sabato 21 giugno 2025

Bivacco Farello 2447m

Val Cairasca – Bivacco Farello (2447m)

Oggi andiamo a ispezionare la zona a est dell’alpe Veglia.

Non siamo riusciti a concludere l’itinerario in programma sia per maltempo che per guasto meccanico (dal rifugio Arona volevamo concludere risalendo verso la Balma per poi percorrere il traverso verso l’alpe Gilardino ).

Start dal parcheggio di Ponte Campo (1320m) , tariffa giornaliera a offerta . Subito rattoni a doppia cifra sulla gippabile per il Veglia, ciclabile per chi ha ottime gambe e fiato, non per noi che facciamo alcuni tratti a spinta. Dalla cappella del Groppallo (1720m) relax su ampia sterrata con suggestiva vista sul canyon del torrente Cairasca, si prosegue così fino a sotto il rifugio Città di Arona (1770m). Spinta su sentiero boschivo, falsopiano difficilmente ciclabile che diventa ciclabilissimo prima di arrivare al pian du Scricc (1940m). Di nuovo spinta facile e arrivo al Pian Sass Mor, dove fortunatamente le nuvole lasciano spazio a una meravigliosa vista sul passo di Valtendra (2433m ) e l’imponente Pizzo Moro (2943m). Altro suggestivo tratto ciclabile che attraversa ruscelli e prati fioriti e si ritorna a spingere duro fino a sbucare al Pian d’Erbioi (2265m), dove si comincia ad intravedere la nostra meta di oggi. Con sorpresa proseguiamo in spinta su un sentiero perfettamente incastonato nella pietraia sovrastante , fino a raggiungere il Farello (2447m), bivacco five stars , dal quale si gode di una vista a dir poco spettacolare: siamo affacciati sul monte Leone (3460m), oggi a sprazzi visibile tra le nuvole, piu a destra la gola ancora innevata che porta alla Bocchetta di Aurona (2770m) e ancora più a destra il Terrarossa (3060m) e l’omonima bocchetta (2685). Capatina alle caldaie poco più sopra, ritorno al bivacco, panino e riscendiamo: fino al Pian d’Erbioi non c’è un centimetro brutto, si guida tutto, una goduria. Poi le cose cambiano drasticamente: pietraia a non finire poco ciclabile fino al Lago Bianco (2160m), un continuo monta e smonta, comincia a piovere e ci prepariamo per il tratto di discesa più duro. Purtroppo il sentiero (per noi) è veramente poco ciclabile, non tanto per la pendenza ma per gli ostacoli che troviamo. I tornantini sono molto scavati, in alcuni tratti franati, ci sono ostacoli e strettoie che ci obbligano a un continuo monta e smonta. Complice anche la pioggia proseguiamo veramente poco in sella. Peccato. Vabbè tornati nel bosco le cose migliorano e scendiamo di nuovo al rifugio Città di Arona, ma ormai la gita è rovinata dalla pioggia battente che non ci dà tregua e da un forcellino cambio piegato. Sosta davanti al camino acceso e poi riscendiamo al parcheggio percorrendo la gippabile dell’andata. In conclusione: tour breve ma appagante dal punto di vista panoramico e dalla prima parte di discesa. Se dovessi rifarlo, al Pian d’Erbioi scenderei per un tratto e poi taglierei diretto verso il Pian du Scricc per concludere un breve anello, poi giù sulla strada dell’andata (bellissima anche a scendere). Oppure fare il giro nel verso contrario (portage duretto dal lago Bianco fino al Pian d’Erbioi). Per i più disagiati percorrere come è descritto. Qualunque opzione sarà comunque disagio.

Dislivello: 1500 m
Lunghezza: 19 km
Tempo: 7 h
Traccia: Bivacco Farello (2447m)















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