domenica 26 maggio 2024

M. Meabè 2565 m Becca d'Aver 2469 m Integralista

Come oramai da tradizione non si puo' dire Primavera senza una visitina alla Becca d'Aver.
La versione 2024 è integralista a zero asfalto con doppietta al Meabè, solo per operatori del settore con addirittura tratti di sentiero inediti.

Start da Antey 1000 m. Acqua alla piazza mercato. Ru de Filey oramai quasi abbandonato poi zü driz per Triatel 1580 m. Ottimo pedale fino all'arrivo della seggiovia Collet 2250 m prima su forestale poi su bellissimo e sudato ST del Family Bike (gamba bionica richiesta). Merenda. 50 m di finta discesa su nevai della pista da sci e traversiamo in Portage su sentiero verso il Meabè. Ai paravalanghe la faccenda si fa spessa con molta neve e fatica a fondo scala. Contrasti di colore meravigliosi tra lo smeraldo della primavera in basso e il bianco dell'inverno in cima. Merenda2 da sponsor tecnico Lidl e zö de lè. Oggi qualche passetto a piedi ma tutto sommato si riesce a scendere velocemente anche su neve profonda. La parte secca è sempre di grande soddisfazione e ben tecnica. Piccolo trasferimento e si risale alla Becca su sentiero pulito da recente Pink Trail passando da omonimo colletto. Vetta nr 2 e Merenda3. Sempre bello assai.
Discesone finale infinito con nell'ordine di comparizione: scorrevolezza alpina, tecnicismo abrasivo, moquette, ripidismo ammazzacrisiani, trasferimento, moquette, trasferimento sudato, traversi della morte, tornantismo moquettato a picco. Finale sciallo. Ribadisco massima attenzione su sentiero 14 con esposizione notevole e senza ritorno. Al momento 4 o 5 alberi a terra ma scavalcabili con un minimo di acrobazia.

In conclusione: la ricerca del Sacro Graal non avrà mai fine ma per il mese di maggio credo sia veramente difficile trovare qualcosa di meglio per gli amanti del Disagio.

Stay Wild

#ciclodisagio

Distanza: 30 km
Dislivello: 2500 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Molto Duro
Traccia Gps: Aver Meabè









domenica 19 maggio 2024

Brison 2200 m

Primavera 2024 incerta e nevosa, sfruttiamo la zona più assolata della Valpelline per cercare ossigeno in quota dopo troppo tempo a quote padane e completare la mappatura.

Start dal capoluogo fraz. Pra Villair 940 m, acqua poco più avanti. Dopo pochissimo asfalto saliamo a prendere il bellissimo Ru de Zaagne 1150 m che ci pedala fino all'inizio della salita vera e propria senza confluire con la regionale per Ollomont. Lungo monta-cala-spingi-porta su ottimo sentiero con viste meravigliose sulle cime ancora pesantemente innevate tagliando tutto il ripido pendio fino a Bas Breuson 1490 m, dove il sentiero si perde un pochino, e poi ancora tutto portage fino a Brison 2200 m. Pace, stambecchi e il colle a soli 30 min su di là ma ancora protetto da nevai insidiosi nei canaloni. Per oggi ci fermiamo qui. Paninetto più buono del mondo e zö de lè ! L'alta via AV è una garanzia e infatti il sentiero è commovente per cura e puliza. Relativamente semplice ma sempre piacevole e divertente anche se ben scorrevole. A Sucheaz pausa contemplativa e poi tratti tecnicamente più rilevanti percorrendo anche valloncelli tutt'altro che banali. Gran finale ipertecnico lungo sentiero apparentemente di recente tracciatura (probabilmente per evitare il torrente che crea danni tutti gli anni con violente valanghe e frane) tutto a tornantini strettissimi, ripidi e anche un poco ghiaiosi. Due verso destra sono rimasti incompiuti aspettando qualche giovane kamikaze di taglia telaio xxs. Ancora sentierello questa volta meno curato e dopo 1 min di discesa su asfalto riprendiamo a salire per forestale. Deviamo sul nr 1 e ancora monta-cala-spingi-porta ripassando per Breuson Bas (carina discesina prima del torrente) per poi salire in Portage all'Alpe Gay (non è colpa mia) e raggiungere in lieve discesa Les Arsines 1700 m. Panorama spaziale e secondo paninetto più buono del mondo. I prossimi 300 m negativi sono irreali, sentiero tutto ad ampi tornanti, moquettato e senza un rametto fuori posto. Ripercorriamo il sentiero 3 principale in salita, questo tratto è tutto perfettamente pedalabile, e scendiamo verso Chez la Ville come fatto qui: Col de Brison 2480 m. Questa volta niente grandine e dopo la prima parte banalotta ci godiamo il finale bello tecnico, roccioso e stretto fino in paese. Ripassati dal parcheggio l'orario permette ancora una piccola extension come defaticamento. La strada per Arpisson è tecnicamente ancora chiusa da ordinanza rinnovata nel 2022 ma perfettamente percorribile a proprio rischio. 500 m da tappa del Giro e ci siamo. Sentiero nr 5. Inaspettatamente curato e scorrevole. A parte qualche pietrone vaginoso poi ... full gas per chi vuole. Ultimissimi metri strada servizio inutilmente ripida. 

