sabato 16 giugno 2018

Tour della Regina

Entusiasmante ed inedito Tour Cicloalp con Portage e discese teNNiche.

Start da Rovere 930 slm piccola frazione di Challand St Anselme da comodo parcheggio con acqua.
Attraversato il ponte costeggiamo l'impetuoso torrente Evancon lungo una bellissima poderale inizialmente poco curata ma via via sempre più bella fino a diventare meraviglioso ST poco prima di Arcesaz.
Attraversata la regionale andiamo a prendere il classico Ru d’Arlaz fino a Brusson 1300 slm dove non possiamo che bitumarci per 3-4 km fino a Delaz 1560 slm dove deviamo per le Miniere d'oro di Chamousira recentemente restaurate e visitabili http://www.chamousira.it/it/la-miniera-d-oro-chamousira-brusson/
Deviazione molto bella e panoramica che parte con un Breve Spintage ® , prosegue su bigliardo di moquette in lieve discesa e raggiunge il Pozzo Principale in sano Portage di 15 min dove un ST imperiale ci riporta a Beuregard (acqua). Taglio assassino su mulattiera e siamo a Estoul 1800 slm dove senza possibilità di errore pedaliamo tranquilli fino ai 2100 dell’Alpe Fenetre e in pochi minuti a piedi al facile Colle Ranzola 2170 slm. Doppio affaccio bucolico verso la Valle del Lys e di grande inspirazione per future avventure.
200 m di cammellage (non interessanti per una eventuale discesa) e siamo alla Punta Regina 2388 m. Elevazione modesta ma sontuoso panorama a 360.
Protezioni on. Ottimi tornanti, breve traverso fino al Passo della Garda e cambiamo versante entrando nel Vallone di Froudiere. Ancora tornanti questa volta più difficili e altro traversino fino alla imponente frana che evitiamo su ST alpino non perfetto ma ludico. Atterrati al torrente di Graines 1870 slm sarebbe veramente un peccato non visitare almeno il lago inferiore di Froudiere 2040 slm in a/r in modalità Breve Spintage ®. Meraviglioso !
Il ritorno è un po’ discontinuo a causa della poca pendenza ma tutto sommato non male galleggiando su scogli fissi fino all’incrocio precedente.
Passata la martoriata zona della frana in pochi minuti a piedi ci portiamo verso la prossima salita con un tratto di poderale e un simpatico ST quota 1740 m.
200 m di pedale durello e 300 di poco efficiente Portage (sentiero a tratti poco o non evidente) e siamo sotto la Cleve di Moulaz 2233 m. Uno scoglio piuttosto difficile e ciclisticamente inutile da salire e peggio ancora da scendere ma che regala altro panorama 5* su tutta la valle.
La discesa parte maluccio su labilissima traccia di sentiero ma appena sotto pur mantenendosi molto rustico e un po’ sporco migliora notevolmente offrendo buoni passaggi e remunerazione.
Si deve praticamente con un lungo traverso in discesa aggirare tutta la comba di Champlong passando per valloncelli vari e mettere in conto una breve salitina. L’inverno 2018 ha complicato il tutto con residui di valanga e diversi alberi a terra ma l'ambiente ripaga di tutto come sempre.
In vista dell’alpeggio di Moulaz possiamo tirare il fiato e concentrarci solo sulla fantastica discesa. Fondo Valdostano Doc di Moquette Imperiale e pignette scarligabiker. Prima parte veloce e abbastanza rettilinea fino a Champ Tsucon (dove ignoriamo invitante deviazione a sx) e poi via via più guidata fino a 1670 slm dove comincia, prendendo il dirupo a sx non segnato sulle mappe, un delirio assoluto di tornanti. Un paradiso del nose press con tornanti tutti belli e ben distanziati ma assolutamente mai banali. Una perla nascosta, un premio di giornata da scrivere negli annali e tramandare ai nipoti. TOP TOP TOP !
Attorno ai 1300 slm la vegetazione cambia non più aghiforme quindi il ST diventa più insidioso ma sempre tecnico e divertente.
Morti ma felici come dei bambini baciamo la poderale del Vallone di Chasten, ci sdraiamo ancora increduli a terra. Finita ? non ancora ! Raccimoliamo le ultime energie e via ancora su bellissimo ST-mulattiera fino al caratteristico Pont de Pera.
Pochi metri di salitina e di poderale e poi giù ancora a sx con ultimo stupendo ST ottimizzando al 100% il dislivello arrivando praticamente a due passi dalla macchina.

In conclusione più che un itinerario è un’avventura faticosa ed esigente ma di grande soddisfazione se affrontata con la giusta preparazione psicofisica.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 32 km
Dislivello: 2300 m
Tempo:11 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Molto Duro

Traccia gps: Regina



Colle Ranzola 2170 m

Panorama della Regina

Si parte dalla Punta
Passo della Garda in vista


Poseraggio al Froudiere

Panorama dalla Cleve di Moulaz

Poseraggio bis



domenica 3 giugno 2018

Massa del Turlo 1956 m

Selvaggia traversata AM nella bassa Valsesia. Discreto Portage e discese da non sottovalutare.

Start dalla bellissima Varallo 450 m da piccolo parcheggio ma con acqua a disposizione.
Piacevole salita bitumata attraverso frazioni fuori dal tempo passando da Camasco e Corte-Costa 800 m.
Attraversato il ponticello le pendenze diventano hard core sempre a doppia cifra e spesso con un 2 davanti.
In breve siamo al Colle del Ranghetto 1272 m dove saliamo all’Alpe della Piana per essere sicuri di prendere acqua (in realtà se ne trova anche appena sopra e quindi si puo’ evitare il tratto a piedi in traccia di sentiero).
Fiancheggiamo il Monte Ostano con buon pedale fino alla sella sotto il M.Croce 1643 m che raggiungiamo con Breve Spintage ® e qualche scenografico tratto in sella. Simpatica discesina lungo la cresta NW tra i rododendri (in fiore in questo periodo) e siamo al Colle del Campo 1571 m.
Su pendenze non estreme ma CON bici al seguito guadagnamo in sequenza il M. La Mazza 1816 m e il Colle quasi isoipse del Giandolino.
Un ultimo tratto ancora in facile cresta ci porta alla croce di vetta del Massa del Turlo 1956 m.
Noi non abbbiamo visto una cippa lippa ma il panorama dovrebbe essere spettacolare se avete il Kiul di imbroccare giornata limpida (assai rara da queste parti).
Insieme al panozzo tirate fuori dallo zaino anche qualche vecchio Jolly non ancora speso perchè la discesa parte liSSia liSSia senza difficoltà su ampio e scenografico spallone ma va via via inKazzandosi notevolmente su scogli a punta. Tutto ciclabile tranne pochissimi metri lineari ma FBL !
Passata la Cima Ventolaro il ST torna ad essere più semplice e molto guidato ma con ancora 1 passaggio spaccacorna in agguato.
Dall’Alpe Piane 1100 m diventa normale e divertente amministrazione lungo veloci mulattiere fino a Barattina.
Asfalto e struscio in centro ci riportano all’auto ma si potrebbe forse provare a passare dalla chiesa di S.Pantaleone su lato opposto del torrente.

In conclusione n-ma avventura mai banale e di buona soddisfazione.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 29 km
Dislivello: 1600 m
Tempo: 7 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Durello

Traccia gps: Turlo



Senza tattoo state a zero