sabato 27 giugno 2020

Becca di Nona 3142 m Integrale

Itinerario di Cicloalpinismo con lungo portage e discese tecniche esposte.
Astenersi Matricole.

Becca di Nona ovvero l’Università del Cicloalpinismo assolutamente immancabile nel Cursus Honorum e già recensita nel 2015 qui http://www.ciclodisagio.com/2015/08/becca-di-nona-3142-m.html
Per il bacio accademico però mancava la versione Integrale senza aiuti meccanici di sorCa.

Start dal fondovalle della Plaine da piccolo e comodo parcheggio di Moulin 600 m, frazione di Pollein.
Tramite piccola scalinata lasciamo subito asfalto e accediamo alla forestale appena sopra. Causa demenza senile e alzheimer avanzato anzichè scender in leggera discesa ed andare a prendere la preventivata ex pista di slittino a Chenaux per poi salire a pedale a Gorrelaz, ci infrattiamo su poderale ripida e non mappata con pendenze ascensoristiche. A 900 m lavori in corso probabilmente per ennesima centralina acqua proprio sotto infida balza rocciosa. Triboliamo parecchio e spendiamo energie preziose prima di trovare finalmente un passaggio d’arrampicata potabile che ci possa ricongiungere almeno con il sentiero nr 4-5 che con Breve Spintage ci porta a Terre Blanche 1050 m. Partiamo bbbene :-)
Pedale sciallo sciallo fino al ponte sul torrente Comboè poi altro Breve Spintage per arrivare alla poderale per Reverier.
3 km di regionale inevitabile e torniamo off road a Saint Salò 1350 m per accedere alpeggio dopo alpeggio, les Gorres - Vacoz - Le Pousse, finalmente al Vallone di Comboè.
A Ponteill 1700 m le pendenze diventano missilistiche e non mollano un belino fin quasi i 2050 m di Comboè Inferiore. Accendiamo il motorino della ebike e taacc la pedaliamo quasi tutta a velocità imbarazzanti di un bradipo zoppo. Da Comboè Superiore il percorso è praticamente uguale al 2015 con la differenza che saliamo diretti senza passare dal Colle Carrel. Cambia poco, i quasi 1100 m di PSP (Portage Spintage Porconage) sono sempre quelli. La statua della Madonna Incoronata di Foggia protettrice dei Ciclodisagiati è sempre al suo posto. Il panorama sempre al Top e anzi in questo fine giugno, nonostante la giornata incerta, ancora più coreografico grazie alla molta neve nei versanti più in ombra e i laghetti effimeri color smeraldo. Pausa con pasta più buona del mondo e siamo pronti per i 2500 m di discesa !

Discesa ON:
I primi 1100 m sono veramente da Tesi di Laurea del Cicloalpinismo discesistico. Un po’ di discontinuità nella primissima parte, che a parte pochissimi passaggi il Maestro è riuscito comunque a ridurre veramente al minimo (don’t try this at home) ma dove anche noi umani abbiamo portato a casa qualcosa di soddisfazione migliorando l’edizione 2015, Lussuria Alpina nella parte centrale e R’n’R fisico fino all’inizio del bosco dove l’affare si semplifica un pochino ma l’occhio deve sempre ballare (FBL) soprattutto in giornate come queste da 7 ore di salita. Che Scarlingata !
Il Relax nell’altopiano di Comboè e il bellissimo taglio su ST a fianco della cascata fanno dimenticare facilmente i 2-3 centelli sprecati banalmente sulla forestale dell’andata (ma che in una lunga giornata come questa tutto sommato non danno fastidio).
A Ponteille tagliamo in diagonale su pratone fino al ponticello sulla sx ed entriamo sul 14D. 1 km in fantastico falso piano tecnico ed esposto a tratti a bordo Ru su alternanza di moquette, radici e prioni. Ocio Ambrogio a non finire a mollo nel Ru o peggio a sporcare di sangue il bosco sottostante :-)
Risbucati sulla poderale torniamo sui nostri passi dell’andata in discesina verso dx e ci infrattiamo poco dopo il ponte a sx sul nr 8. Rustichello e poco frequentato ma perfettamente ciclabile e pugnettabile a suon di tornantini. Fico !
A 1430 m il torrente Moriond ha spazzato via il sentiero ma l’occhio pallato dall’acido lattico puo’ facilmente intravedere sull’altra sponda il proseguo (no frecce a terra) leggermente più alto. 50 m di salitina e la ciurma si ammutolisce. Ai successivi 150 m di Portage l’ammutinamento e il linciaggio è vicino ma una provvida spettacolare cengia salva il capogita dando accesso al proseguimento della discesa. Ancora lussuria valdostana, leggermente sporca ma sempre roba di pignette e pugnette. Il morale torna alto.
Sopra la Barma il segnavia diventa 1A-1, il sentiero più veloce ma sempre piacevole. Ripassiamo da Terreblanche e con altro finale, un po’ da smanettoni, torniamo esattamente alla macchina (volendo si puo’ seguire integralmente l’1 e rientrare in leggera salita) belli freschi e barzotti.

In sintesi: Epic Ride riservato agli integralisti, fondamentalisti radicalmente ed irrecuperabilmente Ciclodisagiati ma di grandissima soddisfazione ed appagamento neuro sensoriale.


Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 32 km
Dislivello: 2700 m
Tempo: 11 h
Difficoltà tecnica: Molto difficile
Condizione fisica: duriZZimo

Traccia gps: BeccaNona Integrale














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