo. Anche verso il colle meglio un zö de lè dritto per dritto che non la vaga traccia. Costeggiamo il lago su falsipiani e poi ancora ripido. Qui sentiero ben marcato ma estremamente secco e con scarsa tenuta. Qualche bel passaggio da circo Loffion ma anche qualche passetto di sopravvivenza senza indugio non abbassano il morale perchè subito dopo ci aspetta una bella sezione guidata e tortuosa prima di due o tre guadi rinfrescanti. Per evitare leggera risalita tagliamo diretti verso la piana pedalando scialli scialli nei torrenti glaciali. Relax. Segue ancora sessione varia e tecnica su bei roccioni cercando di rimanere in sella il più possibile prima della zona scalinata e attrezzata. 100-150 m di deportage sono inevitabili. Rimane tutto il lunghissimo vallone con solo un paio di appiedamenti ininfluenti per piccole frane. Menzione d'onore ai tornanti di quota 2400 m, belli tecnici ma non difficili. Si ripercorre antiesteticamente tutta la traccia dell'andata ma con gran piacere e luce del pomeriggio bellissima. Poca pendenza grande goduria alpina. Si potrebbe planare fino al rifugio Prarayer ma l'incubo delle ciabatte dei merenderos lungo il lago mi fa continuare sul balcone del mattino. Solo appena dopo Arpeyssaou scendiamo alla diga su bel sentierino simpatico. Si fa tardi, purtroppo o per fortuna un Consiglio d'Amministrazione familiare impone il taglio esplorativo del sentiero basso del Buthier e si torna in agonia su asfalto alla macchina.
In conclusione: itinerario sicuramente anticonvenzionale ma di una bellezza, esclusività e soddisfazione unici. Solo per Ciclodisagiati cronici e irreversibili.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 33 km
Dislivello: 2000 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile+
Condizione fisica: Molto Duro
Traccia Gps: Punta Kurz 3496 m
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 33 km
Dislivello: 2000 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile+
Condizione fisica: Molto Duro
Traccia Gps: Punta Kurz 3496 m
Great Post! Did you ever continue towards Arolla (Switzerland)? Is the path through the glacier d'Arolla marked ?
RispondiEliminaIt's on the to do list a great Tour thru Arolla but for now no yet. No much left of the Glacier and in september Collontrek race takes place so should be possible on bike too. see here https://www.youtube.com/watch?v=r74-smtdQCU
RispondiElimina@blackcoffe see this other adventure https://www.ciclodisagio.com/2023/08/cabane-bertol-3311-m.html
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