sabato 15 luglio 2023

Tour del Grand Nomenon 3400 m

Itinerario intervallivo di grande impegno tecnico e fisico. Prima discesa nota dal Colle Belleface 3100 m.

Il Bellaface è un ardito Colle tra la valle di Cogne e la Valsavarenche. Scarsamente frequentato anche dagli escursionisti a causa del lungo avvicinamento e dal suo impervio versante est si trovano solo criptiche relazioni ma le più recenti danno qualche speranza per il lato ovest. Andiamo a vedere.

Start da Pondel 893 m, parcheggio comodo con acqua e ombra. 300 m scarsi a pedale sulla regionale ed è subito ciclodisagio dai 1160 m di Vieyes. 2000 m praticamente senza toccare la sella se non per brevissimi tratti percorrendo per intero il vallone di Nomenon. Fino al bivacco Gontier 2300 m è normale e sudata amministrazione su sentiero pettinato, moquettato e solo a tratti vaginoso. Tutto il pianoro glaciale proprio sotto la Grivola 3969 m è semplicemente fantastico tra ghiacciai sospesi e lontane guglie inaccessibili. Il colle del Trajo sulla sinistra attira come la sabbia nelle mutande ma lo terremo in canna per una prossima scarlingata e ci inoltriamo verso la meta di giornata. Finito il pedalino panoramico si spinge scomodi su tracce di sentiero sempre più scarse ... vabbuoh ... segue sezione di blocchi instabili disagevole e faticosa .... vabbuoh ... poi terreno più compatto ma molto ripido brucia garretti per terminare con l'inferno degli ultimi 300 m ... marooo ! Estremamente faticoso, ripido, inconsistente e senza appigli.
L'Hillary Step del Ciclodisagio ! Finalmente tra le nebbie di giornata sbuca l'ambito colle sfiorando i 3100 m. Paninetto più buono del mondo e siamo pronti ... zò de lè.

Discesa ON: si parte subito gagliardi tra cattedrali di roccia e terreno quasi argilloso ma buono. Il versante è anche qui molto ripido e scosceso ma il sentiero c'è ed è ben tenuto ed evidente. Barzotti e felici scendiamo con cautela ma lasciando dietro di noi solo pochissime penalità potenzialmente anche evitabili.
Appena dopo il falsopiano dei 2800 la traccia precipita ulteriormente su fondo meno compatto e marcato. Quasi sabbioso. I cambi di direzione si fanno molto più difficili, stretti e ripidi ma non ci si puo' lamentare. Riguadagnato il versante erboso opposto dopo breve traversino il sentiero migliora ma l'impegno tecnico rimane sempre molto alto così come la concentrazione necessaria. Moltissimi tornanti sempre stretti ed esposti sono una sfida anche per i migliori trialisti ma alla peggio causano solo un po' di discontinuità ininfluente. Verso i 2600 tratto attrezzato da corde blue ma banali e quasi inutili. Oramai ci siamo con Bocconere Damon in vista dove un ultimo tratto esposto lascia spazio a pratoni più umani. Acqua a Bocconere Desot 2100 m e gran finale a chiocciola come già percorso qui Punta del Tuf. Bellissimo sentiero in condizioni impeccabili dalle mille svolte divertenti e molto varie.
Atterrati in paese 1500 m ci aspetta un lungo trasferimento prima su piacevoli forestali fino a Fenille poi stile F1 su asfalto fino a Chevrere 1100 m. Da qui in leggera discesa sterrata andiamo a prendere la classica salita verso P.Poignon fino al piccolo bacino idroelettrico 1250 m (ma si potrebbe salire ancora leggermente fino a Proraye). Sentiero nr 1 stile enduro, veloce ma piacevole fino a Champleval 1050 m per poi andarci a cercare qualche dirupo verso il canyon del torrente Eyvia. 1 corda blue e 1 tornate esposto da fare con cautela e via di goduria fino in pratica al classico sentiero di Pont d'Ael che facciamo al contrario. 2 spintarelle + discesina dopo la galleria e siano alla macchina freschi come delle rose.

In conclusione: itinerario non convenzionale ma di grandissimo interesse per la nicchia del Ciclodisagio autentico. 

Stay Wild
#JAGTeam

#ciclodisagio

Distanza: 35 km
Dislivello: 2600 m
Tempo: 10 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Belleface 3100




































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