In conclusione, bellissimo giro volutamente concentrato in zona ristretta per poter esser percorso anche ad inizio stagione. Abbinato al Colle de Brison diventa girone totale.


Stay Wild

#ciclodisagio

Distanza: 27 km
Dislivello: 2500 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Brison 2300 m











sabato 11 maggio 2024

Torcola - Pusdosso - Porta delle Cornacchie

In attesa di tornare nel Paradiso della VdA ancora Potaland, ancora Valbrembana. Questa volta alta valle in zona nuova al cicldodisagio.

Start da lago di Bernigolo quota polenta 540 m. Il parcheggio della scuola kayak è riservato ma c'è micro piazzola tattica appena più avanti. Pronti via è subito ravanage rabbioso per evitare di fare il giro su strada per Moio seguendo farlocchi bolli rossi (evitare). Pedale sudatissimo da Moio fino alla Roccolo di Calche 1230 m. Portage da 100 per il Monte del Sole e zö de lè girandogli attorno su traverso senza infamia e senza lode con qualche appiedamento. Ripreso il sentiero principale è tutta discesa proprio fino in paese ad Olmo al Brembo. In totale sono 700 m generalmente abbastanza veloci ma anche con qualche sezione a tornanti più interessante. Pulito e divertente con ottima tracciatura. Cambio assetto e acqua con fontana oltre il fiume. Qualche spintarella e prendiamo l'antica via del Ferro, sentiero storico e assolutamente perfetto e pedalabile con bellissime frazioncine da attraversare. Scesi sulla statale la attraversiamo e risaliamo su mulattiera ripida e faticosa ma ancora interamente pedalabile fino a Piazzolo 700 m, bel paesino tranquillissimo. Riguadagnamo ora il colletto della mattina tutto in "facile" spinta ma piuttosto lungo. Dai 1200 pedale costante e ripido su forestale da ottimo fondo fino al Monte Torcola Soliva 1783 m. Ampi spazi e panorama Orobico ma anche ruderi e impianti. La prossima discesa ci aspetta poco più in là. Inizialmente troppo ripida e scivolosa con sentiero appena accennato. Pochi tratti fattibili. Man mano si semplifica e scorre poi via filante fino a fondo valle 720 m con ancora ottimo sentiero da Posdosso e mulattiera da Via Piana. Ammutinamento parziale del gruppo e si risale ancora una volta dal versante opposto in spingi-porta e qualche colpetto di pedale. 1h abbondante e siamo al Passo del Vendulo 1120 m. Bel pedale sciallo, iperpanorama dalla Porta delle Cornacchie 1200 m e dalla Cima Baresi con la Cima di Menna ancora interamente innevata ed ultima discesa sempre filante passando per le mulattiere di Bordogna e 650 m. Ultimissimo bel sentierino e arrivo fisicamente "dentro" la macchina con zero mm di trasferimento.

In conclusione, bel girone fisicamente impegnativo e divertente in discesa.

Stay Wild

#ciclodisagio

Distanza: 33 km
Dislivello: 2900 m
Tempo: 10 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile (2a discesa inizio)
Condizione fisica: Molto Duro

Traccia Gps:  Torcola - Pusdosso - Porta delle Cornacchie










domenica 5 maggio 2024

Venturosa 2000 m up and down

Visto dal Pizzo Grande qualche giorno fa il Venturosa sembrava fattibile con solo più che poca neve. Andiamo a vedere.

Start da parcheggio ciclovia Brembo 460 m qualche km prima di Lenna-Piazza Brembana, pochi posti. Pedale asfaltato ma non trafficato fin dopo Cespedosio-Era 1160 m. Spintage comodo fino al passo di Grialeggio 1690 m visto che il vecchio sentiero dai 1370 è stato 6 o 7 anni fa tutto semplificato e lisciato. Qui finalmente anche un po' di Portage e passata la baita del Giacom siamo rapidamente alla cima. Panorama non pervenuto ma si suppone molto bello e a 360, bel freschin ... zo de lè. Fino al passo trattasi di sentiero per capre orobiche quindi molto trialistico e non continuo. Oggi anche vaginoso. Solo per amanti del genere. A me è piaciuto. Dal passo è un po' da gheipraid ma purtroppo la neve a nord non ci ha concesso anelli diversi. Più interessante ma sempre facile parte sotto i 1370. Trasferimento verso Baita Campo 1440 con qualche rattone e prendiamo il lungo sentiero fino a Olmo. Qualche su e giù pedalibile poi tutta discesa. Carino ma abbastanza sporco e ruspante. Da provare anche quelli che scendono più diretti a valle verso Piazza Brembana. Sbucati su forestale la si risale con qualche spintarella per poi procedere su ottimo ST pulitissimo e pedalabile. Bello. Tralasciate le deviazioni continuiamo a mezza costa con sentiero via via più rustico alternando spintarelle e pedale. Seguire bolli rossi. Ultimo scapicollo bello hard su tornanti e rolling stones con atterraggio diretto sulla ciclabile. Relax e siamo all'auto in pochi minuti.

In conclusione, ancora un ottimo giro consigliato e divertente. Da verificare la discesa diretta dal Cancervo e/o la discesa in val asinina e rientro da passo Baciamorti.

Stay Wild

#ciclodisagio

Distanza: 29 km
Dislivello: 2100 m
Tempo: 7 h
Difficoltà tecnica: Difficile (cima)
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Venturosa 2000 m