sabato 14 ottobre 2023

Punta Costan 3305 m

Non è nostra abitudine tornare sul luogo del delitto dopo solo una settimana ma l'idea di chiudere la stagione degli over 3000 con una cima inedita stuzzica troppo il Pipino: Punta Costan 3305 m

Siamo nel ramo di Malciaussia della valle di Viù dimenticata da Dio e da tutti i Ciclodisagiati del NW salvo sporadici avventurieri per il Rocciamelone via rifugio Tazzetti. Zero info se non foto di ciaparatt domenicali che fotografano tutto tranne i sentieri. Andiamo a vedere.

Start da piazzetta di Margone 1420 m, parcheggio comodo e acqua. Pratica pedale rapidamente sbrigata fino al lago di Malciaussia 1800 m. Con del soft portage, spintarelle e pedalino quà e là risaliamo facilmente il bellissimo vallone di Costan fin verso i 2200 m dove takiamo zü seriamente con qualche taglio creativo giusto per fare più fatica. A 2500 ci si ricongiunge sull'ottimo sentiero in arrivo dal colle Spiol e non lo molliamo più. Origini sicuramene militari, ben fatto e ottimamente tracciato fino al lago Autaret 3000 m. Vento forte e mutande di lana. Centello più tecnico e siamo al colle dell' Autaret 3100 m che si affaccia sui cugini ciuccianebbia nel vallone della Lombarde. Vento patagonico e frecc of the madon. Ultimi 200 m sono disagio vero su sfasciumi verticali e raffiche da coppa america. 3305 m, cima ! "Qui Annibale vide la pianura padana", noi vediamo solo il vallone sotto i piedi e i laghi ma lo spettacolo è comunque di primissimo livello. 5 min di pausa senza panino più buono del mondo e ... zö de lè ! I tecnicissimi guanti da 9.90 euro non reggono e in una qualche maniera ci scartavetriamo rapidamente giù fino al colle con ciclabilità tutto sommato discreta (50%). Non male. Dal colle al lago ben tecnico e panoramico. Per ragioni di estetica di traccia e insaziabile curiosità allarghiamo il giro aggirando i montarozzi quotati 3069 fino ai ruderi della casermetta Moise e 3018 con spintarelle in su e ottimi sentieri in giù. Da 3000 a 2650 si scende decisi su mulattiera quasi perfetta nosepressando a caso e senza alcun motivo fino a ricongiungersi al sentiero di salita che si fà più tecnico. La prossima discesa parte da sopra il Pian Sulè ma va guadagnata dopo 2 risalitine attraverso il Colle Spiol e un traverso semiciclabile che verso la fine abbandoniamo brevemente. Bon, segnatevi le ossa perchè i 700 m prossimi sono da truppe aviolanciate. Scapicollo totale, costantemente esposto su sentiero strettissimo e parzialmente nascosto dall'erba su versante ripidissimo a piombo sul lago. Il sentiero è magistrale, un po' provato dagli anni ma ancora in ottima forma e disegnato ingegneristicamente. Salvo qualche passo soprattutto inizialmente non ci sono particolari penalità / appiedamenti ma l'attenzione deve essere massima se lo si vuole raccontare. Serpentone a lunghissimi traversi con tornanti sempre erbosi tutti fattibili tranne qualcuno dove neanche il pannolone d'ordinanza puo' contenere le vertigini. Ocio ambrogio e chiappe serratissime.
Atterrati ancora interi 2 min di trasferimento bordo lago e ci infrattiamo verso la Stura con due o tre tornantini estetici. Risaliamo brevemente il versante opposto e via di sentiero lussurioso, pettinato e bucolico con qualche sezione più rocciosa in bellissimo fondovalle. Piz en Lov. Sempre seguendo il percorso della sky marathon di annibale ci riserviamo un centello di portage giusto per gustarci meglio la birra finale e guadagnare l'ultimo poggio che accede al lago/stagno di Falin 1700 m. Finalone ottimo e abbondante di sezioni tecniche solo parzialmente inficiate da un pochino di foglia a terra (non ci sono aghifoglie nonostante la quota). Atterriamo precisi direttamente alla macchina belli limati e contenti.

In conclusione: girone irrinunciabile con tutti gli ingredienti per una bella giornata di disagio  

Stay Wild
#ciclodisagio

Distanza: 29 km
Dislivello: 2300 m
Tempo: 10 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Molto Duro
Traccia Gps: Punta Costan 3305 m
















Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per il commento