domenica 9 luglio 2023

Becca Changier 2731 m Tete Entrlor 2580 m

Diventa sempre più difficile scovare gironi inediti in VdA ma oggi il Team è al completo e giochiamo il jolly sfoderando dal cassetto una traccia da leccarsi gli alluci.

Doppietta quindi di cime con la Becca Changier 2731 m, panoramicissima e semi sconosciuta cima posta sull'inospitale versante orografico sinistro della magica val di Rhemes, e la Tete Entrelor 2580 m classicissima dello scialpinismo. Andiamo a vedere non avendo nessuna info sulla ciclabilità dei sentieri.

Start dalla tranquilla frazione di Proussaz 1420 m, bel parcheggino e acqua. Primo corto tratto bitumato, ma già ripido, fino a Courthoud 1680 m poi forestale mortale con rampe assassine fino all'alpe Feluma 2240 m (qualche spintarella è obbligatoria ma anche brevi traversini in relax). Panorami già a fondo scala verso il ripido versante della Punta Tzaboc 3214 m sopra la testa e della Punta di Bioula 3400 m su versante opposto. Ultime pedalate nel rigoglioso e ampio pianoro e takiamo zü verso il colletto dei 2450 m che regala stelle alpine ed accesso al nostro vallone di destinazione. Attenzione ai traversini esposti e molto single. Ancora un pochino di Portage e siamo al lago superiore 2650 m oggi non in formissima essendo ancora malamente svalangato e ghiacciato ma molto promettente per il disgelo. La Becca è meno di 100 m su di là ma non individuando ometti portiamo a spasso la bici ad cazzum tra pietraie, nevai e arrampicate varie alla ricerca di una fantomatica grotta che dovrebbe dare accesso alla cima. Non trovando un klinz abbandono la bici e ci arrampichiamo sulle guglie più alte: 2731 m e panorama ultra su tutta la Valle !

Zo de lè: si fa per dire perchè i metri in sella dalla quasi cima al lago sono .... 2 😂😂
Dal lago invece il sentiero è sempre ottimamente marcato, ripercorrendo la via di andata fino all'alpe superiore, con già interessanti passagi tecnici. Da Changier Superiore ci si sposta facilmente al laghetto stitico inferiore per poi tuffarsi letteralmente verso fondo valle. Vallone molto ripido ma sentiero magistrale con infiniti tornanti ottimamente disegnati e tenuti per almeno 350-400 m.
Marooo che goduria !
Verso i 2100 la discesa si velocizza ma si mantiene sempre bellissima con varietà di fondo e guida. Entrati nel bosco aghiforme moquette imperiale e tornanti più ampi. 1 corda blue ma ininfluente. Finale caldo ed erboso ma sempre lussurioso fino a Melegnon 1580 m. Più di 1000 m di discesa fantastica, lunga, varia e tecnica il giusto. Bis-marooo !

Trasferimento bollente fino alle porte di Rhêmes Notre Dame e a Pessey 1740 m ritakkiamo zü verticali ma brevi e circoncisi fino al Gran Ru 1840 m. Altra opera d'arte idraulica che ci permette di pedalare Zen per 1 km in leggerissima salita, all'ombra di meravigliosi larici su moquettina fresca da 3 spanne di sentierino. Tri-marooo !
Terminato il ru non resta che soffrire in silenzio alternando spintage-portage-pedalage e dopo il Rifugio delle Marmotte anche qualche madonnage risalendo la AV2 fino al Plan des Feyes 2400 m per poi deviare verso il Colle Gollien 2584 m. Meglio dosare le forze perchè anche l'ultima discesa nel vallone di Sort è totalmente ignota non avendo notizie di alcuna ruota tassellata per questi luoghi.
Foto da bigoli e zö de lè !
Altro sentiero da manuale del Disagio sempre ottimamente tenuto e ciclabile passando dai ruderi dell'alpeggio Sort e più sotto per il casotto PNGP 2300 m evitando totalmente l'estesa pietraia sotto la Testa. Dal casotto parte un lunghissimo traversone che taglia tutto il versante orografico dx assolutamente idilliaco. Alternanza di moquette, discese varie e mai banali e brevi risalite sudate ma sempre 99% pedalabili avendo tenuto riserva di energie nella gambetta. Lungo il percorso 3 alternative molto promettenti ci potrebbero riportare a valle ma la curiosità di arrivare fino all'ultimo casotto di Le Pechaud prevale. Il prezzo da pagare sfortunatamente sono 150-200 m di dirupo a chiocciola scarsissimamente ciclabile. Meglio deviare prima e scendere su Le Carré visto che sembrava molto invitante visto dal bivio. Il finalissimo invece termina scorrevole e senza problemi. Breve sterrata, trasferimento da moto GP e siamo all'auto.

In conclusione: itinerario inedito, 2 discesoni da panico e ambiente da 5 stelle regalano una giornata al Top della Vda. Marca giù !

Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 35 km
Dislivello: 2600 m
Tempo: 10 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Becca Changier Tete Entrlor








































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