sabato 24 aprile 2021

Idro Lake GT

Il Lago d’Idro è una vera mecca della mtb, ricchissima di trails panoramici e divertenti, immancabili nel CV.

Cerchiamo di farne il più possibile in due giorni mettendoci in scia all’instancabile @lazzadielle ideatore perverso del Tour.

Day1:
Start da Vantone su comodo spiazzo proprio alla base dell’ultima discesa.
Pronti via subito salita velenosa off road per 200 m poi noioso bitume sulla provinciale e infine relax senza traffico fino al Passo del Cavallino 1090 m.
Il sentiero traverso verso Malga Fobbia non è pervenuto quindi proseguiamo fino all’area pic nic del Passo Fobbia 1112 m e la raggiungiamo da li.
Sentiero un po’ volgare inizalmente ma poi ben definito e tenuto. Breve deviazione al View Point della Croce di Perlé 1031 m e siamo già alla prima banana di giornata.
ST tecnico e appagante il sentiero si snoda nelle gole sempre battuto e dall’ottimo fondo. Ciclabilità totale tranne 2 o 3 nano tratti. Bella Zio partiamo bene !
Cambio assetto e ancora noiosissimo ma inevitabile asfalto fino al Forte di Valledrane 830 m, luogo un po’ spettrale ma affascinante. Qui delle belle foto:
https://cameraobscura.blog/2020/02/28/il-forte-di-valledrane-la-sentinella-del-lago-didro/
La discesa è veloce e sempre ludica anche se in vero stile Enduristico quindi un po’ artificiale fino a Pieve Vecchia (acqua alla chiesa). Non il mio genere a dire il vero.
Breve trasferimento e di nuovo su da Lavenone dentro nella Valcanale. Salita impegnativa e tutta off road dove conviene alternare anche un po’ di spingismo
per non arrivare alla fine della forestale brasati visto che la giornata è ancora mooolto lunga. Terminata la strada ci affacciamo a strapiombo sul Lago per un breve ma estenuante duecentino in Portage. Poca roba ma la boschina maledetta rende il passaggio con la bici in groppa difficile, lento e faticoso fino al M.Paghera 1122 m. Breve crestina aerea, risalita a spinta e …. zo de le !
700 m di lussuria tecnica percepiti come molto maggiori. Contropendenze, radici, tornanti e ostacoli vari richiedono un bel FBL e qualche sosta per smaltire dalle orecchie l’acido lattico.
Ah dimenticavo … non fatevi sfuggire il Ravanage 3.0 inutile e illogico fino alla croce dei Minatori con breve e ammazzacristiani deviazione (super view point comunque).
Bene, Ottimo ! Atterriamo brasati ai 400 m di Anfo dove saccheggiamo il negozio di alimentari e ci carichiamo come muli di acqua e cibo per la bivaccata. Notte prenotata alla Baita Gatole 900 m più in alto !
Power save ON, brain OFF e a passo di lumaca pedaliamo la lunghissima ma dolce salita fino ai 1250 m
Di assoluto rilevo il traverso da ultimo tornante al Bivacco in tipico stile Bresà, pettinato e panoramicissimo. La Baita è molto spartana senza acqua, energia elettrica, letti e cucina ma un ottimo spazio esterno per bere la birretta più buona del mondo davanti al fuoco. Buonanotte, direi che i 3200 m di oggi ce li siamo guadagnati abbondantemente !

Day2:
Limunin al sorgere del sole vista lago, rassettata alla Baita e via.
300 m di riscaldamento e per bitume e forestale siamo al Forte di Cima Ora 1535 m, altro luogo storico e dominante sul lago: http://www.fortificazioni.net/Brescia/cima_dellora.html
Aggiriamo il Forte evitando la facile forestale e ci dirigiamo verso il M.Breda 1504 m. Attenzione ai tratti estremamente esposti e stretti ma comunque brevi ma soprattutto alla Proprietà Privata
poco prima dell’ultimo strappo in Portage per la cima. Ocio che i bresà vanno a caccia, hanno buona mira ed è un attimo andare a finire insieme agli osei nella polenta !
Dronata dalla cima x le centinaia di Fan assatanate e siamo pronti per una delle più belle discese immaginabili in mtb. Sentiero lunghissimo, perfetto e HYPER panoramico a filo di cresta a strapiombo sul lago. Veramente notevole ! Tecnicamente a parte qualche passaggio più delicato non è niente di impossibile ma l’esposizione è frequente e con ben poco margine di errore a meno di avere anche attrezzatura da base jumping al seguito.
Bello bello anche la ciclabile finale che ci accompagna a trail finito fino al lungo lago.
Nuovo saccheggio al supermarket e risaliamo da Baitoni a Bondone inserito tra i borghi più belli d’Italia https://borghipiubelliditalia.it/borgo/bondone/ ma purtroppo non visitato oggi.
Salita radioattiva con pendenze assurde che il mio 32-46 non digerisce e quindi senza problemi spingo senza vergogna i tratti più assassini.
Riossigenato il neurone verso la Strada Valle takiamo zu ancora. Ardita forestale che si inerpica a cavallo del Rio su su fino a Bocca di Valle 1392 m. Parte amichevole ma poi si inkazza di brutto brutto con ripidismo e fondo smosso.
Finale su sentiero. Urge anche qui del sano e lungo Spintage per arrivare vivi al passo. Pota che svergellata ! Ci attende ora il Sentiero dei Lanzichenecchi. Meraviglioso very single Track che con continui su e giu ci trastulla il pipino in mezzo a guglie, archi e pareti rocciose maestose. Bellissimo anche se non tutto ciclabile. Alla Bocca Cocca 1327 m vista l’ora tarda ho soppresso il Lazza in un dirupo altrimenti mi avrebbe inserito pure il M.Pralta.
Breve sosta al Rifugio Stino passando per il panoramico panettone della Cima delle Frate 1447 m e siamo pronti per il finale con fuochi artificio. Partiamo con i 136 tornanti per poi deviare su fantastica forestale verso il Mandoal. Tutto noto e ben documentato ma veramente esagerato. Tutto il finale sotto il Monte Camisino è orgasmotronico con noZ preZ a gogo e continui rilanci. Siamo oltre la Topperia !

Luridi e puzzolenti atterriamo letteralmente in macchina per una doccia restauratrice.

In conclusione: 2 giorni allo stato brado degni del miglior Ciclodisagio anche se lontani dall’amata VdA.

Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 85 km
Dislivello: 5200 m
Tempo: 2 gg
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: duriZZimo
Traccia gps:

https://drive.google.com/file/d/1fauxQ0-EsH0ElKMAOSODnigMNLEIAhlx/view?usp=sharing

https://drive.google.com/file/d/1xbcSJz3bT6oNngJbLIWnnlBcoZHds98f/view?usp=sharing