L'idea risale a parecchi anni fa, finalmente ecco l'occasione, dom che n'va!
Start dal parcheggio di Cerveno (450 m), media Valcamonica, quota quasi padana. Dopo poche centinaia di metri lineari inizia subito una strada sterrata, è la via Crucis, ce lo ricordano le stazioni che incontreremo via via proseguendo. Tuttavia la strada si mantiene si con pendenze sostenute ma mai eccessive.. le sfacchinate più pesanti son solo rimandate.. Si passa per il piccolo abitato di Sommaprada e di Villa di Lozio dopodiché la situazione si fa più impegnativa: la carroccia aumenta la pendenza e il fondo diventa più tecnico ed ostico per i numerosi sassi mossi. Che fadiga..
Si tira fiato caricando la bici in spalla e raggiungendo il passo Ezendola (1973 m) con gli ultimi 250 metri di dislivello. Qui il sentiero è veramente poco visibile, con erba alta anche fin sopra le ginocchia. Giunti al passo si scavalla in Val di scalve scendendo per un sentiero con fondo smosso e franante, ma con attenzione pressoché ciclabile al 100% fino a incrociare il sentiero Lungo che ci riporterà con estenuanti sali e scendi fino al rifugio Bagozza. Finito il supplizio, c'è modo di ricaricare anima e corpo lungo la classica risalita al Passo di Campelli (1890m), ovvero un comodo stradone agevolmente pedalato con vista imperdibile sulle Dolomiti Scalvine. Dal passo, il giro dovrebbe essere tutto in bella e documentata discesa... ma non è così, è proprio ora che inizia il disagio.. purtroppo il sentiero fino alla baita Iseo e successivamente il sentiero dei contrabbandieri per raggiungere Cerveno si rivelano poco poco interessanti anzi potenzialmente da evitare (ocio). Il sentiero fino alla baita Iseo è si segnalato con frequenti bolli ma, specie nella prima parte, null'altro di più. Si deve pertanto procedere per prati a vista fermandosi spesso a cercare i bolli. Dopo aver attraversato un torrentello prosegue un continuo mezza costa pressoché non ciclabile finché il sentiero riprende a scendere in modo deciso ma sempre molto stretto.
Dopo aver raggiunto finalmente la baita Iseo (rifugio invece molto bello ed accogliente) tocca all'ultima sorpresa di giornata: il sentiero dei contrabbandieri risulta completamente franato e non percorribile! Dopo aver perso quota in mezzo a grossi massi e detriti, constato che risulta impossibile superare un ultimo tratto della frana per ricongiungersi al sentiero dell'altra parte (sempre che esista?!) ...incominciano a sentirsi i tuoni del temporale in arrivo e decido di ritornare sui miei passi e ritornare alla baia Iseo. Da qui, fortunatamente, parte un'altro single track (non degno di nota) che mi porta quasi fino all’abitato di Cerveno! Finalmente ritorno alla macchina dopo 10h di peregrinazioni, consumato ma con la consapevolezza di aver chiuso tutto intero un periplo impegnativo.
Per concludere, parecchio masochismo per via del tanto tanto pedale in salita e per i sentieri, pressoché non frequentati, non da top level (proprio maluccio la seconda parte) .. ma la Concarena e la conca dei Campelli è tanta roba pur essendo nelle Prealpi.
Dislivello: 2750 m+ (2600 senza andare a vedere la frana sul sentiero dei contrabbandieri)
Lunghezza: 40 km
Tempo: 8-10 h
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