domenica 10 settembre 2023

Pointe de Vouasson 3490 - Mont de l'Etoile 3370 m

Day2 nella terra del formaggio con i buchi.

Itinerario parzialmente su ghiacciaio con pericoli oggettivi e condizioni fortemente mutevoli di anno in anno. FBL !

Start da Les Haudères 1440 m, val d'Hérens, Vallese. Parcheggio gratuito dopo il ponte, no acqua.
Schifiamo il giallo del Postale per Arolla e scialli scialli pedaliamo l'asfalto quasi deserto al mattino presto per 6-700 m. Dai 2000 m sterrato ancora vergognosamente pedalato fino a oltre Remointse de Pragra 2600 m. Brevissimo portage e poi sentiero pennellato e lucidato fino ad altra brevissima pietraia che immette in traversone per la Cabane des Aiguilles Rouges 2800 m in buona parte ancora in sella. Alla Cabane acqua e panzoni dilatati da ettolitri di birra. Panorama oltre ma scappiamo via subito. Ambiente lunare tra sfasciumi leggerissimi, laghi rossi e ghiacciai agonizzanti ma ancora testardamente gagliardi. Sentiero assolutamente perfetto e battuto che puo' essere spinto con tranquillità e calma con anche del pedalino prima e dopo la morena. Solo arrivo al colle senza nome (forse des Darbonires) è ripido e sudato. Da colle ci si affaccia sul ghiacciaio con la nostra meta in evidenza sulla destra e all'apparenza lontana. La via più estetica è traversare in leggera salita sulla sx in diagonale fino alla cresta (attenzione a qualche evidente crepaccio) ma poi c'è un dentello di 10 m dopo anticima da disarrampicare o come abbiamo fatto noi aggirare con cautela sulla destra (in caso di neve potrebbe essere problematico). Attenzione ! Altra soluzione è attraversare in piano il ghiacciaio dal colle e infilarsi in un canalino sotto la cima in corrispondenza di gobba nevosa (in pratica la discesa che abbiamo fatto oggi noi).
Pointe de Vouasson 3490 m !
Panorama imbarazzante con ghiacciaio omonimo sotto i piedi da un lato e lago des Dix dall'altro. Vista su tutte le più belle montagne over 4000 dell'universo. Il tempo stringe e purtroppo bisogna scendere rapidamente. Dalla selletta sotto la cima ci si imbuca a sx seguendo gli sfasciumi, pochi metri di numero a piedi e poi si attraversa tutto in sella su pendenze irrisorie tutto il ghiacciaio con prudenza e puntando il colle da cui siamo arrivati. Risaliamo bici in spalla una 50 di m scarsi e poi ci attende una cresta larga e pedalabile immersi in colori di rocce mai visti con la seconda meta di giornata sempre in vista di fronte a noi. Altra perla dell'itinerario. Arrivati ai piedi della piramidona non resta che scammallarci 150 m per la cima. Attenzione che la cima vera e propria non è facilissima da raggiungere con passaggi esposti e qualche equilibrismo. Non abbassarsi dalla cresta su lato destro per aggirare i roccioni altrimenti rimane veramente difficile risalire anche pochi metri con sfasciumi instabili e ghiaccio nero sotto. Nel caso occorre la bici piccozza ma veramente esperienza da evitare. La vista da questa angolazione è particolare e tutto il percorso dalla Vouasson in bella vista. Foto poser e dalla anticima saliamo indefinitivamente in sella. Chiappe strette e ripidoni ma a parte un paio di cambi direzione prudenzialmente con piedino il resto è tutto ciclabile con fondo buono anche se quasi sabbioso. Passata la piramide il sentiero rimane interessantissimo, panoramicissimo, ingegnosissimo .... tutto issimo e pettinato più della zia alla festa del patrono del paese. Menzione d'onore alla stretta ma dritta morena che ci riporta in un attimo alla zona Cabane dove prendiamo il ramo sx del sentiero senza attraversare il ponticello. Ancora sentiero idilliaco ma piano piano sempre più sbrisolone e multi traccia. Dove comincia la vegetazione il sentiero diventa infine ben più impegnativo, fisico, stretto e sudato. La bici va condotta e nosepressata a ripetizione fino al lago Blue. Merenderos e ciapett allietano l'arrivo con oramai solo più una bella mulattiera per arrivare alla strada. Marooo ! 
10 min di meritato chilling per rielaborare la scarlingata e per non farci mancare niente dopo le gallerie risaliamo un centello a La Coutaz 1920 m. Finale valdostano con altri 500 m di moquette, tornantini dell'aMMore e autoerotismo da cecità permanente.

In conclusione: girone memorabile ma dalle fortissime controindicazioni umorali e visive una volta rientrati nella palude padana. Occhio alla penna e valutare attentamente la parte su ghiacciaio oggettivamente e potenzialmente pericolosa.

Stay Wild

#ciclodisagio

Distanza: 39 km
Dislivello: 2500 m
Tempo: 11 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Molto Duro
Traccia Gps: Pointe de Vouasson




























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