sabato 18 settembre 2021

Becca Pougnenta 2827 m

Itinerario di Cicloalpinismo impegnativo con discese molto tecniche ed esposizione nella parte alta.

Becca Pougnenta 2827 m, subito ribattezzata Becca des Pugnettes. Nomen Omen.

Cima nota nel circolo del disagio ma a lungo conservata per le grandi occasioni. Oggi è quella giusta per meteo favorevole nell'ovest della regione e per mini raduno con Maurizio the Lodi Machine e Andreismo ufficialmente entrato nel consiglio di amministrazione della VdA.

Start da Derby 820 m parcheggio appena dopo la Dora con acqua poco più avanti lungo il percorso.
Lunghissima salita a pedale praticamente tutta off road con ciclabilità imbarazzante tranne brevissimi tratti a spinta ma anche rattoni belli tosti e qualche ST. Si costeggia la Dora e poi da Chabodey 970 m ci si inerpica per forestali nei bellissimi boschi di larice ed abeti della Valdigne. Verso i 1700 m si aggira completamente il M. Charvet lungo il percorso minerario (interessante la storia delle miniere di Arpy discovermorgex casomai ci fosse qualche secchione disagiato in ascolto) in falso piano fino a Fond d'Arpy Damon 1760 m dove le pendenze aumentano fino a diventare mortali.
Con del disagevole Spintage raggiungiamo infine i 2060 m dell'autostada dei Merenderos per il lago d'Arpy (naturalmente i bitumari mancati possono pedalare integralmente deviando e passando dal colle s. Carlo).
Al lago vietato fermarsi a meno che non sia un lunedi piovoso di novembre altrimenti il bordello è garantito (luglio-agosto impraticabile). Il pedale continua tra un mirtillo e l'altro fino ai 2240 m dove si perdono 30 m e si passa in modalità Asburgica gradonata. Portage ininterrotto e faticoso fino allo sbarco sul plateau a 2570 m che ospita il fantastico lago di Pietra Rossa. Pausa panino contemplativa obbligatoria. Marooo che bel !
Sessione Drone shooting su ST ciclabile lungo lago per i fans in diretta video e si Taka Zü ancora verso il Colle d'Ameran 2696 m con cancello a tracolla. Ultimo centello e siamo in vetta. Sbaam !
Tutta la catena del Bianco in faccia e il lago d'Arpy letteralmente sotto i piedi. Marooo !

Discesa on: si parte nel migliore dei modi praticamente in sella sin dalla cima. Fino al colle quasi completamente continuo (solo una brevissima risalitina e qualche passetto di numero) comunque ben tecnico con passaggi anche da chiappe strette. I tornantini successivi ben visibili dalla cima e dal satellite si rivelano in realtà inavvicinabili per i comuni mortali. Ne avrò chiusi 3 o 4 gli altri obbligano a inversioni di direzione appiedate mentre i traversini sono tutti ok. Poco male il risultato finale non cambia. Un cento, centocinquanta m più sotto si torna infatti indefinitamente in sella su sentiero tecnicamente metafisico. Ostacoli e impegno a oltranza che le front "de fero" amplificano in difficoltà ma anche in divertimento. Sentiero perfetto, ben tracciato e guidato. Parecchi gradoni ammazza ginocchia delle code dure ma veramente al Top. Quelli studiati lo catalogherebbero come un bel T4 continuo di difficoltà. Marooo ... quasi quasi sudavo ! Da Leseney 2090 m le cose si semplificano ma non certo la goduria. Lunghissimo traversone neanche segnato sulle mappe ma perfettamente ludico e manotenuto. Infinito. Dopo oltre 5 km e 1200 m D- festeggiamo alla fontanella di Joux 1600 m (tutta la parte alta è senza acqua, io ho filtrato quella del lago di Pietra Rossa). Stratosferico !
Da Joux breve discesina ininfluente e poi si risale un centello per Nialet. 2 curve sotto e da Creton altro sentiero incredibilmente non segnato sulle mappe e altra goduria. Questa volta il sentiero è ben scorrevole e relativamente semplice con solo qualche passaggio più impegnativo, ma con i suoi quasi 700 m di barzottaggine ci atterra allo start in stato confusionale e pressocchè accecati.

In conclusione: itinerario imperdibile. Cima, ambiente, panorami, tecnicismo e varietà dei sentieri sono la vera nostra ragione di vita sportiva.

NB: la direzione non si assume alcuna responsabilità a seguito della perdita di diottrie di chi vorrà seguire la traccia allegata.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 30 km
Dislivello: 2300 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro

 















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