sabato 30 maggio 2020

Monte Bregagno 2107 m

Itinerario di Cicloalpinismo con portage e discese tecniche.
Astenersi Tarlucchi.

Monte Bregagno uno dei balconi più spettacolari sul Lago di Como. La salita da S.Amate è nota e semplice, andiamo a provare una variante più disagiata :-)

Start da Musso 200 m piccolo parcheggio vista lago. Subito 5stelle su ciclabile raso acqua fino a Pianello del Lario.
15 km di lunghissima salita lungo inaspettatamente belli sentieri, forestali, strade secondarie e rattoni micidiali dalle pendenze imbarazzanti. Si passa da Cremia, Gallio, Noledo, Monti Zanatta. A 1100 m asfalto finisce definitivamente e comincia bellissimo sterrato, sempre impegnativo e smosso, con viste ammazzacornee sul Lago. Alla Bocchetta di S.Amate 1650 m schifiamo il Bregagnino (che darebbe facile accesso alla meta di giornata), breve pausa e zo de lè dall'Alpe Nesdale. 300 m negativi di bel sentiero nella pineta su alternanza di moquette, rolling stones e teNNicismo. Perdiamo ancora un po' di gravità su forestale comunque piacevole fino a 1100 dove cambiamo assetto (all'Alpe Erba in teoria ci sarebbe un falso traverso su sentiero ma ci sembrava ben poco frequentato). Rattoni da Space X fino a poco prima dell'Alpe Logone, un faggio monumentale impressionante e a Pianca 1200 m ricomincia la forestale per tornare in quota. Molto bella questa parte ma sempre impegnativa. Dall'Alpe di Rozzo addirittura selvaggia e aspra ma sempre ricca di acqua e molto interessante paesaggisticamente. Si pedala fino al Pizzone 1750 m dove finalmente torniamo a vedere la meta di giornata. O forse era meglio non vederla perchè sembra inarrivabile essendo protetta da una cresta frastagliata e chiaramente disagiata. Prima tappa Sasso del Cavallo 2062 m dove ci aggangiamo all'AV del Lario. Bocchetta di Rozzo 2020 m Panorama Spaziale ed Alpino. Sassi di Bellarona 2087 m FBL su canalino deportante e rrripido. Falso traversino quasi in sella ma sempre in FBL perchè la traccia è molto stretta ed è un attimo fiondarsi giù per il ripido crinale agganciando un pedale. Ultimo strappo e ci siamo. M. Bregagno 2107 m taaacc. Lago sotto i piedi e bellezze in ogni dove (a parte due bimbominkya saliti dal Bregantino in moto).

Discesa ON:
Scegliamo ancora l'anticonvenzionale e prendiamo la lunghissima cresta N. Una delle più lunghe del Lago con oltre 4 km dove sembra costantemente di tuffarsi nel Lago. Veramente spettacolare, il Venini a confronto è roba da vista tangenziale. Il sentiero si mantiene sempre interessante ed impegnativo, spesso molto ripido e su rolling stones. Molto dritto ma comunque ciclabile e divertente (tranne un brevissimo tratto di pochi metri). Sopra la Chiesetta di S.Bernardo 1100 m ci si rilassa un pochino per pratoni perchè la parte finale è ancora molto provante. Risalita al Sasso di Musso e ultimi 900 m di tratti spettacolari misti a metri di deportage, terreno inconsistente, gole, radici pietroni e disagio discesistico vario. Molto frammentato e da affrontare con calma avendo oramai i riflessi da bradipo leggermente annebbiati da quasi 3000 m di gita. Bacio di rito all'asfalto e siamo ancora una volta integri alla macchina dopo breve tragitto.

In sintesi: lunghissimo e anticonvenzionale approccio ad un classico del Lago di Como per del sano Ciclodisagio lumbard

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 40km
Dislivello: 2700 m
Tempo: 10 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Molto Duro
Traccia gps: M.Bregagno












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